@Pali
C'era una volta, e purtroppo c'è ancora Il Ponte di San Giacomo, che conduce esattamente... nel salotto della signora Maria.
Siamo uno dei pochi paesi, in cui le gare d'appalto sono a ribasso. Vi spiego:
Il Comune di Trallallero apre una gara pubblica per costruire una scuola dell'infanzia. Alla gara partecipano le aziende Genoveffo S.p.A. ed Etrusco s.r.l. La Genoveffo prevede un costo complessivo dell'opera di 10 monete d'oro (6 per costruire e 4 per la manodopera), mentre la Etrusco ne prevede 5 (3 per costruire e 2 per la manodopera).
La Etrusco ha presentato l'offerta migliore e dunque gli viene assegnato l'appalto. Cosa succede ora? Partono i lavori. Ma, ops! "siamo a metà dell'opera e sono finite le 5 monete d'oro". La Etrusco ferma i lavori. Sono aumentati i prezzi, ci sono stati problemi burocratici, e tutte le altre scuse del mondo. Il Sindaco del Comune di Trallallero provvede a rifinanziare l'opera. Quella scuola l'ha promessa agli elettori!
Per rifinanziare l'opera bisogna attingere da altre cose, i soldi sono pochi. Allora tagliamo le spese per il trasporto disabili.
"C'è un altro problema, il tetto costa troppo, abbiamo già finito i soldi del secondo finanziamento" ma nel frattempo è cambiato il sindaco, lui ha promesso agli elettori un nuovo pulmino per i disabili... "vabbè quando avete i soldi ditecelo, noi nel frattempo andiamo a prenderci una birra al bar" Passano, giorni, mesi, anni. Il cantiere rimane fermo. Le strutture, senza un tetto, si deteriorano velocemente e la scuola, quarant'anni dopo non si può più completare... e viene demolita. Nel frattempo la Etrusco è stata messa in liquidazione, il proprietario ci ha guadagnato, i dipendenti sono stati mandati a casa, e nel frattempo il signor Renato Etrusco ha costruito un'altra società. E la storia ricomincia... nuovo giorno, nuova incompiuta.
Sono andata molto di fantasia, nomi e luoghi, come avrete già capito, sono finti, ma la storia è molto fedele alla realtà.
A Napoli, nel quartiere Vomero, c'è un vero e proprio monumento delle incompiute, una evoluzione di questa storia molto frequente. Qui i lavori per un cavalcavia erano partiti benissimo, tanto bene che il ponte è stato costruito fino ad arrivare addosso a un palazzo, i soldi c'erano, ma non sono stati fatti tutti gli espropri.
Il buon senso vuole che quando si costruisce qualcosa, lo si fa quando hai tutti i terreni a disposizione, soprattutto in un paese dove il vecchio Beppe, facendo ricorso, può bloccare un'opera d'interesse collettivo.
Alla fine l'autostrada è stata costruita, entra sotto terra a pochi metri da questo ponte, per poi uscire fuori dal centro abitato.
Però il ponte è ancora la, fermo da anni, ha un'inizio ma non una fine, esattamente come migliaia di lavori pubblici che negli ultimi 50 anni hanno interessato il nostro paese da nord a sud.