@Laragazzavintage

Nella foto, 2 scatolette in alluminio, una delle quali (quella con la croce centrale) devo risistemare perché un po' ammaccata. Entrambe contengono delle siringhe in vetro borosilicato, ideate nei primi anni del '900 (prima utilizzate in metallo con un sistema di iniezione "a vite") e utilizzate fino alla fine degli anni '70. Il problema principale era il fatto che non fossero monouso, ma dovevano bollirle per sterilizzarle, così il monouso prese il sopravvento. Ora abbiamo problemi nello smaltimento, ma questa ahimè è un'altra storia...

Nel kit, usato veramente ovunque (in ogni casa, ospedale, farmacia, ecc...), troviamo una siringa di volumi variabili, da 2, 3, 5, 10 e 20 ml; generalmente 2 aghi, con stesso attacco, quindi universali; e alcuni fili in alluminio per la pulizia dell'ago. Il problema non era solo la sterilizzazione, ma anche l'affilatura dell'ago che, una volta usato si modifica. L'affilatura veniva fatta strofinando l'ago su carta abrasiva. All'occorrenza usavano il retro di lastre di marmo, usate spesso per tavoli, davanzali, spianatoie, ecc... oppure qualsiasi superficie in grado di abradere. Più il lavoro era preciso, minore era il dolore al momento dell'iniezione.<br /> Nella base della siringa, la parte con la scala graduata, c'è un anello in metallo. Quest'ultimo serve per non far scivolare lo stantuffo quando completamente inserito perché su di esso è presente un gradino alla fine della parte satinata.