breve recensione del libro "Il canto dei cuori ribelli" Mi farebbe piacere se dedicaste qualche minuto alla lettura di ciò che ho scritto.

breve recensione del libro "Il canto dei cuori ribelli" 
Mi farebbe piacere se dedicaste qualche minuto alla lettura di ciò che ho scritto.

Ho acquistato questo fantastico libro qualche giorno fa, e ieri ne ho concluso la lettura. Il romanzo è stato pubblicato proprio quest'anno ed è stato scritto dall' autrice Thrity Umrigar.

Thrity Umrigar, nata a Bombay in India, nel 1961, è una pluripremiata autrice di bestseller, celebrata da icone come Salman Rushdie e Reese Witherspoon, e collabora con importanti testate come New York Times, Washington Post, Boston Globe. Ѐ inoltre docente di scrittura creativa e letteratura alla Case Western Reserve University.

Il romanzo racconta di una trentenne di nome Smita, che all'età di 14 anni insieme alla sua famiglia lascia la terra in cui fino a quel momento ha vissuto: l'india. Trasferendosi in America e diventando una giornalista.

Un suo incarico di lavoro la porterà a rimettere piede nella sua città natale che si era promessa di non rivedere mai più. Lì conoscerà la storia di un'altra donna, Meena, che a differenza sua non ha avuto la possibilità di scegliere se rimanere o meno. E questa impossibilità di libertà le costerà la vita.

Smita, oltre a fare i conti con la dura realtà che affligge le giornate delle donne indiane, dovrà fare i conti con il suo triste passato che ha sempre voluto rinnegare.

Tramite un uomo: Mohan, riuscirà a conoscere meglio se stessa e a vedere le cose con occhi diversi.

Ma Smita sarà in grado di accettare i nuovi punti di vista che prenderanno il possesso della sua mente?

Lo stile dell'autrice mi è molto piaciuto, i periodi sono arricchiti dall'utilizzo di figure retoriche come similitudini e metafore. Le sequenze più utilizzate sono quelle narrative. La lettura risulta essere davvero molto scorrevole, e finita una pagina non vedi l'ora di leggere la successiva.

La storia di questo racconto e i temi affrontati mi hanno davvero molto colpita.

Ci permette di conoscere la vita di una donna americana che ha la possibilità di decidere cosa fare della propria vita, e poi c'è la vita di un'altra donna, che però non ha potuto assaporare questo diritto. È infatti obbligata a conoscere le torture derivanti da una cultura profondamente maschilista, patriarcale, opprimente e tossica nei confronti delle donne, le quali sono viste come un oggetto da possedere e come una bestia da uccidere nel caso queste provino ad agire ascoltando il proprio cuore.

Il libro cerca di farci riflettere sull'importanza del giornalismo, il quale scopo è quello di raccontare e divulgare le storie di chi non ha la possibilità di fare sentire la propria voce agli altri, con la speranza che presto tutto ciò che non va possa cambiare. E su come l'empatia, il non restare impassibili e indifferenti di fronte a determinate situazioni possa rappresentare la chiave per aprire la porta di un mondo in cui tutti, finalmente, possono vivere liberamente la propria libertà.

"L'animale più pericoloso è un uomo ferito nell'orgoglio." così viene scritto in una delle pagine del racconto, questa frase ci fa capire che alla cattiveria umana non ci sono limiti. E se si parla di un essere umano cresciuto in una società ignorante e profondamente tradizionalista non c'è davvero via di scampo.

Acquistare e leggere questa storia incredibile, che purtroppo rappresenta in parte la storia di moltissime donne, vale davvero la pena. Voi avete avuto modo di leggerla? Cosa ne pensate? Fatemi sapere, non esitate a condividere la vostra opinione❤️

+5 punti

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