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I santi di oggi 20 settembre:
nome Santi Martiri Coreani- titolo Religiosi martiri - ricorrenza 20 settembre- Beatificazione 5 luglio 1925, da papa Pio XI (103 martiri), 16 agosto 2014 da papa Francesco (124 martiri)- Canonizzazione 6 maggio 1984, da papa Giovanni Paolo II (103 martiri)-
I SANTI
Pietro Yi Ho-yong
laico
Protasio Chong Kuk-bo
laico sposato
Maddalena Kim Ob-i
laica sposata
Anna Pak A-gi
laica sposata.
Agata Yi So-sa
laica sposata e sorella di Pietro Yi Ho-Yong.
Agata Kim A-gi
laica sposata.
Agostino Yi Kwang-hon
laico sposato e catechista.
Barbara Han A-gi
laica sposata.
Lucia Pak Hui-sun
laica.
Damiano Nam Myong-hyok
laico sposato e catechista.
Pietro Kwon Tug-in
laico sposato
Giuseppe Chang Song-jib
laico sposato
Barbara Kim
laica sposata.
Barbara Yi
adolescente; 27 maggio 1839
Rosa Kim No-sa
laica sposata.
Marta Kim Song-im
laica sposata.
Teresa Yi Mae-im
laica.
Anna Kim Chang-gum
laica sposata.
Giovanni Battista Yi Kwang-hon
laico e catechista.
Maddalena Yi Yong-hui
laica.
Lucia Kim Nu-sia
giovane laica.
Maria Won Kwi-im
giovane laica; 20 luglio 1839.
Maria Pak K'un-agi
laica.
Barbara Kwon Hui
laica sposata.
Giovanni Pak Hu-Jae
laico sposato.
Barbara Yi Chong-Hui
laica sposata.
Maria Yi Yon-Hui
laica sposata.
Agnese Kim Hyo-Ch'u
giovane laica; 3 settembre 1839, Seul.
Francesco Ch'Oe Kyong-hwan
laico e catechista; 12 settembre 1839, Seul.
Lorenzo Maria Giuseppe Imbert
vescovo, Vicario apostolico di Corea.
Pietro Filiberto Maubant
sacerdote.
Giacomo Onorato Chastan
sacerdote; 21 settembre 1839, Sai-Nam-Hte.
Paolo Chong Ha-Sang
laico e catechista.
Agostino Yu Chin-Kil
laico sposato; 22 settembre 1839, Seul.
Maddalena Ho Kye-Im
laica sposata.
Sebastiano Nam I-Gwan
laico e catechista.
Giulitta Kim
laica.
Agata Chon Kyong-Hyob
laica.
Carlo Cho Shin Ch'ol
laico.
Ignazio Kim Che-Jun
laico sposato.
Maddalena Pak Pong-Son
laica sposata.
Perpetua Hong Kum-Ju
laica sposata.
Colomba Kim Hyo-im
laica; 26 settembre 1839, Seul.
Lucia Kim
laica sposata; settembre 1839, Seul.
Caterina Yi
vedova laica.
Maddalena Cho
laica; settembre 1839, Seul.
Pietro Yu Tae-Ch'ol
adolescente; 21 ottobre 1839, Seul.
Cecilia Yu So-sa
laica sposata; 23 novembre 1839, Seul.
Barbara Cho Chung-i
laica sposata
Maddalena Han Yong-i
laica sposata
Pietro Ch'oe Ch'ang-hub
laico sposato e catechista
Benedetta Hyong Kyong-nyon
laica sposata e catechista
Elisabetta Chong Chong-hye
laica
Barbara Ko Sun-i
laica sposata
Maddalena Yi Yong-dok
laica; 29 dicembre 1839, Seul.
Teresa Kim
vedova laica.
Agata Yi
giovane laica; 9 gennaio 1840, Seul.
Stefano Min Kuk-Ka
vedovo laico e catechista; 20 gennaio 1840 Seul.
Andrea Chong Hwa-Gyong
laico e catechista; 23 gennaio 1840, Seul.
Paolo Ho Hyob
laico; 30 gennaio 1840, Seul.
Agostino Pak Chong-won
laico sposato e catechista.
Pietro Hong Pyong-ju
laico e catechista.
