@Sator_Arepo
Quello che ho provato in seguito alla visione del film 'Nuovo Olimpo' di Özpetek - No spoiler, nessun riferimento alla trama
Ho recentemente visto 'Nuovo Olimpo' di Özpetek su Netflix. Un bel film, ammetto che mi è piaciuto. Alla fine ti lascia l'amaro in bocca, e penso che non può essere diversamente. Eppure, io mi aspettavo diversamente: ho deciso di vedere il film con la consapevolezza che questa storia d'amore inappagato e irrealizzabile mi avrebbe ridotto a uno straccio, che mi avrebbe lacerato le viscere, che mi avrebbe straziato l'anima, che mi avrebbe lasciato un vertiginoso senso di vuoto per giorni e giorni, che mi avrebbe provocato una crisi esistenziale e morale...e invece ne è scaturita una sola lacrimuccia, così, tanto per, solo sul finale.
E io continuo a chiedermi per quale motivo non ho avuto la reazione che mi aspetto, ossia perché ho sofferto "così poco" (a questo punto incomincio a sospettare che io sia masochista, ma lasciamo perdere)
Credo che il motivo sia questo libro qui: questo sì che mi ha ridotto a uno straccio!<br /> Questo classico del genere del Bildungsroman - che tratta la crescita emotiva, sentimentale artistica di un ragazzo bisessuale - mi ha fatto patire per alcuni giorni un profondo senso di accoramento. Ho finito di leggerlo con la consapevolezza che una parte di me fosse morta. Insomma, 'Tonio Kröger' di Thomas Mann mi ha vaccinato contro i drammi d'amore, soprattutto quelli a tema LGBT; ho versato tutte le lacrime che erano a mia disposizione su queste pagine.