@Robin_
Probabilmente sono diventato il cocco della bibliotecaria, o perlomeno lei mi considera così. È la classica bibliotecaria neoassunta, bionda, con gli occhiali, che parla a raffica >
che vuole continuamente aiutarti perché sennò pensa che lavorando da solo morirai. Prima è rimasta tre quarti d’ora a parlarmi di cose “interessanti” sulla biblioteca e del suo percorso di studi. Ma non mi è pesato, alla fine è simpatica, sensibile e premurosa. Però in fondo è triste, così ho capito, perché essendo quella nuova alcuni la trattano un po’ malino, lei ci rimane male ed è una di quelle persone che quando parla di cose che la toccano inizia a diventare rossa, ad avere caldo, a gesticolare. Sicuramente è una delle poche persone che negli ultimi mesi si mostra interessata a me (in senso normale), che si preoccupa e soprattutto che si ricorda quello che avevo detto magari qualche settimana prima. Al 90% in una conversazione parla lei, ma a me piace ascoltarla e se mi viene da dire qualcosa non si fa problemi a cedere la parola (tutti dovrebbero essere così, ma di solito, almeno con me, danno per scontato ascolti e basta). Tutto qui, mi dispiace solo che sto finendo il lavoro che devo fare lì e che poi non avrò motivi per andare nuovamente in quella biblioteca. Ma ogni tanto passerò anche per prendere libri a caso, giusto per farle un piacere.