@Vitupero

27/08/2023 alle 00:06

Momento racconto

Momento racconto

Questa maschera si chiama in sardo s'ainu orriadore (tradotto sarebbe l'asino che raglia) figura della tradizione sarda che dovrebbe rappresentare il diavolo che veniva a prendere le anime. (Io sapevo invece la versione che gli uomini si vestivano così per allontanare gli spiriti maligni dalle case e dall'abitato facendoli spaventare) ebbene vi racconto un episodio.

Anni e anni fa, quando ero molto piccolo, una sera andammo con i miei genitori in un lungomare perché c'era una manifestazione folkloristica con maschere, costumi, balli, canti ecc. Io ero in passeggino e da che mi ricordi era la prima volta che vedevo i classici mamuthones. Questi praticamente quando sfilano e si esibiscono portano dietro catene, bastoni, utensili appuntiti strani e gridano, emettono lamenti e capita spesse volte che per allietare di più si attacchino tra di loro oppure tormentano le persone presenti con strattonamenti, spinte, grida ecc. Comunque, quella volta uno di loro mi si palesò davanti gridandomi addosso (io ero nel passeggino) e mi stava per scendere una gutta corale (infarto). Piansi tantissimo e avevo sempre paura, tutt'ora me la porto dietro. Gli anni successivi hanno sempre fatto la stessa manifestazione e io non volevo più andarci, per quanto mi piacessero i balli sardi ecc, però sapevo che avrei dovuto incontrare anche loro. Comunque un anno tutto deciso andammo con mia mamma e siccome c'era un lungo tratto da percorrere per arrivare al lungomare essendo una borgata marina, prima di arrivare sentii le loro grida da lontano e ne scorsi qualcuno che girovagava per le strade tra le case. Iniziai a piangere e a tremare tantissimo e volli ritornare a casa immediatamente, controllando in ogni vietta che non c'è n'è fosse qualcuno.. Un altro anno stessa storia, andammo con mia mamma e una zia e ci sedemmo sul muretto che divideva la spiaggia con la strada, dall'altra parte c'era il palco dove suonavano i balli sardi. C'era tanta gente ed eravamo ben stretti su questo muretto. Ebbene quando giunse il momento della loro sfilata, siccome arrivavano da lontano, io solo a sentire le grida iniziai a tremare e a provare una paura devastante, finché vidi che qualcuno lasciava il gruppo e si sparsero correndo in giro con le loro scenografie e facendo "scherzi" ai presenti. Ero seduto tra mia mamma e mia zia e c'erano altre cugine e parenti. Prima che arrivassero saltai sul muretto e corsi in spiaggia piangendo (avevo intenzione di entrare in acqua per non farmi prendere o avvicinare) quando vidi che più avanti alcuni inseguivano le persone sulla spiaggia. E niente anche quella volta tornammo a casa e io ovviamente ebbi gli incubi. E tutt'ora quando ci sono i mamuthones in generale, perché ne esistono di diversi in base ai paesi, non sono tranquillo e anzi, ogni volta me ne torno a casa di fretta abbastanza inquieto.

C'è poi una credenza qui in Sardegna che racconta che quando qualcuno prendeva uno spavento molto brutto, per farglielo passare bisognava che si buttasse per terra nel luogo dove aveva preso lo spavento e si sfregasse/rotolasse li con una donna particolare che recitava delle formule tipo preghiere. Non so se sia vero o meno ma dopo tanti anni dovrei provare per vedere se effettivamente mi potrebbe passare questa paura che ho da sempre. Grazie per l'attenzione 👻

+2 punti
16 commenti
OP

@Vitupero

un anno fa

@testadimuschio ecco a te, ora capisci

+1 punto
OP

@Vitupero

un anno fa

Il rituale per togliere lo spavento si chiama s'imbrusciadura

+1 punto

@leggotuttoenonpubblico

un anno fa

@op non sarebbe meglio chiamare uno psicologo invece di simulare l'epilessia mentre una ti trascina con una corda urlandoti in dialetto sardo? comunque provaci che secondo me forse riesce anche questo

+1 punto