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1973: XLIV Gran Premio d'Italia - La rivincita di Peterson
- Data: 09/09/1973 ☀️
- Circuito: Monza
- Percorso: 5,775 chilometri
- Distanza: 55 giri, 317,625 chilometri
- Pole position: 🇸🇪 Ronnie Peterson (Lotus)
- Giro Veloce: 🇬🇧 Jackie Stewart (Tyrell) in 1'35"30
- Vincitore: Ronnie Peterson (Lotus)
- Vettura: 🇬🇧 Lotus 72D
Due settimane dopo il GP d’Austria, vinto dalla Lotus di Peterson, il GP d’Italia 1973 vide incrinarsi definitivamente il rapporto tra Fittipaldi e Colin Chapman: con Emmo che accusò apertamente l’ingegnere britannico di favorire Peterson. Il brasiliano, ancora in lotta per il titolo doveva assolutamente vincere a Monza, per colmare il suo gap di 24 punti dallo scozzese, con sole 3 gare da disputare.
Jackie Stewart, che comunque nelle ultime gare si mise in saccoccia un bel gruzzolo di punti, vedeva la nella Lotus l’auto da battere anche se rimaneva estremamente fragile. In griglia, ritornò Jacky Ickx, con contratto temporaneo, al fianco di Arturo Merzario alla Ferrari, mentre rientrò dall’infortunio Niki Lauda dopo essersi rotto il polso al Nurburgring.
Durante le prove fu la Lotus di Ronnie Peterson a conquistare la pole position circondato dalle due McLaren di Peter Revson e Denny Hulme che si piazzò dietro allo svedese, mentre Emerson Fittipaldi bloccò il suo crono conquistando il quarto posto. Si condivisero, invece la terza fila, Carlos Pace con la Surtees e Jackie Stewart, mentre si accodarono Arturo Merzario e Mike Hailwood con la seconda vettura di “Big John”. Chiusero la top 10 le due Brabham di Rolf Stommelen e Carlos Reutemann. Deludenti qualifiche per la Tyrrell di Francois Cévert, solo 11°, mentre per Jacky Ickx arrivò solo una 14° piazzola.
Tra questi si fece notare la mancanza di James Hunt, Jean-Pierre Jarier e Chris Amon, ritirati o finiti in fondo allo schieramento.
Allo start Peterson rimase al comando, inseguito da Fittipaldi che al via bruciò le due McLaren, mentre si accodarono Hulme, Stewart e Revson. Al secondo giro arrivò il ritiro della Ferrari di Merzario, dopo aver rotto una sospensione toccando un cordolo. Nel corso della gara sia Hulme che Stewart furono costretti ad una sosta forzata ai box: il neozelandese per un controllo dopo aver preso violentemente un cordolo, mentre lo scozzese a seguito di una foratura. Così si instaurò al terzo posto Revson, mentre davanti, i primi due facevano comodamente l’andatura. La classifica rimase immutata fino al termine della gara, a parte la grande rimonta di Stewart, che grazie alla sua meravigliosa guida arrivò fino al quarto posto, tanto bastava per aggiudicarsi il Titolo Mondiale con due gare d’anticipo. Con la vittoria di Peterson e il secondo posto di Fittipaldi, arrivò una bella doppietta che mancava da circa cinque anni.
🇬🇧 Lotus 72D - Progettista: Colin Chapman; Telaio: monoscocca in alluminio; Motore: Ford Cosworth DFV, V8, 90°, posteriore, longitudinale; Potenza: 440 CV a 10.000 giri/min; Trasmissione: Cambio manuale a 5 rapporti, trazione: posteriore; Lunghezza: 4.191 mm; Larghezza: 1.880 mm; Passo: 2.540 mm; Peso: 540 kg; Gomme: Texaco; Carburante: Goodyear; Risultato: 01 h 29'58".4