Maddalena Son So-byok
laica sposata.
Agata Yi Kyong-i
laica.
Maria Yi In-dok
giovane laica.
Agata Kwon Chin-i
giovane laica sposata; 31 gennaio 1840, Dangkogae.
Paolo Hong Yong-ju
laico e catechista.
Giovanni Yi Mun-u
laico sposato.
Barbara Ch'oe Yong-i
giovane laica sposata; 1º febbraio 1840, Seul.
Antonio Kim Song-u
laico sposato e catechista; 29 aprile 1841, Tangkogae.
Andrea Kim Taegon
sacerdote; 16 settembre 1846, Sai-Nam-Hte.
Carlo Hyon Song-mun
laico e catechista; 19 settembre 1846, Sai-Nam-Hte.
Pietro Nam Kyong-mun
laico sposato e catechista.
Lorenzo Han I-hyong
laico sposato e catechista.
Susanna U Sur-im
vedova laica.
Giuseppe Im Ch'i-p'ek
laico sposato.
Teresa Kim Im-i
laica.
Agata Yi Kan-nan
vedova laica.
Caterina Chong Ch'or-yom
laica sposata; 20 settembre 1846, Seul.
Pietro Yu Chong-Nyul
laico sposato; 17 febbraio 1866, Pyongyang.
Simeone Francesco Berneux
vescovo della Società per le Missioni Estere di Parigi e Vicario apostolico di Corea.
Simone Maria Giusto Ranfer de Bretenières
sacerdote della Società Parigina per le Missioni Estere.
Pietro Enrico Dorie
sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi.
Bernardo Luigi Beaulieu
sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi; 7 marzo 1866, Sai-Nam-Hte.
Giovanni Battista Nam Chong-Sam
laico; 7 marzo 1866, Seul.
Giovanni Battista Chon Chang-Un
laico.
Pietro Ch'oe Hyong
laico e catechista; 9 marzo 1866, Nei-Ko-Ri.
Marco Chong Ui-Bae
laico, vedovo e catechista.
Alessio U Se-Yong
giovane laico; 11 marzo 1866 Seul.
Antonio Daveluy
vescovo della Società per le Missioni Estere di Parigi e coadiutore del vicario apostolico di Corea.
Martino Luca Huin
sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi.
Pietro Aumaître
sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi.
Giuseppe Chang Chu-Gi
laico e catechista.
Luca Hwang Sok-Tu
laico sposato e catechista.
Tommaso Son Cha-Son
laico; 30 marzo 1866, Su-Ryong.
Bartolomeo Chong Mun-ho
laico.
Pietro Cho Hwa-so
laico sposato, padre di Giuseppe Cho Yun-ho.
Pietro Son Son-j
laico sposato e catechista.
Pietro Yi Myong-so
laico sposato.
Giuseppe Han Won-so
laico e catechista.
Pietro Chong Won-ji
giovane laico sposato; 13 dicembre 1866 Tiyen-Tiyon.
Giuseppe Cho Yun-ho
giovane laico e catechista, figlio di Pietro Cho Hwa-so; 23 dicembre 1866, Tiyen-Tiyon.
Giovanni Yi Yun-Il
laico sposato; 21 gennaio 1867, Taegu.
