@FromSovietRussiaWithLove
un bambino, ecco come vorrei sentirmi.
un bambino con il suo milkshake alla fragola in mano seduto su uno scoglio sul lungomare. eppure ho quasi 20 anni, frequento l'università, lavoro, scrivo relazioni ferroviarie. tutti mi dipingono un futuro roseo, ma non sanno il dolore che ho dentro.
tutto proveniente dalla sfera personale, ma in grado di sbilanciarmi anche il lato lavorativo. un dolore quando vedo una ragazza con un seno prosperoso poco coperto, un dolore quando vedo una gonna abbastanza corta e le cosce in vista, un dolore quando noto che sotto il vestito è indossato un perizoma. un dolore quando spunta un po' di pizzo dalla chiusura del reggiseno. uno spavento all'idea di fare sesso. uno spavento all'idea di non essere abbastanza. uno spavento al pensiero di non piacere.
e ogni volta mi dico di ignorarlo e che non fa nulla, tanto comunque la pensi non mi trovo in situazioni tali.
la parte strana è che oggettivamente non sono neanche male anzi, potrei anche definirmi bello. ma tutto questo è una questione nella mia testa, non all'esterno. non è questione di bellezza, forse è questione di autostima, forse leggera disforia.
è una delle poche cose che non capisco di me. non so perché soffro a vedere per strada l'intimità di una ragazza, non so perché ci sto male. non so cosa potrebbe far passare la cosa, se ho bisogno di vivermi l'intimità con qualcuna, o di amare una ragazza che abbia anche lei problemi con l'intimità/sessualità per capirci, o non so cos'altro. non ne ho idea.
e non posso neanche parlarne con qualche amico nella vita reale, mi prenderebbe per pazzo. ed eccomi qui, di sera da solo, sul lungomare, a bere il mio milkshake alla fragola, a guardare le luci della città, e a sperare di tornare bambino per far sparire tutti questi brutti pensieri che ho in testa.