@Vitupero

02/01/2024 alle 08:47

I santi di oggi 2 gennaio:

I santi di oggi 2 gennaio:

nome

Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno

titolo

Vescovi e dottori della Chiesa

ricorrenza

2 gennaio

Paolo VI con la riforma del calendario decise di ricordare Basilio e Gregorio insieme per la loro grande amicizia. Santi nel cielo e amici sulla terra, entrambi proclamati dottori della Chiesa nel 1568 da san Pio V. Per questa comunione di vita in Cristo la Chiesa ricorda nello stesso giorno san Basilio Magno e san Gregorio Nazianzeno appartenenti al gruppo dei "Padri cappadoci", di cui fa parte anche il fratello di Basilio, san Gregorio di Nissa. I Padri cappadoci, oltre a essere accomunati dalla provenienza geografica, si distinsero per la capacità di parlare della loro fede agli intellettuali di lingua greca, ai quali dimostrarono la perfetta armonia tra il cristianesimo e una retta filosofia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa. Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell'obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio, suo amico, vescovo di Sásima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo, difese con grande ardore la divinità del Verbo e per questo motivo fu chiamato anche il Teologo. Si rallegra la Chiesa nella comune memoria di così grandi dottori.

nome<br /> Beata Stefana Quinzani</p> <p> titolo<br /> Domenicana</p> <p> nascita<br /> 1457 Orzinuovi, Brescia</p> <p> morte<br /> 1530 Soncino, Cremona</p> <p> ricorrenza<br /> 2 gennaio (diocesi di Cremona) <br /> 16 giugno (diocesi di Crema e Brescia) </p> <p> Beatificazione<br /> 14 dicembre 1740 da papa Benedetto XIV</p> <p> Santuario principale<br /> Chiesa di san Giacomo, Soncino</p> <p> <br /> MARTIROLOGIO ROMANO. A Soncino in Lombardia, beata Stefana Quinzani, vergine, suora del Terz’Ordine di San Domenico, che si dedicò con assiduità alla contemplazione della passione del Signore e alla formazione cristiana delle fanciulle.

nome<br /> San Giovanni Bono</p> <p> titolo<br /> Vescovo di Milano</p> <p> nascita<br /> Camogli, Liguria</p> <p> morte<br /> 659 circa Milano</p> <p> ricorrenza<br /> 2 gennaio e 24 maggio </p> <p> Canonizzazione<br /> pre canonizzazione</p> <p> Santuario principale<br /> Duomo di Milano</p> <p> Attributi<br /> pastorale e mitra </p> <p> Patrono di Milano</p> <p> Assai scarne le notizie, storiche in nostro possesso su Giovanni, vescovo di Milano al tempo del sinodo Lateranense di Roma nel 649, al quale partecipò, sottoscrivendo la condanna degli errori dei monoteliti: questa l'unica nota biografica certa. Secondo una tradizione risalente al sec. XI, sulla cui attendibilità gli storici sono divisi, Giovanni sarebbe originario di Camogli, presso Genova; portato a Milano dai genitori, sarebbe diventato chierico e, successivamente, per la sua rinomata bontà sarebbe stato scelto quale arcivescovo della città, alla quale avrebbe lasciato tutti i suoi beni, fulgido esempio di dottrina e integra fede e prodigo nell'assistenza dei più poveri: da qui il soprannome "Buono"; dopo tante prove di virtù e molti miracoli, che egli avrebbe compiuto ancora in vita, sarebbe morto nel 669, e le sue spoglie sarebbero state deposte nella chiesa di S. Michele. Secondo altre fonti, più tardive, al vescovo Giovanni si attribuisce anche il merito di aver riportato da Genova a Milano la residenza dei vescovi milanesi, che dopo le invasioni dei Longobardi avevano trovato rifugio nella città ligure, e di aver estirpato l'eresia ariana da Bergamo. Attualmente le sue reliquie si trovano nell'altare a lui dedicato nel Duomo di Milano, ove vennero portate da san Carlo Borromeo nel 1582.</p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO. A Milano, memoria di san Giovanni Bono, vescovo, che riportò nella sua città la sede episcopale, precedentemente trasferita a Genova a causa dei Longobardi; per la sua fede e i suoi buoni costumi gradito a Dio e agli uomini.

