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25/07/2024 alle 21:55

1988: LIX Coca-Cola Gran Premio d'Italia - In memoria del Drake.

1988: LIX Coca-Cola Gran Premio d'Italia - In memoria del Drake.

- Data: 11/09/1988 ☀️

- Circuito: Monza

- Percorso: 5,8 chilometri

- Distanza: 51 giri, 295,8 chilometri

- Pole position: 🇧🇷 Ayrton Senna (McLaren)

- Giro Veloce: 🇮🇹 Michele Alboreto (Ferrari) in 1'29"070

- Vincitore: 🇦🇹 Gerhard Berger (Ferrari)

- Vettura: 🇮🇹 Ferrari F1-87

Credete nel destino? il Gran Premio d'Italia del 1988 certamente farebbe vacillare anche il più scettico, perché quello che accadde a Monza l'11 settembre 1988 sembra assolutamente voluto da una forza superiore, che spinge la Ferrari di Gerhard Berger sul gradino più alto del podio, in una stagione in cui tutte le altre gare sono state vinte da una travolgente McLaren con il duo Senna-Prost.

Nella mattinata del 14 agosto 1988 Enzo Ferrari si spegne nella sua casa a Modena all'età di 90 anni. Il drake è un icona di questo sport, un uomo che ha rivoluzionato l'industria italiana e l'automobilismo. Pochi giorni prima si era svolto il GP del Belgio, conclusosi con il doppio ritiro delle rosse e la quarta vittoria di fila per Ayrton Senna.

Meno di un mese dopo si corre la dodicesima prova del campionato mondiale proprio a Monza. Il ricordo di Enzo è inevitabile e anche se tra tifosi della Ferrari giunti in autodromo ci si aspetta un'altra vittoria McLaren, la pista è sommersa di persone pronte a tifare Michele Alboreto e Gerhard Berger. La F1-87/88C è molto veloce, ma purtroppo inferiore alla famigerata MP4/4, sublimata dai due più grandi del momento. Una rossa che seppe crescere durante l’anno, che fece una figura decentissima nel gran premio di casa, presentandosi in gran bella forma sui rettilinei della pista brianzola. Una volontà di affermazione poco evidente. Una speranza poco concreta, vista l’imbattibile rivale. Nonostante un qualcuno in paradiso, magari, autorizzato ad intercedere su quei destini terreni dell’11 Settembre 1988 in quel di Monza.

Una mano la diedero innanzitutto i due piloti Ferrari, una bellissima seconda fila tutta rossa al sabato. Un Berger molto veloce, appena sei decimi dal re del giro secco, il solito Senna. Un trampolino di lancio verso il sicuro podio, verso qualcosa di più grande in caso di remoti colpi di scena con protagoniste le due vetture di Woking. Nulla da fare alla domenica, una lineare, scontata, battaglia tra le due McLaren in perenne lotta per la prima posizione. Una prerogativa rimasta intatta nonostante il ritiro della vettura #11, la MP4/4 di Alain Prost, per avaria al motore Honda. Era il giro 35, quando il da Silva della F1 si trovò solo ed indisturbato per i rimanenti giri alla bandiera a scacchi.

Solo ed indisturbato verso l’iride ’88. Lanciato verso la realizzazione di un filotto di cinque affermazioni consecutive nel vivo della sfida d’annata. Con le rosse scudiere alle sue spalle, innocue, sebbene inattaccabili per le restanti posizioni da podio. Il tutto, fino a due tornate dal termine. Alla prima chicane del rettifilo l’imprevisto esito, l’impensabile epilogo che vide Ayrton entrare in collisione con un doppiato. Un eccesso di ottimismo nella manovra di doppiaggio, un errore che costrinse il brasiliano al ritiro. L’inizio della festa per tutti i sostenitori in lungo ed in largo sul tracciato, a pochi chilometri dallo sventolare della pezza scaccata. Le due Ferrari avevano trovato i gradini alti del podio.

E festa fu. Una doppietta per il cavallino rampante, l’unica Berger-Alboreto, un fulmine invisibile a ciel sereno lanciato dal Drake. Una convinzione che prese piede in tutti i cuori rossi, voltati con lo sguardo tra le nuvole per un gesto misto di commemorazione e ringraziamento. Una favola che diventò realtà, una di quelle più belle da lieto fine, una giornata memorabile da raccontare, tenere custodita nell’anima. Da ricordare.

Una sorta di ultima volontà di un uomo mitico, un ultimo desiderio che si vide realizzato in pista dalla sua vera, unica, compagna di vita, quella a cui rimase sempre fedele, innamorato incondizionatamente fino alla fine. La sua creatura, la Ferrari.

🇮🇹 Ferrari F1-87/88C - Progettista: Gustav Brunner; Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio; Motore: Ferrari 033D/033E 1.5 V6 tc; Potenza: 414 CV; Trasmissione: Ferrari manuale a 6 rapporti; trazione: posteriore; Lunghezza: 4.280 mm; Larghezza: 2.120 mm; Passo: 2.800 mm; Peso: 542 kg; Gomme: Goodyear; Carburante: Agip; Risultato: 01 h 17'39".744

+4 punti

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