@FromSovietRussiaWithLove
penso siano state le 24 ore più pesanti dell'ultimo mese
ieri sera ho finito un libro abbastanza profondo, sull'essere felici, e ho in testa mille pensieri: lavoro, amicizie, amori, prospettive, desideri. tutto scandagliato continuamente nella mia mente.
oggi ero a lezione in università, dalle 8 alle 17, e prima dell'inizio del pomeriggio ho sentito il bidogno di staccare, e così ho passato tre ore fuori dall'aula all'aria fresca, e ho pensato.
la cosa più pesante sono gli amici. non trovo delle persone con cui sto bene, e non so dove cercarle. all'università ci sono solo drogati e rassegnati, chi segue le lezioni per inerzia e si lamenta degli esami, chi pensa solo a cosa farà il sabato sera, e io non mi sento compreso. mi sono trovato in un gruppetto, come l'anno scorso, e come l'anno scorso questo gruppo non lo sento mio. rido, saluto, parliamo, ma non c'è nulla di profondo. ci sono già i sottogruppi tra le persone più affini, e io non sono in nessuno, perché non ho nessuno di affine con me.
e mi pesa il non poter avere nessuno che mi capisca, che sappia come ragiono. io anticipo esami, non seguo le lezioni inutili, e le pause tra le lezioni scappo dall'aula per andare dietro alle ragazze degli altri corsi. poi vedo il gruppo in cui sono, e alla pausa restano seduti in prima fila a fare domande al professore. vedo il resto dell'aula, e vanno fuori a fumare o a parlare di stronzate.
e poi arriva l'estate, io voglio andare a fare viaggi pazzi con mille scali e mille cose da vedere. e vedo chi posso chiamare per venire con me, e sono interessati ad andare a fare vacanze a ritmo lento. e forse la beffa, le uniche persone come me, se ne sono andate via per fidanzamenti.
e ormai mi sono rassegnato al fatto che non ci sono persone come me.
poi nel gruppetto c'è una ragazza, che ha uno sguardo da farti cadere ai suoi piedi in un attimo, l'altro giorno mi ha fatto l'occhiolino. e ci ripenso, ma so che per far nascere qualcosa, con qualsiasi persona, devi viverci un po' assieme, condividere. ma come faccio a condividere pezzi di vita con altri, se vivo da solo? devo forzarmi nel seguire le lezioni per stare con gli altri nella speranza che con una ragazza, che probabilmente non ha neanche molto in comune con me, vada bene? assolutamente no.
non posso vivere una vita forzata per gli altri. io ho bisogno di libertà, ho bisogno di andare dove voglio, di mangiare cosa voglio, dove voglio, non dove dicono le persone con cui sto. ho bisogno di andare a trovare una ad architettura quando voglio, e non ci devo rinunciare solo perché le persone con cui sto non vogliono.
ho bisogno di essere me stesso per essere felice, però mi pesa non poter essere me stesso in compagnia.
perché il bello della vita non è l'arrivo, né il viaggio, ma la compagnia. e io di compagnia non ne ho