@Pali
La D445 è la tuttofare delle ferrovie italiane, un simbolo della grande industria italiana, oggi purtroppo fortemente ridimensionata.
Domenica, andando a Milano, ho visto in stazione questa locomotiva accantonata in stazione a Monza. Mi sono un po' informata sulla sua storia. 150 esemplari prodotti, gran parte ancora in servizio sulle linee di tutta Italia.
I carelli venivano prodotti dalla Sofer, chiusa nel 2003, è stata la più grande produttrice di materiale rotabile del Mezzogiorno. Aveva uno stabilimento gigantesco a Pozzuoli... tra licenziati, tra cassintegrati e morti di amianto, quella grande realtà industriale è andata in pezzi negli anni seguenti.
Poi a costruire questa locomotiva c'era la Fiat Ferroviaria... la Fiat di Torino era l'industria italiana con la i maiuscola... costruiva di tutto: automobili, tram, autobus, filobus, trattori e anche treni. Cosa è rimasto di quella Fiat? Poco e niente... tra tagli, delocalizzazioni, scorpori vari, la Fiat oggi non c'è più. È un'azienda che ormai di italiano ha ben poco.
Infine c'era l'O.ME.CA - Officine Meccaniche Calabresi... un'altra grande realtà industriale del sud Italia, completamente scomparsa...
Pensate che queste locomotive furono costruite dal 1974 al 1988. La più recente ha 36 anni di servizio alle spalle, la più vecchia ben 50 anni.
Onestamente non so qual'è l'età media di un treno. So però che a Milano ci sono tantissimi tram storici con un'età ben più alta. L'iconica 1500 è soprannominata Ventotto, proprio perché risale al 1928, e ce ne sono ancora tantissimi in servizio... verranno soltanto sostituti nei prossimi anni dai modernissimi tramlink, dopo quasi 100 anni di attività. Quanta gente si siede su un tram in cento anni di storia?
Avete presente la targhetta sugli autobus e sui tram che invita a non disturbare il conducente? Pensate che una volta c'era scritto "vietato sputare per terra". Il tabacco non veniva fumato, ma masticato... il che portava a questa brutta pratica persino sui mezzi pubblici.
Non tutto però è andato perduto... Hitachi Rail ha raccolto il know-how di tutte le industrie ferroviarie italiane scomparse. Pur legata al gruppo giapponese Hitachi, la sezione ferroviaria è tutta italiana, ben radicata nel territorio italiano: ha stabilimenti a Napoli, Pistoia e Reggio Calabria. Al posto dei vecchi convogli composti c'è il nuovo Rock.
Mi piace molto il suo aspetto alla cyberpunk... linee molto dure, con tanti spigoli e forme che danno agli interni l'aspetto di un'astronave. Sulle rotaie vecchio e nuovo s'incrociano spesso.
I tempi cambiano... certamente abbiamo fatto mille passi avanti, però guardare un po' nel passato è sempre interessante. Mi è bastata questa locomotiva e una piccola ricerca per aprire un capitolo di storia del nostro paese, sconosciuto a molti.