nome<br /> San Silvestro di Troina</p> <p> titolo<br /> Monaco basiliano, presbitero e abate</p> <p> nascita<br /> Troina, Sicilia</p> <p> morte<br /> 2 gennaio 1164 Troina, Sicilia</p> <p> ricorrenza<br /> 2 gennaio</p> <p> Santuario principale<br /> Chiesa di San Silvestro monaco basiliano di Troina</p> <p> Ricorrenza<br /> 2 gennaio giorno della morte del santo, dal primo sabato di giugno al primo lunedì di giugno, per il ritrovamento del corpo e nel mese di settembre dal 9 alla seconda domenica successiva</p> <p> Attributi<br /> Crocifisso, Vangelo, abito monacale basiliano</p> <p> Patrono di<br /> Troina, pellegrini e viandanti, forestieri, abati, monaci, parroci, sovrani, gastroenterologi, volontari, operatori sanitari, bambini e bambini malati, ammalati, disabili, ciechi, muti e sordomuti, senzatetto e mendicanti, emarginati, poveri, sofferenti, animali, contro malattie gastrointestinali e malattie in generale, la peste e pandemie in generale e le ustioni. </p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO. A Troina in Sicilia, san Silvestro, abate, che seguì la disciplina dei santi Padri d’Oriente.

nome<br /> Beata Maria Anna Sureau Blondin</p> <p> titolo<br /> Fondatrice</p> <p> nome di battesimo<br /> Marie-Anne Sureau Blondin</p> <p> nascita<br /> 18 aprile 1809<br /> Terrebonne, Quebec, Canada</p> <p> morte<br /> 2 gennaio 1890 Lachine, Canada</p> <p> ricorrenza<br /> 2 gennaio</p> <p> Beatificazione<br /> 29 aprile 2001 da papa Giovanni Paolo II</p> <p> Al secolo Maria Ester Sureau-Biondin, nacque a Terrebonne (Quebec, Canada), in una famiglia di contadini. Esther e la sua famiglia furono vittime dell'analfabetismo che regnava negli ambienti franco-canadesi nel XIX secolo. A 22 anni lavorava come serva nel convento delle Suore della Congregazione di Nostra Signora, arrivate da poco nel loro Paese e dove imparò a leggere e scrivere. Ben presto entrò in noviziato, ma dovette abbandonarlo a causa della sua salute precaria.</p> <p> Nel 1833, fu nominata insegnante presso la scuola nel villaggio di Vaudreuil e scoprì che una delle cause dell'analfabetismo era una regola della Chiesa che impediva alle donne di insegnare ai bambini e agli uomini di insegnare alle donne. Ester nel 1848 propose al suo vescovo l'idea di fondare una congregazione religiosa per l'educazione della gioventù rurale in un ambiente misto. Fu una grande innovazione, che lo Stato concordò, con la quale il vescovo diede il suo supplizio per evitare un male maggiore.<br /> Nel 1850 fondò a Vaudreuil la Congregazione delle Suore di Sant'Anna, prese il nome di Maria Anna e ne diventò la prima superiora. Ebbe conflitti con il cappellano loro assegnato, che interferì in modo tale nella vita interna della comunità, che suor Maria Anna fu costretta a dimettersi dalla sua posizione e a non accettarla mai più, nonostante la regola richiedesse la rielezione. Maria Anna vi vide la mano della Provvidenza e obbedì. Fu nominata direttrice del convento della città di Santa Genoveffa, ma il dispotismo del cappellano, padre Luigi-Adolfo Maréchal, nel 1858 la denunciò calunniosamente di cattiva amministrazione e ottenne l'ordinanza episcopale che non occupò mai che nei Capitoli del 1872 e del 1878 quando aveva rieletto la sua superiora.</p> <p> Era destinata ai lavori più oscuri: lavanderia e stiratura e qui, nel silenzio della stireria e della lavanderia, formò molti novizi alla vita dell'obbedienza, dell'umiltà e della carità eroica. Un giorno una novizia le chiese perché, essendo la fondatrice, si trovasse in quella situazione e lei rispose: "Più un albero mette radici, più è profondo nella terra, più è in grado di crescere e dare frutti". A causa di questo cattivo cappellano, le fu tolto anche il titolo di fondatrice "e il trattamento di "Madre". Morì nella casa madre di Lachine "felice di andare incontro al buon Dio". È stata beatificata dal SS Giovanni Paolo II il 29 aprile 2001.</p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO. Nella città di Lachine nel Québec in Canada, beata Maria Anna (Maria Stella) Soureau-Blondin, vergine: rimasta analfabeta fino all’età della giovinezza, fondò la Congregazione delle Suore di Sant’Anna per l’istruzione dei figli dei contadini, offrendo sempre nel suo servizio un eccellente modello di educatrice della gioventù.

