@Pali

Quante volte è successo nella storia dell'uomo che un re perdesse il suo trono democraticamente, col voto del popolo?

Non bisogna mai dimenticare quel 2 giugno 1946. Quel giorno, per la prima volta, votarono donne e uomini, insieme. Quel giorno nacque una Repubblica che nella sua Costituzione anticipò nei suoi articoli la Dichiarazione universale dei diritti umani, fissando la dignità e la libertà dell'uomo tra gli elementi fondanti del Paese.

Di difetti ne abbiamo tanti, ma l'orgoglio di fronte alle avversità non ci è mai mancato, soprattutto per quanto riguarda noi donne. Ci siamo rialzati dall'orrore della Seconda Guerra Mondiale, ricostruendo un paese distrutto dalle bombe e spaccato in due da fame e miseria. Ci siamo rialzati quando le bombe erano in casa nostra, negli anni di piombo e nel periodo stragista di Cosa Nostra. Ci siamo rialzati dopo una crisi economica mostruosa, la tempesta Lehman Brothers, che ha spazzato via migliaia e migliaia di posti di lavoro nel mondo. Ci siamo rialzati dopo una pandemia che ci ha strappato via conoscenti, amici e parenti.

La festa della Repubblica è la festa di tutti noi, di chi oggi sta studiando per conquistarsi un posto nel futuro, di chi oggi ha paura per quel futuro perché lo vede incerto, di chi vuole dare voce a chi voce non ne ha (come nei paesi martoriati dalle guerre), ma soprattutto di chi, nonostante le mille avversità, si rialza sempre. Viva l'Italia e viva gli italiani!