I BEATI
Paolo Yun Ji-chung e Giacomo Kwon Sang-yeon
Laici, 8 dicembre
Pietro Wong Si-jang
Laico, 28 gennaio
Paolo Yun Yu-il
Catechista, 28 giugno
Mattia Choe In-gil
Laico, 28 giugno
Saba Ji Hwang
Laico, 28 giugno
Paolo Yi Do-gi
Laico, 24 luglio
Francesco Bang
Laico, 21 gennaio
Lorenzo Pak Chwi-deuk
Laico, 3 aprile
Giacomo Won Si-bo
Laico, 17 aprile 1799
Pietro Jeong San-pil
Catechista, giorno ignoto del 1799
Francesco Bae Gwan-gyeom
Laico, 7 gennaio
Martino In Eon-min
Laico, 9 gennaio
Francesco Yi Bo-hyeon
Laico, 9 gennaio
Pietro Jo Yong-sam
Celibe, 27 marzo
Barbara Sim A-gi
Vergine, primi di aprile
Giovanni Choe Chang-hyeon
Catechista, 8 aprile
Agostino Jeong Yak-jong
Catechista, 8 aprile
Francesco Saverio Hong Gyo-man
Laico, 8 aprile
Tommaso Choe Pil-gong
Responsabile, Laico, 8 aprile
Luca Hong Nak-min
Laico, 8 aprile
Marcellino Choe Chang-ju
Laico, 25 aprile
Martino Yi Jung-bae
Laico, 25 aprile
Giovanni Won Gyeong-do
Laico, 25 aprile
Giacomo Yun Yu-o
Laico, 27 aprile
Barnaba Kim I-u
Laico, maggio
Pietro Choe Pil-je
Laico, 14 maggio
Lucia Yun Un-hye
Laica, coniugata, 14 maggio
Candida Jeong Bok-hye
Vedova, 14 maggio
Taddeo Jeong In-hyeok
Laico, 14 maggio
Carlo Jeong Cheol-sang
Laico, coniugato, 14 maggio
Giacomo Zhou Wen-mo
Sacerdote, 31 maggio
Paolo Yi Guk-seung
Laico, luglio 1801
Colomba Kang Wan-suk
Catechista, 2 luglio
Susanna Kang Gyeong-bok
Vergine, 2 luglio
Matteo Kim Hyeon-u
Laico, 2 luglio
Viviana Mun Yeong-in
Vergine, 2 luglio
Giuliana Kim Yeon-i
Liaison C.C.F.
Antonio Yi Hyeon
N.C.F.
Ignazio Choe In-cheol
Laico, (fratello di Mattia Choe In-gil), 2 luglio
Agata Han Sin-ae
Laica, 2 luglio
Barbara Jeong Sun-mae
Vergine, 3 o 4 luglio
Agata Yun Jeom-hye
Catechista e vergine, 4 luglio
Andrea Kim Gwang-ok
Laico, 25 agosto
Pietro Kim Jeong-deuk
Laico, 25 agosto
Stanislao Han Jeong-heum
Laico, 26 agosto
Mattia Choe Yeo-gyeom
Laico, 27 agosto
Andrea Kim Cheon-ae
Laico, 27 o 28 agosto
Francesco Kim Jong-gyo
Laico, 4 ottobre
Filippo Hong Pil-ju
Laico, 4 ottobre
Agostino Yu Hang-geom
Catechista, 24 ottobre
Francesco Yun Ji-heon
Laico, 24 ottobre
Giovanni Yu Jung-cheol
Laico, (marito di Lutgarda Yi sun-i), 14 novembre
Giovanni Yu Mun-seok
Laico, 14 novembre
Floro Hyeon Gye-heum
Laico, 10 dicembre
Francesco Kim Sa-jip
Laico, 25 gennaio
Gervaso Son Gyeong-yun
Catechista, 29 gennaio
Carlo Yi Gyeong-do
Laico, 29 gennaio
Simone Kim Gye-wan
Ministrante, 29 gennaio
Barnaba Jeong Gwang-su
Laico, (fratello di Barbara Jeong Sun-mae), 29 gennaio
Antonio Hong Ik-man
Laico, 29 gennaio
Tommaso Han Deok-un
Laico, 30 gennaio
Simone Hwang Il-gwang
Laico, 30 gennaio
Leone Hong In
Laico, 30 gennaio
Sebastiano Kwon Sang-mun
Laico, 30 gennaio
Lutgarda Yi Sun-i
Laica, (moglie vergine di Giovanni Yu Jung-cheol), 31 gennaio
Matteo Yu Jung-seong
Laico, 31 gennaio
Pio Kim Jin-hu
Laico, 1º dicembre
Agata Maddalena Kim Yun-deok
Laica, fine aprile o primi di maggio
Alessio Kim Si-u
Laico, tra maggio e giugno del calendario lunare
Francesco Choe Bong-han
Laico, maggio del calendario lunare
Simone Kim Gang-i
Laico, 5 dicembre
Andrea Seo Seok-bong
