@unipocondriacafelice67
#Post_culturale 5 fatti interessanti sulle Olimpiadi
"Ipocondriaca?" "Eh?" "Ricorda che hai una rubrica" "Ma che rubrica? Mhh lasciami dormire" "Ooh i post culturali su Insegreto, devi fa la puntata sulle Olimpiadi, i tuoi fans ti credono pure morta" "Cazzo".
Eeeh bonasera, scusate il ritardo ma... No non ho nessuna scusa sono solo una pigrona. Quest'oggi parliamo delle Olimpiadi. In particolare, di 5 fatti interessanti che sono accaduti durante lo svolgimento, ma non solo, anche curiosi, divertenti e... Tragici.
Prima di tutto, la prima Olimpiade moderna si svolse nel 1896 in Grecia. Moderna perché le Olimpiadi si facevano anche nell'antichità, sempre in Grecia. Oggi infatti le chiamiamo "Olimpiadi antiche". </p> <p> <br /> Le Olimpiadi Antiche presero piede nel 776 a.C , si disputavano ogni 4 anni ad Olimpia, con atleti non professionisti, o almeno, la maggior parte erano normali cittadini che praticavano regolarmente sport, e badate bene, alle Olimpia si gareggiava nudi. Erano un avvenimento così importante che durante il periodo delle Olimpiadi non si combatteva più, le guerre in Grecia si fermavano. Alle prime edizioni l'unica gara fu una corsa di 180 m., poi il programma delle gare si ampliò, fino al 472 a.C., quando la durata delle Olimpiadi si impostò fissamente a 6 giorni:<br /> Primo giorno: riti religiosi e sacrifici<br /> Secondo, terzo, quarto e quinto giorno: gare: pugilato, corsa, pancrazio pentathlon, corsa coi cavalli, lotta, lancio del giavellotto, del disco, salto in lungo.<br /> Sesto giorno: premiazioni (corone d'ulivo)</p> <p> <br /> Le Olimpiadi continuarono, persero via via importanza durante la conquista romana, fino a quando, nel 393 d.C., l'imperatore Teodosio le vietò, poiché erano una festa pagana ed oramai la religione dell'impero romano era il Cristianesimo. <br /> E invece semo ritornati coi cinque cerchi nel 1898 più forti di prima e con atleti con una cazzimma assurda.
1. Olimpiadi di Parigi del 1900 <br /> Furono l'edizione più casinista di sempre. In pratica nel 1900 a Parigi c'era anche l'esposizione universale, e De Coubertin, il padre delle Olimpiadi moderne, voleva fortemente che le due manifestazioni avvenissero contemporaneamente. Non l'avesse mai fatto: il governo francese destinò la maggioranza dei fondi all'esposizione anziché alle Olimpiadi, che durarono da maggio a ottobre, senza cerimonia di apertura o chiusura. Ci furono pochissimi spettatori e in più vennero inserite gare insolite, come il nuoto a ostacoli e il tiro al piccione vivo (aah proprio roba da francesi) (NO DAI IL TIRO AL PICCIONE È FIGO). E poi, accadde una cosa stupefacente.</p> <p> <br /> La squadra di canottaggio olandese si qualificò alla finale col secondo posto, giusto sotto i francesi, era costituita da due canottieri e un timoniere. Volevano vincere a tutti i costi, così, per alleggerire la barca e andate più veloci, i canottieri sostituirono il loro timoniere con un bambino di 10 anni parigino che si trovava fra il pubblico. Pesava a malapena 33 kg. Così gli olandesi vinsero la medaglia d'oro, o meglio, il primo posto, perché quest'edizione fu senza medaglie, ci furono però coppe e premi di vario tipo. Comunque, ad oggi ancora non si conosce l'identità di quel bambino, rimane solo la foto che trovate in alto.
