@Robin_
Almeno è coerente. Piccola divagazione comportamentale ed evoluzionistica sotto
Precisazione, con “vestirsi così” intendo vestirsi così leggero. Nessuno ha il diritto di imporre agli altri come vestirsi, di che colore, taglia ecc., ma questo non vuol dire non poter commentare l’abbigliamento degli altri. Per me Chiara Ferragamo può andare in giro in canottiera e infradito pure il 3 gennaio, e chiunque avrebbe ragione a muovere una critica per il fatto che l’abbigliamento è inadeguato. Non è quindi sempre (e alcuni lo credono) una questione di voler far coprire parti “oscene”, anzi, si fa pure del bene a dare consigli se uno è vestito in modo inadatto al contesto climatico. Ma pure se si tratta di contesto sociale in determinati casi. Non so se sia un bene lasciare che a scuola una ragazza possa andare in minigonna o eccessivamente scollata. Il dubbio non mi viene per il fatto che quell’abbigliamento potrebbe “distrarre” compagni maschi e professori, la questione è fuori discussione. Ma piuttosto, potersi vestire come si vuole, sempre e ovunque, è corretto? L’abbigliamento, è innegabile, al giorno d’oggi ha un forte valore comunicativo. Descrive molto la persona senza che lei parli, e questo senza dover fare generalizzazioni o ragionare tramite stereotipi. Deve essere chiaro, il modo in cui una persona è vestita la rappresenta. E di conseguenza mi viene da chiedermi: perché una persona dovrebbe vestirsi in modo totalmente fuori contesto? Per esempio, una minigonna con spaccatura a scuola, che da vedere molto la parte alta della coscia, cosa vuole trasmettere? È il luogo giusto per trasmettere il messaggio che chi la indossa vuole dare? Se io andassi a scuola con il pigiama di cotone largo e le pantofole, sarebbe corretto? Nei confronti di qualsiasi persona/cosa intendo. Provate a guardare la questione togliendo di mezzo la sessualità. Non voglio sia un ragionamento sessista o che possa sembrare in un certo senso proibizionista. Ognuno fa quello che vuole, si veste come vuole, decide della sua vita, su questo ci metto la firma. Ma queste affermazioni valgono sempre in termini assoluti? Io non credo, così come non credo che in un futuro sarà un problema tanto grosso. Lo sto esagerando io di proposito, ma non si sa mai. In ultima, a me non fregherà mai nulla di nulla di come si veste i vestirà la gente. 1 perché è raro che mi interessi la gente e 2 se vi prendete la broncopolmonite o la diarrea (come Chiara qui nella foto) saranno problemi vostri, a me che stiate bene o male interessa proprio zero.
Alla fine la specie umana è un animale come tutti gli altri, è abbastanza inutile provare a negare che tutte le mode o modi di vestirsi siano guidati da impulsi di cui il 99% non si rende conto, e il più importante è quello sessuale. Vi sembra strano? Spero di no dai, seriamente pensate di essere veri padroni di voi stessi? Nessuno lo è, pure le decisioni che prendete sono sempre finalizzate a ciò che vuole il vostro cervello. E voi NON siete il vostro cervello. Ricordatevi quel “non”. Siete, e io compreso, solo macchine biologiche convinte che esista il libero arbitrio. Beh, mi dispiace deludervi, ma non è così. Non per l’esistenza di un dio, ma per il fatto stesso che esistete. Fossimo veramente padroni di noi stessi e delle nostre scelte ci saremmo estinti parecchio tempo fa. Alcune scelte non sono vere scelte, è così e basta. Ogni specie, semplificando molto, è una macchina sessuale finalizzata alla riproduzione. Questa è una regola cardine della vita. Non la rispetti e ti ribelli? Puoi farlo, ma ti estinguerai. Buona vita a tutti