Laico, fine 1815
Francesco Kim Hui-seong
Laico, 19 dicembre
Barbara Ku Seong-yeol
Laica, coniugata, 19 dicembre
Anna Yi Si-im
Vedova, 19 dicembre
Pietro Ko Seong-dae
Laico, 19 dicembre
Giuseppe Ko Seong-un
Laico, 19 dicembre
Andrea Kim Jong-han
Laico, 19 dicembre
Giacomo Kim Hwa-chun
Laico, 19 dicembre
Pietro Jo Suk
Laico, (marito di Teresa Kwon Cheon-rye), dopo il 10 agosto
Teresa Kwon Cheon-rye
Laica, (moglie di Pietro Jo Suk), dopo il 10 agosto
Paolo Yi Gyeong-eon
Laico, 27 giugno
Paolo Pak Gyeong-hwa
Laico, 15 novembre
Ambrogio Kim Se-bak
Laico, 3 dicembre 1828
Riccardo An Gun-sim
Laico, giorno ignoto
Andrea Yi Jae-haeng
Laico, 26 maggio
Andrea Pak Sa-ui
Laico, 26 maggio
Andrea Kim Sa-geon
Laico, 26 maggio
Giobbe Yi Il-eon
Laico, 29 maggio
Pietro Sin Tae-bo
Laico, 29 maggio
Pietro Yi Tae-gwon
Laico, 29 maggio
Paolo Jeong Tae-bong
Laico, 29 maggio
Pietro Kim Dae-gwon
Laico, 29 maggio
Giovanni Choe Hae-seong
Catechista, 6 settembre
Anastasia Kim Jo-i
Laica, coniugata, ottobre
Barbara Sim Jo-i
Madre di famiglia, 11 novembre
Anastasia Yi Bong-geum
Vergine, 5 o 6 dicembre
Brigida Choe
Vedova, 8 o 9 dicembre
Protaso Hong Jae-yeong
Laico, 4 gennaio
Barbara Choe Jo-i
Vedova, 4 gennaio
Maddalena Yi Jo-i
Vedova, 4 gennaio
Giacomo Oh Jong-rye
Giovane, Laico, 4 gennaio
Maria Yi Seong-rye
Laica, 31 gennaio
Tommaso Jang
Laico, giorno ignoto
Taddeo Ku Han-seon
Giovane ministrante, giorno ignoto
Paolo Oh Ban-ji
Laico, 26 o 27 marzo
Marco Sin Seok-bok
Laico, + 31 o 18 marzo 1866 a Taegu
Stefano Kim Won-jung
Laico, 16 dicembre
Benedetto Song
Laico, giorno ignoto
Pietro Song, Laico
giorno ignoto
Anna Yi
Madre di famiglia, giorno ignoto
Felice Pietro Kim Gi-ryang
Laico, gennaio
Mattia Pak Sang-geun
Laico, gennaio
Antonio Jeong Chan-mun
Laico, 25 gennaio
Giovanni Yi Jeong-sik
Catechista, settembre
Martino Yang Jae-hyeon
Laico, settembre
Pietro Yi Yang-deung
Catechista, 14 settembre
Luca Kim Jong-ryun
Laico, 14 settembre
Giacomo Heo In-baek
Laico, 14 settembre
Francesco Pak Gyeong-jin
Laico coniugato (marito di Margherita Oh), 28 settembre
Margherita Oh
Laica coniugata (moglie di Francesco Pak Gyeong-jin), 28 settembre
Vittorino Pak Dae-sik
Laico, 12 ottobre
Giuseppe Yun Bong-mun
Catechista, 1º aprile-
Ha il sapore degli Atti degli apostoli il racconto della fondazione della comunità cristiana in Corea e del martirio dei suoi primi membri tra la fine del Settecento e l'Ottocento. La vicenda ebbe inizio nel 1782, quando alcuni letterati incaricarono il giovane Ni-Tek-tso, che si doveva recare in Cina, di assumere maggiori informazioni sulla religione cattolica, della cui esistenza avevano letto in alcuni libri. Due anni dopo Ni ritornò battezzato con il nome di Pietro e a sua volta amministrò il sacramento ai letterati. Con il fervore degli inizi essi svilupparono un forte movimento di proselitismo. Al suo arrivo nel 1794 il sacerdote cinese Giacomo Zhu trovò nel Paese circa 4000 cristiani. Questo numero andò crescendo nel corso dell'Ottocento, nonostante tre gravi persecuzioni durante le quali furono messi a morte più di diecimila cristiani.