2. Dorando Pietri<br /> Nel 1908 ci furono le Olimpiadi di Londra, e ovviamente la gara più attesa era la maratona. Alle 14:33 si diede il via alla competizione, c'erano 56 atleti fra cui due italiani, Umberto Blasi e il nostro Dorando Pietri, col numero 19. Ai tempi Dorando già si stava facendo conoscere, solamente 17 giorni prima si era qualificato alle Olimpiadi correndo i 40 km in 2 ore e 38, record italiano e fra i migliori al mondo. Insomma, la gara parte e Dorando rimane dietro per risparmiare energie, verso metà percorso aumenta il passo e supera tutti, recuperando perfino un distacco di quattro minuti col primo corridore. Faceva caldo, e lo sforzo per la rimonta fu tanto che nell'ultimo km Dorando non ce la faceva più. Entrato allo stadio in cui terminava la maratona sbagliò strada e i giudici lo fecero tornare indietro, poi cadde a terra più volte e lo aiutarono a rialzarsi. Ci mise 10 minuti a correre gli ultimi 500 metri, ma riuscì a tagliare il traguardo col tempo di 2 ore e 54 minuti. Tagliato il traguardo svenne, e fu subito soccorso. Tutto ciò però non gli costò la fatica, perché per l'aiuto ricevuto venne squalificato.<br />
La vicenda però divenne presto di domino pubblico, e Dorando diventò una celebrità. Tanto che la regina Alessandra gli donò una coppa d'argento dorato, sotto consiglio di Arthur Conan Doyle (autore di Sharlok Holmes), il quale era fra il pubblico vicino al traguardo. In più durante questa edizione si tenne un pranzo ufficiale fra gli organizzatori, vi partecipava anche il barone De Coubertin, e in quest'occasione lesse la famosa frase (di cui è autore però l'Arcivescovo di Pennsylvania) "L'importante non è vincere, ma partecipare".
3. La medaglia dell'amicizia<br /> Siamo ai Giochi Olimpici 1936, categoria salto con l'asta mashile, ci sono un americano e due giapponesi in gara per il bronzo e l'argento, dato che l'oro era già stato preso da un altro americano (cries in Germania nazista). L'americano fallisce, mentre i due giapponesi superano la prova. A questo punto bisognava fare uno spareggio per assegnare a uno il bronzo e all'altro l'argento. I due giapponesi però, Shuhei Nishida e Sueo Oe, che erano entrambi studenti, ma soprattutto amici, rifiutarono di ripetere la prova, chiedendo di condividere le medaglie. Il comitato però non lo permise, e rispetto ai risultati avuti precedentemente, assegnarono a uno il bronzo e all'altro l'argento.
I due ovviamente non erano contenti, e tornati in patria fecero tagliare in due le medaglie, e fusero le metà argento con quelle bronzo, creando così due medaglie ibride, mezze argento mezze bronzo. Per la commovente dimostrazione d'amicizia, perfino in un'era d'odio qual era il 1936 in Germania e Giappone, le medaglie furono chiamate "medaglie dell'amicizia".
4. Dora Ratjen e "ma si può sapere che sesso sono"?<br /> Torniamo alla Germania nazista del 1936, coi 'gloriosi' giochi olimpici di Berlino. Siamo al salto in alto categoria femminile, e Dora Ratjen, tedesca, raggiunge il quarto posto con un'altezza di 1.63. Dopo le Olimpiadi partecipò agli europei di atletica del 1938, in cui stabilì il record mondiale di salto femminile di 1.70. Durante il ritorno a casa in treno, il 21 settembre, alcuni passeggeri notarono questa donna con un accenno di barba sul volto, e con una formazione fisica un po' mascolina, ma vestita appunto da donna. Alla stazione di Magdeburgo fu fatto intervenire un poliziotto, e si scoprì che Dora in realtà all'anagrafe di chiamava Heinrich (nome maschile). Tuttavia gli esami medici più superficiali diedero riscontri 'strani'. E con 'esame medico superficiale' intendo semplicemente guardare cosa avesse in mezzo alle gambe. E i medici non capirono, tanto che ci fu bisogno di fare nuovi esami di cui non si conoscono però i risultati.<br />
Ma quindi, questo qui era maschio e femmina? Probabilmente ermafrodito. Quando nacque le ostetriche non seppero decretare il sesso, probabilmente perché lì sotto c'era un bel po' di casino. Comunque la famiglia lo definì sempre femmina, anche se fu registrato come maschio. Anche perché da piccolo somigliava più a una bambina, i caratteri maschili gli si svilupparono dopo. Lui tuttavia si sentì sempre maschio, infatti quando lo fermarono e si seppe la verità su di lui ne fu sollevato, "finalmente il gatto è uscito dalla sua borsa". Insomma gli fu tolto il record per il salto in alto e anche il titolo olimpico. <br /> Ho fatto alcune ricerche, per chi non sapesse l'ermafroditismo è il presentare caratteri e organi sessuali sia femminili che maschili. Ne esistono di due tipi: quello in cui si sviluppano sia testicoli che ovaie e utero, e si presentano vagina e pene (questo di dimensioni ridotte), e quello in cui si sviluppa solo un tipo di organo sessuale, ma non ben definito, e si sviluppano caratteri sessuali secondari del sesso opposto (es. Pene non ben definito ma aspetto del corpo femminile).<br /> Io credo, CREDO, che avesse quello del primo tipo, anche perché nel secondo caso, anche se l'organo è un po' strano si capisce cos'è ahahaha.
