@Vitupero

17/05/2024 alle 09:30

I santi di oggi 17 maggio:

I santi di oggi 17 maggio:

nome Beata Antonia Mesina- titolo Martire della purezza- nome di battesimo Antonia Mesina- nascita 21 giugno 1919, Orgosolo, Nuoro- morte 17 maggio 1935, Orgosolo, Nuoro- ricorrenza 17 maggio- Beatificazione 4 ottobre 1987 da papa Giovanni Paolo II- Antonia proveniva da una famiglia di undici figli. Un giorno, all'età di sedici anni (periodo in cui era iscritta alle "ben iamine" dell'Azione cattolica), stava raccogliendo legna nel bosco per il fabbisogno famigliare con un'amica di nome Annetta, quando un giovane l'assalì alle spalle. Antonia resistette molte volte alle sue profferte con un rifiuto deliberato e completo, e mentre Annetta correva a cercare aiuto, il giovane, di nome Giovanni Ignazio Catgiu, tentò ripetutamente di farle violenza e infine la uccise a colpi di pietra. Catgiu fu condannato a morte e la sentenza fu eseguita nel 1937; nel frattempo si era pentito e ricevette la comunione prima dell'esecuzione. La famiglia di Antonia pregò per il giovane e non mostrò alcun odio o desiderio di vendetta. La vita virtuosa di Antonia e il suo impegno in parrocchia a sostegno dell'ideale della castità fu attestato da numerosi testimoni. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 1987, esattamente cinquant'anni dopo la sua morte. MARTIROLOGIO ROMANO. Nella cittadina di Orgosolo in Sardegna, beata Antonia Mesina, vergine e martire, che, impegnata nella vita della Chiesa, all’età di sedici anni difese fino alla morte la propria castità.

nome Santa Restituta d'Africa- titolo Martire- ricorrenza 17 maggio- Santuario principale Basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno- Attributi palma, giglio, grappolo d'uva e barca- Patrona di Diocesi di Ischia, Isola d'Ischia, Lacco Ameno e Oricola- Sulla nascita di Santa Restituta Martire non si hanno molte notizie, come spesso accade; di lei si dice che fu originaria di Biserta, città nell’odierna Tunisia, o forse di Cartagine. Le sue vicende vengono descritte nella “Passio SS. Dativi, Saturnini et aliorum”, di Pio Franchi de’ Cavalieri (1869–1960), nel racconto di ciò che avvenne durante una delle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano a danno dei cristiani, nel 304. Convertita al cristianesimo Restituta venne sorpresa nella città di Abitina in casa di Ottavio Felice, riunita con un gruppo di cristiani per celebrare il rito eucaristico, detto “dominicum”. Arrestata, fu condotta in catene assieme ai compagni a Cartagine, per venire interrogata alla presenza del proconsole Anulino; secondo la leggenda ella rifiutò più volte di rinnegare la sua fede e adorare gli dei pagani, per questo subì un martirio atroce. Fu infatti condannata dapprima ad essere duramente flagellata, e poi a morte, la sentenza fu di essere arsa viva. Posta in una barca riempita di stoppa e pece, fu data alle fiamme, che però si propagarono sulla barca dei carnefici mentre quella della Martire fu sospinta verso l'isola di Ischia. Qui una donna del luogo, Lucina, vide apparire in sogno un angelo che la avvisava, e corse dunque verso la spiaggia urlando al miracolo: nella barca il corpo di Santa Restituta era intatto, e fu condotto e seppellito alle falde dell’attuale Monte Vico in Lacco Ameno, per essere poi traslato nell'845 a Napoli nella cappella di Santa Maria del Principio, cattedrale della città. Le sue reliquie riposano sotto l'altare decorato da un mosaico di Lello da Orvieto (1322) raffigurante al centro la Madonna seduta in trono con in grembo Cristo, ai lati San Gennaro e Santa Restituta e in alto lo Spirito Santo sotto forma di colomba, ma una loro parte si trova anche nella cattedrale di Pisa e a Cagliari.

nome Santa Giulia Salzano- titolo Fondatrice- nome di battesimo Giulia Salzano- nascita 13 ottobre 1846, Santa Maria Capua Vetere, Caserta- morte 17 maggio 1929, Casoria- ricorrenza 17 maggio- Beatificazione papa Giovanni Paolo II, 23 aprile 2003- Canonizzazione papa Benedetto XVI, 17 ottobre 2010- Nacque a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta, il 13 ottobre 1846. Conseguito il diploma magistrale, ebbe l'incarico di insegnare nella scuola comunale di Casoria: l'insegnamento fu coniugato con un notevole interesse per il catechismo e per l'educazione alla fede dei fanciulli, dei giovani e degli adulti e con la devozione alla Vergine Maria. Mossa dalla sua costante preoccupazione di far giungere attraverso l'insegnamento e la testimonianza la dottrina e la vita di Gesù, nel 1905 fondò la congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore. Morì il 17 maggio 1929, fu beatificata il 27 aprile 2003 e proclamata santa il 17 ottobre 2010 da Benedetto XVI. MARTIROLOGIO ROMANO. Casoria vicino a Napoli in Campania, beata Giulia Salzano, vergine, che fondò la Congregazione delle Suore Catechiste del Sacratissimo Cuore di Gesù per l’insegnamento della dottrina cristiana e la diffusione della devozione verso l’Eucaristia.