Tra di loro Andrea Kim, il primo sacerdote coreano. Di nobile famiglia, era stato inviato a studiare a Macao. Ritornò nove ann. dopo, subito dopo l'ordinazione, e aiutò il vicario apostolico monsignor Ferréol e il missionario Nicola Daveluy a entrare clandestinamente nel Paese. Arrestato, venne trasferito a Seul e giustiziato dopo che risultarono vani tutti i tentativi per farlo abiurare. Insieme con lui venne ucciso anche il padre, Giuseppe. Quando il figlio venne arrestato, si presentò alle autorità dichiarandosi cristiano. Venne battezzato dal figlio in carcere prima di ricevere insieme con lui la corona del martirio. Andrea Kim e suo padre Giuseppe con altri 101 martiri vennero proclamati santi da Giovanni Paolo Il nel 1984 in occasione del secondo centenario della fondazione della Chiesa Cattolica in Corea. Altri 124 furono beatificati da papa Francesco il 16 agosto 2014. PRATICA: Meditiamo sulla sofferenza dei Santi martiri coreani, per riscoprire la profondità dell'amore senza limiti di chi dona tutto se stesso, uniformandosi alla passione di Cristo. PREGHIERA: Signore, mandaci i Tuoi doni, affinché anche la nostra vita sia pura e senza compromessi, per poter testimoniare il nostro amore per Te e lottare, insieme con i nostri fratelli di tutte le religioni e di tutte le razze, per l' unità, la libertà, la pace su questa nostra Terra, imbevuta del sangue di tanti Tuoi santi martiri e godere in cielo la luce della Tua gloria. MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria dei santi Andrea Kim Taegon, sacerdote,Paolo Chong Hasang e compagni, martiri in Corea. In questo giorno in un'unica celebrazione si venerano anche tutti i centotrè martiri, che testimoniarono coraggiosamente la fede cristiana, introdotta la prima volta con fervore in questo regno da alcuni laici e poi alimentata e consolidata dalla predicazione dei missionari e dalla celebrazione dei sacramenti. Tutti questi atleti di Cristo, di cui tre vescovi, otto sacerdoti e tutti gli altri laici, tra i quali alcuni coniugati altri no, vecchi, giovani e fanciulli, sottoposti al supplizio, consacrarono con il loro prezioso sangue gli inizi della Chiesa in Corea.
nome Sant'Eustachio Placido- titolo Martire- nascita I secolo, Roma- morte II secolo, Roma- ricorrenza 20 settembre- Santuario principale Basilica di Sant'Eustachio- Attributi Cervo, crocifisso, palma del martirio, toro di Falaride- Patrono di Acquaviva delle Fonti, Belforte del Chienti, Campo di Giove, Ischitella, Madrid, Matera, Mordano, Poli, Scanno, Sesto Campano, Tocco da Casauria e Torella dei Lombardi; cacciatori, guardie forestali e situazioni di difficoltà- Eustachio, chiamato dapprima Placido, celebre fra i Romani per i suoi natali, ricchezze e gloria militare, meritò sotto l'imperatore Traiano il titolo di maestro della milizia. Esercitandosi un giorno alla caccia, inseguiva un cervo di straordinaria grandezza che improvvisamente si fermò e Placido vide fra le sue corna un'immagine radiosa di Gesù Cristo che gli disse: « Placido, perchè mi perseguiti? Ti sono apparso perchè voglio la tua salvezza. Io sono Gesù Cristo cui tu servi inconsciamente. Le tue elemosine sono salite fino a me ed io sono venuto a prendere te, mentre tu pensavi di prendere un cervo ». Colpito da tali parole l'ufficiale si precipitò da cavallo esclamando : « Dimmi chi sei, perchè io creda in te ». E Gesù gli rispose: « Io sono il Creatore del Mondo, il tuo Redentore ». A tale risposta Placido, vinto dalla grazia, cadde ginocchioni esclamando : « Io credo, Signore, che tu sei il Creatore dell'universo e che converti chi è nell'errore ». Ed il Signore: « Se tu credi, istruisci la tua sposa e i tuoi figli, va' dal Vescovo e