@James_Sveck
La mia vita di merda >
È terribile soffrire in questo modo, non so cosa ho fatto per meritare un peso così enorme. Sono consapevole che tanti miei comportamenti sono sbagliati, eppure farli è l’unico modo in cui riesco a stare bene.
Ma oltre a quell’istante, il resto è dolore e rabbia verso me stesso, verso tutto e tutti. L’odio, o come si vuole chiamare, che ricevo non è una punizione sufficiente, ma è giusta. Di norma sono schiacciato dalla vita, non ho le forze e il carattere per alzare la voce. Riesco ad andare avanti mostrandomi agli altri con una maschera di sanità e tranquillità, ma sotto c’è solo una terribile e stupida rabbia, un lago di aggressività e dolore. È normale che la cosa migliore che riesco a provare per una persona sia l’indifferenza? Altrimenti provo soltanto rabbia, odio o disprezzo.
A volte vorrei urlare, piangere, prendere a pugni e ammazzare, ma non riesco a fare altro che fissare il vuoto e immaginare queste cose, oppure chiudere gli occhi e sentire la testa gridare per conto suo. Altre volte immagino di vomitare le cose che ho dentro, liberarmene e sentirmi nuovo. Non pieno di questi sentimenti velenosi e terribili. Questa frustrazione perenne, questo odio verso tutti, questa rabbia verso l’esistenza mi hanno devastato il cervello negli ultimi mesi. Prima stavo meglio, e anzi, quasi perfettamente, ignoravo tutto e pensavo di meno. Ora per ogni cosa che faccio mi domando ossessivamente perché la sto facendo, e da lì partono sempre riflessioni dolorose su ciò che sono, e ciò che non sono. Ogni singola azione può far partire un treno di malessere. Vado avanti per inerzia, non so che cazzo studio a fare e perché mi sforzo, dato che domani potrei svegliarmi male e decidere di buttarmi da un palazzo. È tanto pesante questo fardello che ho sulle spalle, e ogni tentativo di scaricarlo è fallito. Di continuare tutta la vita così non se ne parla, mi do uno o due mesi e poi vedrò.