@ilDuca
Una cosa difficilissima è concentrarsi sul presente.
Ieri sera ho letto qualche pagina prima di andare a dormire, e questa è stata la fonte di diverse riflessioni.
Senza dilungarmi: penso troppo. Se solo riuscissi a piantarmi nel momento che vivo e pesare solo a quello, sarebbe una gran cosa.
Credo sia un esercizio che va fatto continuamente per poter raggiungere dei buoni risultati. Anche perché sono abituato a considerare ogni angolo di ogni cosa che si verificherà tra anni e anni. E questa fa male.
Non ricordo bene le parole, però era un concetto semplice da esprimere e da comprendere, un po' meno da mettere in pratica. “Se mangio, mi limito a mangiare. Se cammino, mi limito a camminare. Se un giorno sarà ora di combattere, combatterò. Ma io vivo nel presente, e un uomo che lo vive pienamente è libero e felice”. Lo stesso discorso vale pe ril passato. Forse è questa la fonte del malessere? Pensare continuamente? Ma facendo riferimento a Cartesio: penso, dunque esisto. Come faccio a non pensare se continuo a vivere? Ci dev'essere una scappatoia (che non sia la morte magari) per pensare poco, non dico zero. A basta una giornata come oggi, che duluvia, per mettermi dietro la finestra con la musica e volare lontano. 🦅