@Sognianarchici
Il mio paese
Il mio paese l'ho odiato con tutto me stesso. Si riempiva solo nei giorni festivi, poi tornava ad essere un luogo sperduto, fantasma. Il mio paese l'ho disprezzato. Erano tante, troppe le volte in cui dicevo: "Non appena sarò maggiorenne, me ne vado a Roma!" Certo, Roma è Roma. Ma il mio paese... Lì si sa tutto di tutti. "Tu sei il figlio di Francesco! Ma certo! Hai proprio il suo sguardo." A Roma chi me conosce? Ero qualcuno là dove non mi sentivo nessuno. Il mio paese è come la calda coperta del mio letto quando fuori grandina. Il mio paese è l'aula all'università che finalmente riesco a trovare. Il mio paese è quel signore, che mi guarda come se mi conoscesse da anni, solo perché gli ho chiesto una sigaretta. Il mio paese è tutte le volte che qualcuno o qualcosa mi fa sentire a casa. Sentire, badate bene, che non significa essere. Perché essere a casa è quando sono nel mio paese.