@Vitupero

29/10/2024 alle 17:23

I santi di oggi 29 ottobre:

I santi di oggi 29 ottobre:

nome Beata Chiara Luce Badano- titolo Giovane focolarina- nome di battesimo Chiara Badano- nascita 29 ottobre 1971, Sassello- morte 7 ottobre 1990, Sassello- ricorrenza 29 ottobre- Beatificazione 25 settembre 2010 da papa Benedetto XVI- Santuario principale Basilica dell'Immacolata Concezione, Sassello- La beatificazione di Chiara Luce Badano, avvenuta il 25 settembre 2010, è stata accompagnata da una corrente di gioia ed entusiasmo giovanile. Chiara nasce a Sassello il 29 ottobre 1971. l genitori sono di origini modeste, Chiara è bella di aspetto e radiosa nello spirito. Le piace vestir bene, ama lo sport, stringe amicizie, entra a far parte del movimento dei Focolari. Nel 1985, per poter frequentare il liceo classico, si trasferisce con la famiglia a Savona. Qui succede l'imprevedibile: durante una partita a tennis, avverte un forte, persistente dolore alla spalla. Gli accertamenti danno un responso impietoso: sarcoma osseo, senza grandi possibilità di guarigione. Cominciano le visite e i ricoveri in ospedale, ma nulla sembra poter togliere il sorriso dal volto di Chiara. La sua cameretta diventa una piccola chiesa, luogo di incontro e di preghiera.

Dice Chiara: «l'importante è fare la volontà di Dio». E la sua omonima, la fondatrice dei Focolari, le attribuisce un secondo nome: Luce, perché dai suoi grandi occhi promana una luce di gioia. Si avvicina ormai il momento del distacco e la giovane ne è più che mai cosciente. È il suo incontro con lo sposo Gesù e Lei vuole presentarsi bella ed elegante. Si sceglie l'abito bianco, i canti per la cerimonia, raccomanda a tutti di non piangere. Alla mamma lascia le sue ultime parole: «Mamma sii felice, perché io lo sono già», È l'alba di domenica 7 ottobre 1990. Chiara è una giovane del nostro tempo. Per questo la Chiesa l'ha posta sul moggio della santità come segno di speranza soprattutto per i suoi coetanei. MARTIROLOGIO ROMANO. A Sassello (Italia), Beata Chiara Badano, laica, membro del movimento dei Focolari o Opera di Maria.

nome Sant'Ermelinda- titolo Vergine nel Brabante- nascita 510, Lovenjoel, Belgio- morte 590, Meldert- ricorrenza 29 ottobre- Ermelinda di Meldert nacque a Lovenjoel nel Belgio fu un'eremita Brabante. I suoi genitori erano ricchi spagnoli il quale desiderio era che lei si sposasse, ma rifiutò e, infine, gli permisero di seguire la sua vocazione al Signore. Si ritirò in una terra per una vita dedicata alla carità verso i poveri, che vivono in un eremo, probabilmente nei pressi di Beauvechain. Si dedicò alle pratiche religiose, frequentando la chiesa durante la notte e a piedi nudi. Dovette resistere a due fratelli, signori del luogo che tentarono di sedurla; essi si accordarono di prelevarla durante le preghiere notturne, ma avvertita da un angelo Ermelinda riuscì a fuggire e tornare a Meldert. Poi costruì una cappella in Meldert dove trascorse il resto della sua vita pregando e mortificando se stessa. Nella parrocchia di Meldert, dedicata a S. Ermelinda, c'è un santuario con le spoglie della santa. Ogni martedì di Pentecoste a Meldert si tiene una processione in onore di San Ermelinda. Egli è anche venerata a Moergestel , nel Nord Brabant (Olanda), dove è stato costruito un parco dedicato alla santo nel 2008.