chiedi di essere battezzato ». A mezzanotte adunque si recarono dal Vescovo di Roma, il quale dopo aver innalzato al Signore un inno di ringraziamento, li battezzò imponendo a Placido il nome di Eustachio, alla sposa quello di Teopista ed ai figli i nomi di Agapito e Teopisto. Eustachio, ritornato il giorno dopo, come gli aveva ordinato il Signore, sul luogo della visione, sentì predirsi da Lui quanto avrebbe dovuto Soffrire per la sua gloria. Poco dopo sostenne con pazienza ammirabile gravissime calamità, tanto da essere ridotto in breve tempo alla più squallida miseria. Costretto a fuggire di nascosto, con strazio si vide miseramente rapire nel viaggio dapprima la sposa e poi anche i figli. Oppresso da tante prove; dimorò a lungo nascosto in una lontana regione finché confortato da una luce celeste, e chiamato da Traiano per una nuova impresa militare, fu eletto capo delle truppe dell'impero. In quella spedizione, ritrovati inaspettatamente i figli insieme alla loro madre, entrò in Roma vincitore tra le universali acclamazioni. Ma ricevuto l'ordine di sacrificare ai falsi dèi per la riportata vittoria, si rifiutò energicamente. L'imperatore, dopo aver cercato invano di fargli rinnegare la fede di Gesù Cristo, lo espose colla sposa e coi figliuoli ai leoni. Ma questi si mantennero mansueti, onde l'imperatore irritato li fece rinchiudere in un toro di bronzo arroventato dove, consumato il martirio al canto delle divine lodi, se ne volarono alla felicità eterna il 20 settembre. l loro corpi, sepolti religiosamente dai fedeli, vennero poi ritrovati intatti e trasportati nella chiesa dedicata ai loro nomi.<br /> PRATICA. Vanità delle vanità, e tutte le cose sono vanità, salvo che amare Iddio, ed a lui solo servire. PREGHIERA. O Dio, che ci concedi di celebrare la festa dei tuoi santi martiri Eustachio e compagni, dacci di godere della loro compagnia nell'eterna beatitudine. MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma, commemorazione di sant’Eustachio martire, il cui nome è venerato in un’antica diaconia dell’Urbe.
nome San Giancarlo Cornay- titolo Sacerdote e martire- nascita 27 febbraio 1809, Poitiers, Francia- morte 20 settembre 1837, Son-Tây, Vietnam- ricorrenza 20 settembre- Beatificazione 27 maggio 1900 da papa Leone XIII- Canonizzazione 19 giugno 1988 da papa Giovanni Paolo II- Giancarlo Cornay, nato a Poitier il 27 febbraio 1809, entrò nella Società delle Missioni Estere di Parigi, fu ordinato sacerdote e mandato in missione nel Vietnam, dove fu arrestato durante la persecuzione iniziata nel 1832 dall'imperatore, Minh Mang, che ordinò l'arresto di tutti i sacerdoti. Nel 1835 alcuni missionari francesi furono arrestati, incluso Giancarlo, contro il quale le autorità forgiarono un accusa di tradimento, per aver seppellito armi nel terreno che coltivava, rinchiudendolo in una serie di gabbie di bambù, una tortura comune in Vietnam a quel tempo, e, poiché era giovane e aveva una bella voce, lo obbligarono a cantare per i suoi persecutori. Alla fine fu condannato a morte dal tribunale supremo, e il 20 settembre 1837 decapitato. Secondo i termini della sentenza, il corpo fu allora «fatto a pezzi e [...] la testa, dopo essere stata esposta per tre giorni, [...] gettata nel fiume». È stato canonizzato tra i centodiciassette martiri del Vietnam da papa Giovanni Paolo II il 19 giugno 1988.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. Nella fortezza di Son-Tây nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giovanni Carlo Cornay, sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, che, dopo crudeli torture, per decreto dell’imperatore Minh M ng fu fatto a pezzi e infine decapitato per la sua fede cristiana.
