@eliminato

Tra nemmeno un anno sarò maggiorenne, sarò ancora un ragazzino, ma legalmente parlando sarò un adulto. Mi sento come se avessi buttando l'infanzia e stessi facendo la stessa cosa con l'adolescenza. Non ho mai avuto e tuttora non ho amici, o meglio, ne ho avuti, ma mai gente che mi capisse davvero, ho sempre finto con tutti di essere una persona timida ed inquadrata, ma sono molto diverso da questo. Per tutta la vita, sin dall'elementari ho vissuto tutto con un'estrema serietà e dedizione, pensando "Chissene del divertimento, lo farò dopo se vorrò, ora devo fare l'adulto" perché sentivo che era quello che tutti si aspettavano da me e così ho fatto, per tutta la vita... Ma un giorno, più precisamente al compimento dei miei 17 anni, ho realizzato quanto tutto questo fosse sbagliato, dovevo fare il bambino, dovevo fare il ragazzino stupido e immaturo, dovevo fare cazzate, cercare di farmi degli amici, fregarmene dei pregiudizi, fare esperienze e invece ho buttato tutto nel cesso e me ne sono reso conto solo 10 anni dopo, 10 anni farsa e di velata sofferenza, che però era velata anche a me. Non mi sono mai accorto delle mie sofferenze, tendo ad immagazzinare tutto, finché alla fine non c'è più spazio, ecco il motivo del mio attacco di panico, ho solo cambiato metodologia di sfogo. Mi sento come se tutto fosse finito, come se non avessi più speranze... So che ho una vita davanti, ma ogni giorno leggo e sento le persone proporre cose interessanti, che vorrei fare. Poi dicono per i ragazzi dagli 8 ai 16 anni e mi rendo conto che mi sarei dovuto impegnare di più, di pensare meno agli altri e più a me stesso. Ma non ce la faccio, ho cambiato così tanto me stesso che non so più chi sia il mio vero me, prima ero dolce, carino, sensibile, volevo solo un amico e alla fine ho finito per rovinarmi e a sprecare gli anni migliori della mia vita attaccato a cose inutili che non mi hanno dato niente. Mi sento inutile e senza speranze di vivere a pieno la mia vita.