nome Sant'Onorato di Vercelli- titolo Vescovo- nascita IV Secolo, Vercelli- morte 29 ottobre 415, Vercelli- ricorrenza 29 ottobre- Santuario principale duomo di Vercelli- Alla morte del vescovo Limenio, avvenuta nel 396, la comunità vercellese fu agitata e sconvolta da gravi discordie, che impedirono la designazione del nuovo candidato, protraendo a lungo la vacanza della sede. Accresceva il turbamento l'azione disgregatrice di due monaci apostati milanesi arrivati a Vercelli a diffondere i loro errori circa la disciplina ascetica e la continenza, contestando la riforma voluta dal defunto vescovo in merito alla disciplina ascetica e al celibato dei sacerdoti, idee già presenti nella regola di vita del clero voluta dal grande Sant'Eusebio. Soffiando sul fuoco delle divisioni intestine, alimentarono con false dicerie il risentimento verso Sant'Ambrogio di Milano, presentandolo come responsabile delle agitazioni e della ritardata elezione del nuovo vescovo. Sant'Ambrogio intervenne dapprima con la lunga, severa e ammonitrice epistola Ad ecclesiam vercellensem, che fu l'ultimo suo scritto, sul declinare del 396, e poi di persona per porre decisamente termine alla contesa e alla vacanza. La scelta del candidato cadde sul virtuoso Onorato, membro del cenobio e da tutti stimato; e tale felice designazione pacificò gli animi, anche quelli di coloro che avevano indicato in Ambrogio il responsabile della lunga vacanza. Onorato nutrì per il grande vescovo di Milano sentimenti di filiale gratitudine e devozione, e quando questo cadde infermo, all'inizio della primavera del 397, accorse a Milano per assisterlo. Paolino, biografo di Ambrogio, afferma che Onorato giunto a Milano presso il suo grande protettore, gli amministrò il santo Viatico, dopo di che Ambrogio serenamente spirò. Dell'azione pastorale di Sant'Onorato è testimonianza un carme, inciso sulla lastra sepolcrale della sua tomba, posta nella cattedrale cittadina accanto a quelle di Eusebio e Limenio. Nel testo Onorato è descritto come degno discepolo del maestro Eusebio, del quale aveva condiviso le pene dell'esilio e del carcere e come predicatore della ortodossa dottrina cattolica contro gli influssi ariani ancora presenti e gli errori di Gioviniano. Oltre alla dottrina sicura, Onorato diede esempio di vita santa e di zelo pastorale. Il suo episcopato durò circa un ventennio e si concluse il 29 ottobre 415, giorno in cui ancora è ricordato nel calendario liturgico delle diocesi di Vercelli e di Milano. Le sue reliquie riposano sotto la mensa di un altare laterale della cattedrale di Vercelli. L'iconografia del santo, nelle tipiche sembianze di un anziano santo vescovo, ha un tratto specifico nel presentarlo mentre comunica Ambrogio morente. PRATICA. Oh Signore concedici la grazie di essere ubbidienti ai tuoi comandamenti come il nostro Santo Onorato PREGHIERA. Sant'Onorato prega per noi e per i nostri fratelli affinché il Signore possa indicarci il giusto cammino della nostra vita. MARTIROLOGIO ROMANO. A Vercelli, sant'Onorato, vescovo: discepolo di sant'Eusebio in monastero e suo compagno nel carcere, tenne per secondo dopo il suo maestro questa sede episcopale che istruì nella retta dottrina ed ebbe il privilegio di offrire il viatico a sant'Ambrogio in punto di morte.

