@Robin_

Alla fine quello che mi dispiace è semplicemente il fatto che, alla base di controversie del genere, ci sia sempre l’incapacità di chi frequenta i social di fare un ragionamento autonomo e un minimo (ma proprio poco!) profondo. Non voglio perdere le speranze, mi auguro ad essere così estrema sia solo una minoranza di persone, però è veramente squallido sapere che tutto possa essere “frainteso” (ma in realtà credo ci sia proprio l’intenzione di gettare m*rda sugli altri) e criticato su basi ideologiche stupide. I social letteralmente scoppiano di gente rabbiosa e pronta ad azzannare chi, in buonissima fede, magari fa affermazioni leggermente imprecise o potenzialmente fraintendibili. Cristo, lo capite che TUTTO può essere frainteso? Prima di insultare, segnalare, minacciare con commenti provate a pensare per due secondo cosa poteva voler dire il soggetto, senza pensare sempre male? Calmatevi un po’. Alla base di tutto c’è sempre la logica del voler apparire. Pur di ottenere 5 minuti di celebrità, qualche like in più su Instagram o tiktok, vi inventate situazioni, minacce e discriminazioni inesistenti. E così facendo andate a nascondere le vere discriminazioni, le vere ingiustizie, fate ombra e magari pure peggio a chi veramente si impegna e combatte seguendo dei valori. Voi no, vi basta frignare usando termini inglesi a caso che manco sapete cosa significano di preciso, pur di farvi vedere aggiornati e schierati. Create guerre dal nulla, è inquietante. La migliore arma, mettetevelo in testa, per affermare la propria visione e i propri ideali, non è la parolaccia più cattiva o il post più incazzoso… ma sono le vostre capacità argomentative, l’uso della ragione, il mantenere la calma e la distruzione delle tesi dell’altro andando a sfilare uno alla volta i mattoni alla base della sua posizione. Solo così sarete la questione verrà risolta, altrimenti sarà un’eterna lotta, logorante per entrambi.

Non mi va di rileggere quindi usate la fantasia se alcune frasi non hanno senso o ci sono errori.