@Rosso_carminio
Repost di un mio "vecchio" post perché mi piace e perché è un pensiero che merita di essere condiviso
"Le scritte sui muri sono la voce del popolo, di tutti quelli che non contano niente, sono formiche in un mondo governato dai giganti, di chi è piccolo ma che ha una gran voglia di dire qualcosa, qualcosa di grande. Ne esistono di ogni tipo: c'è chi parla di amori finiti, chi esprime sentimenti mai rivelati, chi si ribella a coloro che detengono il potere, chi protesta e chi esprime il proprio disagio o chi teme il futuro e chi lo affronta; sono scritte nei più disparati modi: in penna o con la bomboletta, con grafie artistiche oppure rapide, possono essere poesie o citazioni, sulle saracinesche, sui cestini, sulle pareti, sui pali, sui cassonetti. Girare per città piene di scritte mi fa entrare nella testa di chi le vive, mi fa provare una compassione rara, mi manda in un'altra dimensione. Ad esempio le calli di Venezia ne sono piene, ed è bello vedere un popolo che viene zittito da tutti ma che trova il modo di parlare al mondo. Fanculo la pulizia, fanculo l'ordine, le scritte sui muri sono libertà, sono il popolo che parla, che vive la sua città."