nome Beato Rosario Angelo Livatino- titolo Magistrato Martire di mafia- ricorrenza 29 ottobre- Beatificazione 9 maggio 2021 da papa Francesco- Rosario Angelo Livatino nacque a Canicattì, in provincia di Agrigento, in Sicilia, il 3 ottobre 1952 e nel 1975 conseguì la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti; membro dell'Azione Cattolica sin da giovane, aiutava nei corsi prematrimoniali e partecipava agli incontri organizzati dalle associazioni cattoliche, abitudine conservata anche una volta divenuto Magistrato. Svolgendo la sua attività lavorativa ad Agrigento, mentre si recava a lavoro si fermava spesso presso la chiesa di San Giuseppe per porgere il suo saluto al Santissimo Sacramento. Entrato in Magistratura nel 1978 come Uditore giudiziario, fu Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Agrigento dal 1984 al 1988, risultando il Magistrato più produttivo. Continuando la sua partecipazione alla cristianità, a 35 anni ricevette il Sacramento della Cresima. Nel 1989 divenne Giudice nella sezione penale, in un momento storico in cui i clan emergenti della Stidda si contrapponevano a Cosa Nostra in una vera guerra tra mafiosi, nel territorio di Agrigento; uno dei capi di quest'ultima, Giuseppe Di Caro, abitava nello stesso palazzo del Giudice. Il 21 settembre 1990 Rosario Angelo Livatino venne assassinato in un agguato mentre si recava a lavoro ad Agrigento, con il colpo di grazia esploso in pieno volto dopo che pare ebbe chiesto agli assassini: «Picciotti [ragazzi], che cosa vi ho fatto?» ; definito Santocchio da Di Caro, fu ucciso perché, uomo di fede, risultava incorruttibile. Nella sua infinita bontà, il Giudice, sapendo i rischi del suo lavoro, non volle sposarsi né avere una scorta per non mettere in pericolo altre persone. Il 9 maggio 1993 Papa San Giovanni Paolo II, a colloquio con i poveri genitori dichiarò che lui e gli altri uccisi dalla mafia sono «martiri della giustizia e indirettamente della fede»; e dopo che Papa Francesco il 21 dicembre 2020 definisce la sua morte come martirio perché il movente ultimo è l'odio contro la fede, Rosario Angelo Livatino, detto anche il giudice ragazzino, è stato beatificato il 9 maggio 2021.

nome San Gaetano Errico- titolo Sacerdote- nome di battesimo Gaetano Errico- nascita 19 ottobre 1791, Secondigliano, Napoli- morte 29 ottobre 1860, Secondigliano, Napoli- ricorrenza 29 ottobre- Beatificazione Piazza San Pietro, 14 aprile 2002 da papa Giovanni Paolo II- Canonizzazione Piazza San Pietro, 12 ottobre 2008 da papa Benedetto XVI- Santuario principale Chiesa dell'Addolorata a Secondigliano- Nacque il 19 ottobre 1791 a Secondigliano, a nord di Napoli. A sedici anni chiese di essere ammesso al seminario arcivescovile di Napoli. Ordinato sacerdote il 23 settembre del 1815, gli venne subito assegnato il compito di maestro comunale, che esercitò per quasi vent'anni. Sviluppò la sua attività apostolica secondo quattro direzioni: annuncio della Parola, ministero della riconciliazione, assistenza materiale e spirituale ai malati, servizio della carità. Nel 1818, mentre pregava sul coro, gli apparve Sant'Alfonso per comunicargli che Dio lo voleva fondatore di una congregazione religiosa, dandogli come "segno" la costruzione in Secondigliano di una chiesa in onore della Vergine Addolorata. Il 9 dicembre del 1830 la chiesa fu benedetta. Mentre don Gaetano pregava sul medesimo coro, davanti al SS. Sacramento, il Signore gli manifestò che la nuova congregazione «doveva essere istituita in onore dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria». Da allora i Sacri Cuori divennero il centro dell'azione apostolica di Gaetano Errico. Dopo l'approvazione, Gaetano lavorò per lo sviluppo della congregazione fino alla morte, che giunse all'età di 69 anni, il 29 ottobre 1860. Fu beatificato il 14 aprile 2002 ed è stato canonizzato il 12 ottobre 2008 da Benedetto XVI.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. A Secondigliano vicino a Napoli, San Gaetano Errico, sacerdote, che promosse con impegno i ritiri spirituali e la contemplazione dell’Eucaristia come strumenti per avvicinare le anime a Cristo e a tal fine fondò i Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.

nome San Feliciano- titolo Martire- ricorrenza 29 ottobre- Nella chiesa palermitana di San Giorgio Genovese si venerano le reliquie di un martire cartaginese, che si pensa sia quello celebrato oggi; almeno la vacanza coincide. MARTIROLOGIO ROMANO. A Cartagine, nell’odierna Tunisia, san Feliciano, martire.

