@Pali

L'aveva messa un mio compagno di classe. Si chiamava Leonardo. Era una lettera curatissima nei minimi particolari, dove mi diceva un sacco di cose stupende, ma soprattutto la cosa che mi aveva colpita particolarmente erano le sue dichiarazioni di ciò che provava per me.

Credo che se quelle stesse parole le avesse scritte su facebook, probabilmente non mi avrebbero colpita allo stesso modo... tenere in mano quella lettera, fatta con tanto amore, mi aveva colpita dritta al cuore.

Non sono riuscita a studiare quel pomeriggio, mi sono limitata a fare i compiti col pilota automatico, continuando a pensare a quelle parole.

Il giorno seguente è stato tutto un incontro di sguardi imbarazzantissimi. Lui arrossiva e ogni volta che si accorgeva che lo guardavo si girava dall'altra parte, per non arrossire ancora di più. Non volevo che gli altri lo sapessero... e lui si era completamente bloccato. Così all'intervallo mi sono messa davanti a lui, e ho fatto cadere sotto il suo banco un bigliettino semplice semplice: "usciamo pomeriggio?" Alla fine dell'intervallo mi passa di nuovo il bigliettino... la risposta? questa: ❤️ un semplice e inequivocabile cuoricino rosso.

Il pomeriggio usciamo da scuola e ci incontriamo al Ponte dei Leoni, una specie di Ponte Milvio monzese, anche se meno romantico. Abbiamo passato tutto il pomeriggio a parlare, più io che lui... era timidissimo.

Verso sera mi ha accompagnata a casa e lì davanti... un semplice bacino sulla guancia. E mi ricordo benissimo che sono rientrata in casa con un sorriso stampato sulle labbra... mia mamma, attentissima su tutto, mi fa: "ahhhh, l'amore... 😌" E io ho iniziato a balbettare cose senza senso.

Il primo vero bacio è arrivato sui prati del parco della Villa Reale. Siamo stati insieme un anno. Un giorno, ero sul treno... ma è come se quel treno su cui mi trovavo mi fosse finito dritto in faccia. Leonardo, l'amore della mia vita, seduto a fianco a un'altra... che si baciavano.

Volevo urlare, volevo buttarmi addosso a entrambi, e invece sono rimasta pietrificata... lui, appena mi ha vista, sapete cosa mi ha detto? Te l'avrei detto domani mattina, scusami. Non ho pianto davanti a lui, non volevo dargli la soddisfazione... o forse ero del tutto scioccata. Sono tornata a casa e solamente in camera mia ho iniziato a piangere. Non sono uscita dalla stanza neanche per cenare... e qua, mia sorella si è superata...

Entra in camera e si sdraia accanto a me, non mi ricordo le parole, ma mi ricordo benissimo quell'abbraccio, caldo, sincero, affettuoso... da vera sorella. Davanti a Leonardo, per il resto degli anni di liceo, ho sempre mostrato una maschera... totalmente indifferente a quanto accaduto. Le mie compagne mi ammiravano per questo, ma ovviamente dentro di me stavo male ogni volta che sentivo il suo nome. Poi vabbè, il tempo lenisce il dolore. Alla maturità, ci siamo pure scambiati gli auguri.

Certo, si è comportato da stronzo, però si fa tesoro di queste esperienze e si va avanti... E per chi se lo fosse chiesto, si, al liceo avevo quei capelli (e non me ne vergogno).