@Pali
1970: XLI Gran Premio d'Italia - L'addio a Rindt, il giorno nero delle Lotus
- Data: 06/09/1970 ☀️
- Circuito: Monza
- Percorso: 5,750 chilometri
- Distanza: 68 giri, 391,000 chilometri
- Pole position: 🇧🇪 Jacky Ickx (Ferrari)
- Giro Veloce: 🇨🇭 Clay Regazzoni (Ferrari) in 1'25"2
- Vincitore: 🇨🇭 Clay Regazzoni (Ferrari)
- Vettura: 🇮🇹 Ferrari 312B
Il 6 settembre 1970, Clay Regazzoni su Ferrari vince il Gran Premio d’Italia, prima vittoria in carriera per il pilota svizzero. Alla guida della Ferrari 312B, Clay Regazzoni è riuscito a prendere la testa della gara al 57° giro.
Seconda e terza piazza per Jackie Stewart su March-Ford Stewart e Jean-Pierre Beltoise su Matra.
La gara fu segnata dal ritiro volontario delle due Lotus di Graham Hill e John Miles per l’incidente mortale, dove morì, durante le prove ufficiali del sabato il pilota austriaco Jochen Rindt, che in quell’anno si laureò campione del mondo postumo, l’unico della storia della Formula 1.
Comunque fu una grande festa per i 150.000 spettatori che gioirono per la vittoria del cavallino rampante a Monza, cosa che non accadeva dal 1966 quando a vincere fu Ludovico Scarfiotti.
L’incidente di Rindt aprì molti scenari riguardanti la sicurezza dei piloti. Furono messi in discussione la composizione dei materiali con cui le vetture erano fatte, i guard-rail che dovevano assicurare un’adeguata protezione e non dovevano essere delle armi di morte a causa della loro altezza ed affilatezza. Si passò anche ad esaminare i caschi di gara infatti Rindt, al momento dell’impatto, non utilizzava un casco integrale.
🇮🇹 Ferrari 312B - Progettista: Mauro Forghieri; Telaio: Semimonoscocca, tubi di acciaio e pannelli di alluminio, motore parzialmente portante; Motore: Ferrari Tipo 001 - 12 cilindri a V di 180° "piatto".; Potenza: 450 CV a 11.600 giri/min; Trasmissione: Cambio manuale a 5 rapporti, trazione: posteriore; Lunghezza: 4.020 mm; Larghezza: 1.740 mm; Passo: 2.380 mm; Peso: 534 kg; Gomme: Firestone; Carburante: Shell; Risultato: 01 h 39'07".1