nome San Giuseppe Maria de Yermo y Parres- titolo Sacerdote- nome di battesimo José María Yermo y Parres- nascita 10 novembre 1851, Jalmolonga, Messico- morte 20 settembre 1904, Puebla de los Angeles, Messico- ricorrenza 20 settembre- Beatificazione<br /> 1990 da papa Giovanni Paolo II- Canonizzazione 2000 da papa Giovanni Paolo II- Nacque a Jalmolonga, Messico il 10 novembre 1851. Fu ordinato sacerdote i124 agosto 1879. Il 13 dicembre 1885, per curare i bambini abbandonati e poveri, inaugurò l'Asilo del Sagrado Corazón e la nuova famiglia religiosa delle Serve del Sacro Cuore di Gesù e dei poveri. Morì nel 1904, dopo aver fondato scuole, ospedali, ricoveri per anziani, orfanotrofi ed essersi preso cura degli indigenti tarahumaras del nord del Messico. È stato canonizzato il 21 maggio 2000. MARTIROLOGIO ROMANO. A Puebla in Messico, beato Giuseppe Maria de Yermo y Parres, sacerdote, che fondò la Congregazione delle Serve del Sacro Cuore di Gesù e dei Poveri per soccorrere i bisognosi nelle necessità dell’anima e del corpo.
nome Beato Francesco de Posadas- titolo Frate Domenicano- nome di battesimo Francisco Martín Fernández de Posadas- nascita 5 novembre 1644, Cordova, Spagna- morte 20 settembre 1713, Cordova, Spagna- ricorrenza 20 settembre- Beatificazione 20 settembre 1818 da papa Pio VII- Francesco (Francisco) de Posadas, nato il 5 novembre 1644 a Cordova, dove i suoi genitori, Stefano Martin Losada e Maria Fermindez Posadas, si guadagnavano da vivere vendendo verdura, fu istruito dal domenicano Antonio Mogano e dai gesuiti, che pensavano di farlo entrare nell'ordine domenicano, idea che anche lui trovò attraente. Fu quindi deluso quando, dopo la morte del padre e le seconde nozze della madre, il suo patrigno decise che i suoi studi erano uno spreco di tempo e lo fece assumere come apprendista da un certo Giovanni de Góngora, che all'inizio lo trattò senza riguardi, ma che alla fine fu conquistato dalla pazienza, dal buon carattere, e dall'impegno nel lavoro del ragazzo, e gli permise di proseguire gli studi nel tempo libero, consentendogli, alla morte del patrigno nel 1622, dopo aver assistito la madre per un periodo, di pensare di nuovo all'idea di diventare domenicano. Il convento di S. Paolo a Cordova non lo volle accettare, ma quello di Scala Coeli fu felice di farlo, il 23 novembre 1662, accogliendolo nel convento di S. Caterina a i aén, ma dopo aver pronunciato i voti, un anno dopo, Francesco tornò a Scala Coeli. I primi anni, durante i quali i suoi confratelli, che non lo capivano, Io derisero e lo sottoposero a piccoli atti persecutori; non furono anni particolarmente sereni, tuttavia Francesco perseverò e fu ordinato sacerdote a tempo debito, divenendo immediatamente famoso per le sue prediche, oltre che per la sua devozione alla preghiera, e gli straordinari fenomeni, inclusa la levitazione, che talvolta accompagnavano le sue orazioni. Presto cominciò a guidare alcune missioni per tutto il sud ovest della Spagna, dove fu salutato come un secondo Vincenzo Ferrer (5 apr.). Non soddisfatto della faticosa attività di predicazione e di confessione, si recava a piedi ovunque potesse e praticava rigorose penitenze volontarie. Il contatto con i poveri lo rese umile, perciò evitò ogni alto ufficio, sia all'interno dell'ordine, sia quando gli fu offerto l'incarico di vescovo, tuttavia dato che il popolo vedeva che Francesco conduceva una vita consona a ciò che predicava, la sua influenza fu enorme. Proprio a Cordova contribuì a innalzare il livello della moralità pubblica e privata, al punto che i postriboli dovettero chiudere per mancanza di clienti. Scrisse anche diversi libri, incluse le Vite di S. Domenico (8 ago.) e di altri santi membri del suo ordine, The Triumph of Chastity, e numerose esortazioni morali. Morì a Scala Coeli, il 20 settembre 1713 e fu beatificato nel 1818. MARTIROLOGIO ROMANO. A Córdova in Spagna, beato Francesco de Posadas, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che, insigne per penitenza, umiltà e carità, annunciò Cristo per quarant’anni in questa regione.