@Limonata

25/07/2023 alle 12:13

Non chiedetemi perché, ma sento la necessità di raccontare a qualcuno il mio forse fallimento più grande. Sembra una storia inventata ma fidatevi che non lo è.

Non chiedetemi perché, ma sento la necessità di raccontare a qualcuno il mio forse fallimento più grande. Sembra una storia inventata ma fidatevi che non lo è.

Premetto che mio fratello ha 15 anni ma sembra averne 20 o più, sia fisicamente che caratterialmente (ovviamente un po' si comporta da ragazzino perché lo è) e tra me e mia sorella questo ruolo l'ho avuto io perché tra noi 2 quella più vicino a lui ero e sono tutt'ora io.

Come ogni famiglia albanese che si rispetti tra tutti i miei cugini ce n'è uno delinquente. È andato nella cattiva strada dopo che si sono trasferiti in Italia perché le brutte compagnie le ha trovate qui. Sin da minorenne ha avuto vari problemi con la legge che puntualmente sono sempre stati risolti da mio padre.

Circa 5-6 anni fa fù un ricercato dalla polizia per un furto d'auto con dei suoi "amici", lo misero ai domiciliari perché a quanto pare lui non sapeva che l'auto era rubata (ci si crede tutti poco).

4 anni fa invece la sua stessa famiglia lo ha denunciato alla polizia perché gli trovarono della droga e in seguito si scoprì che spacciava ai 14enni. E anche qui non finì in prigione ma dovette fare lavori socialmente utili.

Dopo questa "premessa" su che tipo di persona sia mio cugino inizia un po' la vera storia.

Lui aveva un po' il pallino di avvicinare mio fratello a fare la sua vita e a farlo entrare nella sua compagnia, questo da quando mio fratello era piuttosto piccolo. Dato che mia madre sapeva che non era una persona affidabile a cui lasciare il figlio mi ha sempre incaricata di intromettermi nei discorsi per evitare che il cugino gli raccontasse storie in modo da attirarlo a fare questa vita.

Circa un anno fa o forse meno nostro cugino è tornato in Italia (in tutto questo lui è sempre stato un po' fuori Italia molto probabilmente perché ha altre delinquenze o comunque c'è gente brutta che lo cerca) e ha detto a mio fratello che aveva nel garage una bici usata che buona ha un valore di circa 4000€ che gli aveva dato un amico e dato che lui non se ne faceva niente la voleva dare a mio fratello.

In seguito si scoprì che la bici era rubata, si scoprì perché era di un amico di un compagno di classe di mio fratello, lui credendogli restituì indietro la bicicletta ma quando andarono a ritirare la denuncia di scomparsa della bici i carabinieri si insospettirono e si sono messi a fare indagini su mio fratello accusandolo di ricettazione mafiosa.

Il mio fallimento è che io ero presente quando gliel'ha data, se mi fossi insospettita un attimo e vietato che la prendesse non sarebbe mai successo niente. Se fosse finito in prigione mi sarei sentita responsabile per tutta la vita, perché alla fine sarebbe stato solo un errore mio perché avevo deciso di dargli fiducia.

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@eliminato

un anno fa

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