nome San Narciso di Gerusalemme- titolo Vescovo- nascita 99 circa, Gerusalemme- morte 216 circa Aelia Capitolina, Gerusalemme- ricorrenza 29 ottobre- Attributi Abito vescovile, bocciolo di cardo tra le mani- Narciso fu nominato vescovo di Gerusalemme, sebbene già molto anziano, intorno all'anno 190. Eusebio dedica un intero capitolo al racconto dei miracoli per i quali è ricordato, uno dei quali è la trasformazione di acqua in olio per le lampade della chiesa il Sabato Santo, quando i diaconi avevano dimenticato di procurarsene. Presiedette al sinodo di Palestina (195), riunito, su volontà di papa Vittore, per stabilire il metodo corretto di calcolare la data pasquale; malgrado la sua fama di santità fu malevolmente attaccato da persone che si opponevano al rigore con cui aveva imposto la disciplina ecclesiale (Eusebio non riporta di quale crimine lo si accusasse, definendolo soltanto «un'orrenda calunnia»); nonostante i giuramenti degli accusatori, l'imputazione non fu accolta ma Narciso approfittò ugualmente dell'incidente per ritirarsi a vita solitaria, esperienza da cui sembra si fosse sempre sentito attratto. Molti vescovi si succedettero al suo posto, dal momento che non si era riusciti a localizzare il luogo del suo ritiro e molti supponevano che fosse morto, ma quando alla fine ricomparve in pubblico, fu persuaso, contro la sua volontà, a riprendere in mano l'amministrazione della diocesi. Per aiutarlo nell'età ormai avanzata fu nominato un ausiliare, S. Alessandro (18 mar.), che fu trasferito dalla sua sede in Cappadocia a Gerusalemme: è questo il primo esempio, a noi noto, in cui un vescovo è spostato dalla propria diocesi ed è anche la prima traccia dell'esistenza di vescovi coadiutori. In una lettera scritta poco dopo il 212, Alessandro riferisce che Narciso era ancora vivo all'età di centosedici anni. Non si sa nulla della sua morte. MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Narciso, vescovo di Gerusalemme, esemplare per santità, pazienza e fede, che, in pieno accordo con il papa san Vittore sulla data della celebrazione della Pasqua cristiana, affermò che il mistero della Risurrezione del Signore non poteva che celebrarsi di domenica e alla veneranda età di centosedici anni passò felicemente al Signore.

nome Sant'Abramo- titolo Anacoreta- nascita XII secolo, Galich, Ucraina- morte Rostov, Russia- ricorrenza 29 ottobre- Abramo nacque da genitori non cristiani vicino a Galich nel sud ovest dell'Ucraina all'inizio del XII secolo. In gioventù soffriva di una malattia cronica che scomparve nel momento in cui, preso dalla disperazione, invocò l'aiuto del Dio cristiano. Fu battezzato e lasciò la propria casa per farsi monaco, poi ricevette una chiamata divina che gli ordinava di recarsi a Rostov (Russia) a diffondere il Vangelo ai numerosi pagani; operò in quei territori con grande zelo per lunghi anni ed edificò anche due chiese per il servizio ai convertiti: una dedicata a S. Giovanni Evangelista, che gli era apparso in visione, e l'altra al mistero dell'Epifania, costruita nel luogo in cui prima era collocato un famoso idolo pagano. Vicino a questa seconda chiesa Abramo fondò un monastero e ne fu il primo abate, pur continuando la predicazione e l'impegno missionario nel territorio. Non si conosce la data certa della sua morte; era però oggetto di venerazione popolare prima della fine del XII secolo. Le sue reliquie sono venerate nella chiesa dell'Epifania a Rostov. B.T.A. lo definiva «una figura molto incerta», perché a volte lo si trova collocato in epoche molto precedenti, nel x o xi secolo, e chiamato "l'apostolo di Rostov", tuttavia la storia della sua vita e della sua opera missionaria sono sufficientemente chiare e prive degli abbellimenti tipici dei racconti contraffatti; possiamo almeno ammirare il suo zelante impegno per la diffusione del Vangelo con fondata sicurezza. MARTIROLOGIO ROMANO. A Edessa nell’antica Siria, sant’Abramo, anacoreta, la cui vita fu descritta dal diacono sant’Efrem.

