@Pali

23/07/2024 alle 22:17

1986: LVII Gran Premio d'Italia - Piquet domina, la Ferrari delude

1986: LVII Gran Premio d'Italia - Piquet domina, la Ferrari delude

- Data: 07/09/1986 ☀️

- Circuito: Monza

- Percorso: 5,8 chilometri

- Distanza: 51 giri, 295,8 chilometri

- Pole position: 🇮🇹 Teo Fabi (Benetton)

- Giro Veloce: 🇮🇹 Teo Fabi (Benetton) in 1'28"099

- Vincitore: 🇧🇷 Nelson Piquet (Williams)

- Vettura: 🇬🇧 Williams FW11

Il GP d’Italia del 1986 è stata la 13esima prova del campionato mondiale di F1. Quell’anno ai nastri di partenza il circus vedeva solo macchine dotate di turbocompressore e lo sport del motore italiano viveva una stagione negativa a causa delle difficoltà della Ferrari, mai realmente competitiva, ma soprattutto per la prematura scomparsa di Elio De Angelis, vittima di un incidente a Le Castellet mentre stava collaudando la sfortunata Brabham cosiddetta “sogliola”.

Nonostante il rosso sbiadito, quell’anno a Monza il pubblico affluisce numeroso sulle tribune già dal venerdì. E proprio il giorno delle prime prove ì, gli spettatori rimangono attoniti e col fiato sospeso: appena l cominciano a sfilare le macchine, subito si nota la mancanza della Ferrari numero 27, l’icona per eccellenza.

Le prove continuano ma di Alboreto nessuna traccia fino al termine della sessione.

Sulle tribune e nel paddock le voci si sprecano. C’è chi dice di averlo visto cadere da una moto, chi lo ha visto all’ospedale grave per un incidente addirittura alcuni giornalisti ipotizzano che l’italiano si sia licenziato dalla Ferrari per protestare contro la scarsezza del mezzo.

In mezzo a queste voci, comincia a delinearsi la realtà. Michele si è infortunato in casa fratturandosi la spalla. Il dolore non fa presagire nulla di buono. La squadra è in confusione, non far partecipare Michele significa giocarsi ogni possibilità di ben figurare. Enzo Ferrari decide di contattare il dottor Costa, famoso per riuscire a mettere in piedi i motociclisti dopo tremende cadute. il Dottore per prima cosa vuole verificare se Michele ha voglia di correre, constatato che Alboreto non vede di scendere in pista, riesce a sistemare la spalla del pilota milanese e metterlo in condizione di correre.

Scomparso il dolore, ecco tornare la voglia di indossare casco e tuta e buttarsi nell’agone. Al sabato Michele è in pista ma neppure lui può fare molto contro lo strapotere del turbo BMW che fa volare la Benetton di Fabi in pole e assicurare a Berger la seconda fila.

La “rossa” nutre poche speranze per la gara, nonostante un warm-up da protagonista. All’inizio del giro di ricognizione la Benetton in pole non si avvia e Prost con la McLaren ha un problema al semiasse e deve partire dai box. Di fatto manca tutta la prima fila, il plotone delle macchine attende il verde che sancisce l’inizio della corsa. Allo scattare Berger prende il comando davanti alle Williams e alla Ferrari di Alboreto.

Mentre la Benetton scappa, la Ferrari preme il duo inglese, anzi sembra mettergli concretamente il fiato sul collo. Dalle tribune il pubblico spinge Michele a un clamoroso sorpasso sulle odiate macchine inglesi. Quando la Ferrari nr. 27 si appresta ad attaccare Piquet, alla prima chicane scivola sull’ olio della Minardi incappando in un testacoda che lo blocca a bordo pista.

Con l’italiano costretto al ritiro, il pubblico italiano riversa le speranze su Berger, futuro ferrarista, ma un calo del motore BMW non gli permette di resistere al ritorno delle Williams.

Con Mansell in testa e Piquet secondo, la gara sembra volgere al termine quando alla Curva Grande il brasiliano approfitta di una sbavatura del compagno, lo affianca e lo passa andando a vincere. A salvare l’onore ferrarista è Stefan Johansson che, con una gara accorta, riesce ad agguantare un insperato terzo posto.

Il pubblico esce dall’autodromo soddisfatto ma con una domanda: il mistero di Monza è la mancanza di Alboreto al venerdì o la competitività Ferrari la domenica?

🇬🇧 Williams FW11 - Progettista: Patrick Head; Telaio: Monoscocca in materiali compositi; Motore: Honda RA 166E biturbo; Potenza: 800 CV (1000 CV in qualifica); Trasmissione: Hewland manuale a 6 marce+retromarcia; trazione: posteriore; Lunghezza: - mm; Larghezza: - mm; Passo: 2.794 mm; Peso: 540 kg; Gomme: Goodyear; Carburante: Mobil; Risultato: 01 h 17'42".889

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3 commenti

@TheDragon

6 mesi fa

Ti prego che figata i post così, non smettere mai!! 💪🏻

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