nome<br /> Sant' Adalardo di Corbie</p> <p> titolo<br /> Abate</p> <p> nascita<br /> 753 Corbie, Piccardia, Francia</p> <p> morte<br /> 2 gennaio 827 Corbie, Piccardia, Francia</p> <p> Canonizzazione<br /> 1026</p> <p> Ricorrenza<br /> 2 gennaio</p> <p> Patrono di<br /> giardinieri, protettore contro le malattie febbrili e il tifo. </p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Corbie nel territorio di Amiens in Francia, sant’Adalardo, abate, che tutto dispose in modo che ognuno avesse a sufficienza, ovvero che nessuno avesse in eccesso e nulla andasse perduto, ma tutto fosse donato amorevolmente a lode di Dio.

nome<br /> Beato Marcolino Amanni da Forlì</p> <p> titolo<br /> Presbitero Domenicano</p> <p> nascita<br /> 1317 Forlì</p> <p> morte<br /> 2 gennaio 1397 Forlì</p> <p> Beatificazione<br /> 1750 da papa Benedetto XIV</p> <p> Ricorrenza<br /> 2 gennaio</p> <p> Nacque a Forlì nel 1317, intorno a dieci anni entrò nel convento domenicano della città natale, per non lasciarlo fino alla morte, avvenuta il 2 gennaio 1397. Non ebbe quelle spiccate qualità tipiche di un domenicano; non fu studioso, né oratore, né apostolo e la sua caratteristica principale era l'umiltà e la grande premura per la salute dei pargoli. La sua vita fu un susseguirsi di estasi, guarigioni e predizioni del futuro che lui seppe sempre nascondere sotto il velo dell'umiltà. A sessant'anni dalla sua morte il corpo venne trovato intatto, mentre numerosi continuavano i miracoli. Nel 1750 Benedetto XIV ne approvò il culto.</p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO. A Forlì, beato Marcolino Amanni, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che visse tutta la vita in grande umiltà e semplicità, nel silenzio, nella solitudine, nel servizio dei poveri e nella cura dei fanciulli.

nome<br /> Beati Guglielmo Repin e Lorenzo Bâtard</p> <p> Titolo <br /> Sacerdoti e martiri </p> <p> ricorrenza<br /> 2 gennaio</p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO <br /> Ad Angers in Francia, ricordo dei beati Guglielmo Repin e Lorenzo Bâtard, presbiteri e martiri, i quali furono decapitati a causa della loro fedeltà alla Chiesa durante la Rivoluzione Francese. <br /> Sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 19 febbraio 1984.

nome<br /> San Mainchin</p> <p> titolo<br /> Vescovo di Limerick</p> <p> morte<br /> VI secolo Limerick, Irlanda</p> <p> MARTIROLOGIO ROMANO. A Limerick in Irlanda, san Mainchín, venerato come vescovo.

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1 commento

@eliminato

un anno fa

li ho già fatti scendere grazie

-1 punto