nome San Colman di Kilmacduagh- titolo Vescovo- nascita VI secolo, Cork, Irlanda- morte 632, Kilmacduagh, Irlanda- ricorrenza 29 ottobre- Nato a Cork nel Kiltartan (Irlanda) intorno alla metà del VI secolo, visse per un certo periodo come eremita sull'isola di Aran; in cerca di maggiore solitudine si trasferì successivamente a Bourren, tra le montagne della contea di Giare, e si racconta che cercasse di nascondersi per fuggire la nomina a vescovo, avvenuta contro il suo volere. Aveva un solo discepolo e vissero per molti anni nutrendosi solo di verdure e acqua. Fondò poi un monastero in una zona che successivamente fu chiamata, in sua memoria, Kilmachduagh (ossia, la cella o la cappella del figlio di Dui), e ne divenne il primo vescovo (nella Chiesa celtica primitiva i vescovi erano legati ai monasteri, non alle diocesi); la terra per il monastero provenne in dono da un suo parente, il re Guaire del Connacht. Si riteneva che Colman avesse un rapporto speciale con gli animali selvatici (capacità acquisita probabilmente nei lunghi anni trascorsi nella contea di Clare e caratteristica comune a molti monaci irlandesi) e secondo la leggenda un gallo lo svegliava per l'Ufficio notturno, un topo si assicurava che non tornasse a dormire dopo averlo recitato e una mosca gli teneva il segno durante la lettura. Morto intorno al 632, nel martirologio irlandese di Tallaght è uno dei dodici santi di nome Colman venerati nel mese di ottobre. Parte del suo pastorale è conservato attualmente nel museo nazionale d'Irlanda a Dublino. MARTIROLOGIO ROMANO. A Galway in Irlanda, san Colmano, vescovo.

nome San Teuderio- titolo Abate- nascita 500 circa, Arcisse, Francia- morte 575 circa, Arcisse, Francia- ricorrenza 29 ottobre- Nato ad Arcisse vicino a Vienne, nel sud est della Francia, è anche chiamato col nome di Chef e così compare nella versione moderna del nome della sua città natia, Saint-Chef-d'Arcisse. Diventato monaco al monastero di Lérins, sull'isola omonima della Costa Azzurra, fu ordinato sacerdote da S. Cesario (27 ago.) ad Arles. Fece poi ritorno alla sua terra natia, dove costruì un eremo dedicato a S. Eusebio da Vercelli (2 ago.); in seguito edificò una basilica in onore di S. Sinforiano (22 ago.) nei pressi di Vienne e l'affidò a un gruppo di monaci. Quando fu raggiunto dal fratello e altri discepoli, costruì per loro un nuovo monastero dedicato questa volta a S. Pietro. Stabilitosi infine nei pressi di Arcisse, sua città natale, edificò una chiesa dedicata alla Vergine Maria Madre di Dio con annesso un piccolo monastero, che fu sua dimora per un certo periodo. Non molto tempo dopo fu chiamato a Vienne e nominato penitenziere; condusse una vita austera in una cella attigua alla chiesa di S. Lorenzo, ricevendo molte persone alla sua grata per dare consigli e confessare. Il sacerdote, o il monaco, che ricopriva questo incarico era considerato un sostituto della popolazione locale davanti a Dio, capace con le sue preghiere e i suoi digiuni di ottenere il perdono di Dio per i loro peccati e di coprire ogni lacuna nelle loro penitenze; dal momento della morte, avvenuta intorno al 575, molti miracoli furono attribuiti a Teuderio. Fu sepolto nella chiesa della Vergine Maria da lui fondata. MARTIROLOGIO ROMANO. Nel territorio di Vienne in Francia, san Teodario, abate, che, discepolo di san Cesario di Arles, fondò delle celle per i monaci e fu costituito dal vescovo intercessore presso Dio e sacerdote penitenziere per tutto il popolo della città.

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3 commenti
OP

@Vitupero

2 mesi fa

Ciao @Raining questo è un post in sospeso '-' nel limbo

+1 punto