5. (Il mio preferito) Dick Fosbury e la tecnica Fosbury<br /> Siamo ai Giochi olimpici di Città del Messico, 10 ottobre 1968, categoria salto in alto.<br /> Il ventunenne statunitense Dick Fosbury, sta per saltare, l'asticella è a circa due metri, un'altezza tanto difficoltosa. Dick prende la rincorsa, una corsa semicircolare, molto strana, in più aveva due scarpe di colore diverso, una blu l'altra bianca. Il pubblico ride un poco e poi vede il salto.<br /> Cristo che salto.<br /> Fosbury salta 'di schiena', fa uno slancio stupendo a vedersi e straccia senza pari gli altri atleti, fissando anche il record del mondo di 2.24 metri. E il pubblico impazzisce. Adesso voi penserete: "Aspe', ma ha saltato di schiena, come ha fatto Tamberi quest'anno, che c'è di strano?". C'è un sacco di strano. O meglio, c'era, ai tempi.
La tecnica del salto in alto si è evoluta e perfezionata col tempo. La prima tecnica fu quella a 'forbice', in pratica ci si metteva accanto alla sbarra di fianco, ci si dava lo slancio col gamba 'esterna', e si portava dall'altra parte prima una gamba e poi l'altra, con un movimento simile a una 'forbice'.
Poi si usarono lo scavalcamento costale, che era simile alla tecnica a forbice solo che lo slancio lo si dava con la gamba interna, e si prendeva una piccola rincorsa in diagonale. Comunque, si saltava l'asta sempre 'di fianco', solo che c'era una specie di rotazione che aiutava. Infine, stile ventrale, 'di pancia' praticamente. Si saltava portando il ventre praticamente parallelo all'asta, però sempre si fianco, molto simile al costale.
Ora, tornando a Città del Messico 1968, ai tempi i sovietici erano i più forti nel salto in alto con la tecnica ventrale. Ciò che fece Fosbury quel giorno fu eccezionale. Prima di lui altri atleti minori avevano provato, ma non erano riusciti a svilupparla in modo efficace. Invece Fosbury, inizialmente provò a perfezionarla da solo ai tempi in cui si allenava all'università, poi andò da degli ingegneri che lo aiutarono a renderla davvero perfetta. E con questa tecnica nuova nuova si allenò fino alle Olimpiadi. Ad oggi si usa quasi esclusivamente la tecnica Fosbury, quella che poi vediamo normalmente alle Olimpiadi e che abbiamo visto dal nostro caro Tamberi. </p> <p> <br /> Vi lascio il link del salto di Fosbury <br /> <a href="https://youtu.be/CNr_NpjGlho" target="_blank">https://youtu.be/CNr_NpjGlho</a>
Bonus. Olimpiadi di Monaco 1972<br /> Qui io non spiegherò quasi nulla, vi basta sapere che dei terroristi palestinesi entrarono nel villaggio olimpico e sequestrarono e uccisero 7(?) atleti israeliani. Io stessa non conoscevo questa vicenda, ma è un sacco interessante per il contesto storico e tutti gli avvenimenti che ci furono. Vi lascio il link Wikipedia, è scritto molto bene.</p> <p> <a href="https://it.m.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Monaco_di_Baviera" target="_blank">https://it.m.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Monaco_di_Baviera</a>
Oggi puntata lunghetta. Eddai me so fatta perdona'. Se vi piace la rubrica potete chiedere di essere taggati nei prossimi episodi, e andatevi a recuperare le puntate precedenti spingendo il tag sotto:)<br /> Alla prossima 🖖