@IlNapolista

17/10/2019 alle 18:41

#WCPills | QUANDO IL BRASILE VINSE IL SUO SECONDO MONDIALE

#WCPills | QUANDO IL BRASILE VINSE IL SUO SECONDO MONDIALE

Quella di Cile 1962 fu la settima edizione della Coppa Rimet e fu la prima ad introdurre il criterio del Quoziente-reti (divisione tra gol fatti e gol subiti) in caso di pari punti nei gironi. Parteciparono 16 squadre: Cile, Brasile, Argentina, Colombia, Spagna, Messico, Iugoslavia, Uruguay, Ungheria, Germania Dell’Ovest, Inghilterra, Italia, URSS, Cecoslovacchia, Svizzera e Bulgaria. L'Italia, quattro anni dopo la disfatta di Belfast, riuscì a qualificarsi alla fase finale vincendo i due non gravosi impegni contro L’Israele. Sebbene la critica fosse speranzosa, gli azzurri, guidati da un duo formato da Paolo Mazza e Giovanni Ferrari, vennero inseriti in un girone piuttosto duro, con Germania Dell’Ovest, Svizzera e i padroni di casa del Cile. L'esordio fu uno 0-0 con la Germania che però suscitò alcune polemiche tanto che i due tecnici fecero diversi accorgimenti tecnici nella partita contro il Cile. Questa partita rimase nella storia come la Battaglia di Santiago. La nazionale italiana fu accolta dai fischi di 60.000 spettatori che, dopo alcuni articoli che mettevano in cattiva luce la qualità della vita cilena, odiavano gli italiani. L'arbitro Aston, come tutti gli arbitri del mondiale, si dimostrò impreparato tecnicamente e psicologicamente e non riuscì a tutelare i giocatori, l'Italia rimase in nove per falli di reazione alle scorrettezze impunite dei cileni, soprattutto quelle di Sanchez che ruppe il naso di Humberto Maschio con un pugno, e perse 2-0. La sconfitta sancì l'eliminazione dal torneo nonostante la vittoria nell'ultima partita contro la Svizzera 3-0. Nel corso del torneo ci furono molti infortuni eccellenti spesso dovuti alla durezza delle partite, il più importante dei quali fu quello di Pelè che finirà il suo mondiale nella fase a gironi per colpa di uno stiramento.

Il Cile aiutato dagli arbitri eliminò ai quarti l'URSS 2-1 mettendo fuori uso il grande portiere Lev Jascin, colpito da un calcio del cileno Landa e arrivò fino in semifinale, venendo battuto 2-4 dal Brasile in un'altra partita molto fallosa che vide l'espulsione di Garrincha, esasperato dai calci dei cileni. Il Cile concluse terzo battendo di misura la Jugoslavia. In finale arrivò anche la Cecoslovacchia, squadra simile come stile all'Ungheria 1954. Il Brasile vince 3-1 in una gara equilibrata che mise in luce la stella ceca Masopust (Pallone d’Oro 1962) e l'attacco del Brasile stellare anche senza Pelé.

+6 punti
10 commenti

@AndiamoABerlinoBeppe

5 anni fa

quella del 58 non ľhai fatta?

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@eliminato

5 anni fa

Che scorretti i cileni,e siamo noi che rubiamo...

0 punti

@eliminato

5 anni fa

?

0 punti

@T9_

5 anni fa

Interessante come sempre ma mi sembra che il pprtiere dell'URSS si chiami Yashin

0 punti