@FromSovietRussiaWithLove
Sono sulla stessa spiaggia su cui ero tre anni fa. qui non è cambiato nulla
solo una recinzione in più. sono cambiato io, da fuori, la barba, i muscoli, forse qualche centimetro in più, ma dentro sono sempre lo stesso, forse più maturo. ho riguardato quel pezzo di muro a roccia viva e ho ripercorso quel momento di felicità. anche se l'ho fatto a testa bassa, non riuscivo a guardare quel muro e sopportare tutto quel dolore. ho ripercorso ogni istante, ogni istante di quei pochissimi minuti che tutt'oggi ricordo lucidamente. quasi è stata un'allucinazione, un'utopia da quanto è stato bello quel momento. ricordo bene che mentre me ne andavo via mi continuavo a chiedere se fosse vero ciò che era appena accaduto. ricordo ancora che a pranzo mangiai la carbonara, e quel momento sul terrazzo col binocolo per vedere la statale.
sono passati tre anni ormai, e sono conscio della incredibile opportunità che ho perso. un po' per colpa della distanza, un po' per colpa mia, del mio bisogno di determinate attenzioni, e della mia mancanza nel capire l'altro.
So solo che dopo tre anni mi ritrovo come ero quattro anni fa. totalmente solo, anche -e soprattutto- a livello di amici. e mi ricordo ancora tutta quella felicità nata dal nulla, in mesi in cui mi sentivo malissimo per quanto ero solo.
nel frattempo la mia adolescenza è volata e passata. nella maggior parte del tempo sto bene, anche da solo, lavoro per e su me stesso, studio, mi creo un futuro, ma di tanto in tanto la solitudine torna, si fa sentire. vorrei tanto avere qualcuno affianco, che mi capisca, che comprenda come sto. tutto qui. eppure mi ritrovo a non saper neppure da dove iniziare.
è vero che le persone arrivano per caso, ma in una situazione in cui non parlo a nessuno per giorni, non so come possano arrivare.
in questi momenti mi vengono solo in mente i ricordi e la felicità per aver provato, anche se per poco, bellissime sensazioni. anche se questo vuol dire sentirne tanto la mancanza.
io vorrei solo dare e ricevere affetto, e vorrei tanto che per stare bene con qualcuno basti semplicemente comprendere quanto l'altra persona ti voglia, invece mi sembra che avvicinarsi a qualcuno sia solo una questione di fortuna e di sensazioni istantanee dettate dal caso.
mi sento letteralmente come 4 anni fa. un'estate passata a girare in bici da solo, ad andare a correre da solo, a far tutto da solo. senza un amico con cui uscire, senza un amico con cui parlare. solo io, ed io.
vorrei poter avere una possibilità in più per essere felice, che quella persona arrivi dal nulla, così come mi capitó tre anni e mezzo fa. e questa volta non la sprecherò