@Pali

- Data: 24/05/1931 ⛅

- Circuito: Monza

- Percorso: 10 chilometri

- Distanza: 155 giri, 1.550 chilometri

- Pole position: -

- Giro Veloce: 🇮🇹 Giuseppe Campari (Alfa Romeo) in 3'32"80

- Vincitore: 🇮🇹 Giuseppe Campari e 🇮🇹 Tazio Nuvola (Alfa Romeo)

- Vettura: 🇮🇹 Alfa Romeo 8C 2300

Nel 1931 torna il Gran Premio d'Italia dopo 2 anni. L'assenza dal calendario motoristico internazionale permette all'automobil club italiano di rinnovare l'Autodromo Nazionale di Monza, dopo i drammatici fatti del 1929.

La nona edizione del Gran Premio si inserisce nel Campionato europeo di automobilismo, che in quell'anno si svolge con gare da 10 ore.

La corsa fu disputata il 24 maggio 1931, vinta da Giuseppe Campari e Tazio Nuvolari, che con la loro Alfa Romeo 8C 2300 riuscirono a percorrere 155 giri del percorso di 10 km per un totale di 1.550 km.

Campari fece anche segnare il giro più veloce: il pilota italiano alla 24^ tornata ferma il cronometro a 3'32"800 alla media di 169,173 km/h, battendo lo il record di 3'34"600, alla media di 167,753 km/h, stabilito da Antonio Ascari nel 1924.

Furono 14 gli equipaggi presenti al via e di questi ne vennero classificati 8 al termine della gara.

Il Gran Premio d'Italia aveva ormai raggiunto la consuetudine di essere disputato, come avviene del resto anche oggi, all'inizio di settembre ma in questa occasione, data la particolare lunghezza della prova, venne scelta una data primaverile per avere un maggior numero di ore di luce.

L'Alfa Romeo si era iscritta al via della gara di casa con tre equipaggi ufficiali, quelli di Giuseppe Campari/Luigi Arcangeli, Tazio Nuvolari/Baconin Borzacchini e Ferdinando Minoia/Goffredo Zehender ma la situazione subì molte variazioni: durante le prove, mentre testata la nuova Alfa Romeo 3500 bimotore tipo A, Luigi Arcangeli ebbe un incidente che lo portò alla morte e venne sostituito in partenza da Attilio Marinoni. Nei primi giri di corsa la vettura condotta da Nuvolari e Borzacchini ebbe un guasto e, dato che il regolamento lo consentiva, i due piloti vennero abbinati a Campari e Minoia rispettivamente, andando a comporre i due equipaggi che arrivarono ai primi due posti della classifica finale.