nome San Pasquale Baylon- titolo Religioso francescano- nascita 16 maggio 1540, Torrehermosa, Spagna- morte 17 maggio 1592, Valencia, Spagna- ricorrenza 17 maggio- Beatificazione 29 ottobre 1618 da papa Paolo V- Canonizzazione 16 ottobre 1690 da papa Alessandro VIII- Santuario principale Santuario di San Pasquale Baylón a Villarreal- Attributi Ostensorio (sorretto da un angelo o in forma di apparizione), saio francescano, gregge e bastone da pastore, in ginocchio ai piedi della Madonna del Pozzo- Patrono di Diocesi di Segorbe-Castellón de la Plana, Villarreal, Furore, Laviano, Stio, Terre Roveresche, Torrehermosa, Cappelle sul Tavo, co-patrono di Napoli- Mentre andava diffondendosi l'eresia di Giansenio che allontanava i popoli dall'Eucarestia, sorgevano pure grandi santi a difendere l'augusto Sacramento dell'Amore. E il 16 maggio 1540 nasceva a Torre Hermosa in Spagna il santo dell'Eucarestia: Pasquale Baylon, dichiarato da Leone XIII celeste patrono dei Congressi Eucaristici e della Società della SS. Eucarestia. Questo Santo manifestò fin da bambino in modo prodigioso quell'affetto a Gesù Eucaristico che più tardi lo fece un serafino d'amore. All'età di sette anni, incaricato dai genitori della custodia del gregge, si afflisse per non poter più visitare di frequente il suo Gesù. Un certo Garda Martino, ricco signore senza figli, attirato dalle sue virtù, gli propose di adottarlo per figlio e di lasciarlo erede dei suoi beni. Egli cortesemente ringraziò dicendogli che un giorno sarebbe entrato nell'ordine dei Francescani. Più tardi, rinunciando a quanto gli spettava e chiesto il consenso dei genitori, andò pellegrinando, con l'idea di entrare tra i Frati Minori di Montfort. Giunto al convento, ritenendosi indegno di tanto privilegio non fece richiesta alcuna, e rimase volontariamente probando per quattro anni. A ventiquattro anni, nel 1564, vestiva l'abito francescano nel convento di Loreto ritenendo il suo nome, e vi stette otto anni, lieto di poter prestare ai confratelli i più umili servigi con tutta semplicità. Soprattutto però in questo ritiro il suo cuore godette perché si trovava continuamente con l'oggetto amato : la SS. Eucarestia. Non era sacerdote, e perciò non poteva godere della gioia singolare di avere Gesù tra le mani, di darlo alle anime e di predicare ai fedeli le meraviglie dell'Eucarestia, ma non lasciava mai di pensare e di parlare di Gesù e passava il maggior tempo possibile ai suoi piedi. Davanti al tabernacolo se ne stava in adorazione profonda, immobile, sempre in ginocchio, con gli occhi fissi, le mani giunte o incrociate sul petto. Aveva acquistato una tale unione con il Signore che dappertutto sapeva innalzarsi a Lui, pregare, meditare e parlare col suo Gesù, e tante volte mentre preparava la tavola o lavorava nell'orto, fu visto rapito in dolce estasi di amore. All'affetto per Gesù univa pure un tenero e filiale affetto alla Vergine SS. che da giovanetto gli era apparsa. S. Pasquale Baylon non fu soltanto un adoratore e fedele amante dell'Eucarestia, ma anche un apostolo dell'augustissimo Sacramento. Ne parlava sempre a tutti, in convento, al lavoro, in viaggio, e molti si univano a lui con entusiasmo per sentirne parlare. Eletto maestro dei novizi nel monastero d'Almansa, cercò e si sforzò di plasmare quei giovanetti allo stesso sublime ideale. Un mattino, servendo la S. Messa, ebbe la rivelazione della sua estrema ora: pieno di gioia e di letizia andò a visitare per l'ultima volta i poveri e i benefattori di Villa Reale, dando loro la lieta notizia. Ammalatosi improvvisamente, gli fu amministrato il Santo Viatico e allo spuntare del 17 maggio volava al cielo. I miracoli si moltiplicarono dopo la morte. Mentre gli si facevano le esequie, la sua salma esposta al pubblico, al momento dell'elevazione si animò, aprì gli occhi e li fissò sull'Ostia e sul Calice: e lo stesso miracolo si ripetè il giorno dopo. PRATICA. Stiamo anche noi davanti a Gesù Eucarestia con viva fede, ben inginocchiati, le mani giunte e comunichiamoci con adeguata preparazione. PREGHIERA. O Dio, che decorasti il tuo beato confessore Pasquale d'una ammirabile devozione verso i sacri misteri del Corpo e Sangue tuo, concedici di poter ricevere da questo divino convito quella stessa abbondanza di spirito che ricevè lui. MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Villa Reàle, nella Spagna, san Pasquàle, dell'Ordine dei Minori, Confessore, uomo di meravigliosa innocenza e penitenza, il quale dal Papa Leóne decimoterzo fu dichiarato celeste Patrono dei Congressi Eucaristici e delle Associazioni in onore della santissima Eucaristia.

nome San Pietro Liu Wenyuan- titolo Martire- nascita 1769 circa, Guizhou, Cina- morte 1834, Guizhou, Cina- ricorrenza 17 maggio- Pietro, noto anche come Ouen Yen, era un catechista cinese che subì il martirio venendo strangolato per il nome di Cristo. Prima di morire, mentre era in prigione, incoraggiò i suoi figli. Fa parte di un gruppo di europei e orientali che subirono il martirio in Cina nel XIX secolo e che furono beatificati nel 1900. MARTIROLOGIO ROMANO. Nella città di Guiyang nella provincia del Guizhou in Cina, san Pietro Liu Wenyuan, martire, che, catechista, fu strangolato per la fede in Cristo.

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1 commento
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@Vitupero

8 mesi fa

Chiedo scusa per aver invertito le descrizioni 🤦🏻‍♂️

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