@DragonCat10
Come i videogiochi mi stanno aiutando contro la depressione
Premetto che leggevo molto, nell'ultimo anno però non mi dà più quello che mi dava: distrazione, un luogo di rifugio, mente libera.
Sono sempre stata una persona con determinati problemi di umore, a causa del bullismo, di alcune perdite, litigi pesanti a casa, che pensandoci ora mi rendo conto che richiedevano terapie apposite, notando che le ferite che ho ci sono ancora. I videogiochi mi hanno sempre un po' aiutata in questo; ogni volta che avevo bisogno di distrarmi, bastava che io giocassi a qualcosa e la mia mente pensava subito ad altro. Hanno sempre avuto questa strana capacità. Riesco ad immedesimarmi totalmente in chiunque io abbia davanti, mi concentro al massimo e ricevo anche delle piccole soddisfazioni. Il primo videogioco in assoluto che io abbia mai giocato, è stato Rise of the tomb raider. Da quel momento, sono una patita di Lara Croft e delle sue avventure, sono super mega informata ed è una saga che adoro. Lei è stata un po' la mia salvatrice: la trama, le meccaniche e la grafica sono riusciti a farmi stare bene con me stessa in qualsiasi situazione. Ricordo che, quando avevo ancora Leo (il mio gatto precedente), la mattina presto alle vacanze andavo in soggiorno, accendevo la Play e lui mi seguiva, mettendosi sulle mie gambe. Ogni tanto dava anche una zampata al controller stiracchiandosi. Con queste esperienze ho creato dei ricordi davvero immortali, me li porto dentro nel cuore perché erano momenti davvero speciali per me. Sarà strano (o quello che volete) ma questi piccoli momenti mi hanno davvero salvato la vita. Quando i miei discutevano stavo sempre male, e ogni volta che potevo accendevo la Play e giocavo. È l'unica cosa che mi distrae più dei tagli. Il secondo videogioco a cui ho mai giocato è stato Brawl stars, poi Roblox, ma nulla il mio preferito rimane sempre Tomb Raider. NIENTE mi distrae come l'opera d'arte della Square Enix, e in un certo senso è una cosa davvero positiva. È l'unica cosa che mi dice "Smettila di tagliarti" non facendo niente, l'unica cosa che mi libera dalle catene che mi tengono ancorata a tutta la merda della mia vita. Tra tombe, esplorazioni e combattimenti, io ho trovato il mio rifugio impossibile da profanare, e spero di mantenere questa cosa per molto tempo ancora.