@Ray

30/08/2022 alle 16:00

La scatola del prestigiatore

La scatola del prestigiatore

C'era una volta tanto tempo fa un bambino. Era felice, non aveva chissà che motivi per esserlo, infondo era un bambino normale, forse lo era proprio perché ignaro delle ragioni. Delle volte non ci rendiamo conto di tutto quello che abbiamo, non importa se bambini, adulti o anziani, riusciamo sempre a dannarci per ciò che non si ha e che si vorrebbe avere. Poche cose sono davvero importanti nella vita, cercate di non dimenticarlo lungo il vostro percorso. Un giorno, malaugurato giorno, il bambino entra in una scatola. Lui non vuole entrarci, non merita di varcare quella soglia e di vedere la scatola chiudersi alle sue spalle, ma tant'è ci sono cose che nella vita non dipendono da noi, non importa quanto siamo brave persone, quanto siamo avvedute o pure. Ci entra senza sapere che quella è una scatola magica di un prestigiatore, una di quelle dove si fa sparire e ricomparire un coniglio alla fine del trucco di magia. Evidentemente quella era una scatola adatta solamente ai conigli, quando finalmente esce dalla scatola non è più lo stesso bambino. Li dentro aveva imparato tante cose, non erano brutte, forse solo alcune, ma diverse lo erano sicuramente. Gli anni passano e il ricordo di quel trucco di magia andato storto diventa sempre più sbiadito, oramai il bambino è diventato un ragazzo, per quanto reminiscenze lontane sa che queste sue memorie costituiscono la persona che è ora, ed è una cosa che abbraccia consapevolmente. Pensa che le sue esperienze, le sue privazioni e diverse conoscenze dell'animo umano l'abbiano reso una persona più forte e risoluta, senza intaccare la sua sensibilità d'animo. Una cosa vera quest'ultima, ma non c'è nulla nella vita di eterno, non esiste un'anima inscindibile che sia impossibile da disfare. Il ragazzo lo scoprirà a caro prezzo nel corso del suo percorso, tragitto che aveva immaginato e finanche prefissato come un rettilineo con sguardo sul traguardo. Scoprirà di essersi iscritto alla corsa sbagliata, quella che stava correndo in realtà era una corsa ad ostacoli, alcuni più pericolosi, infidi e bui di altri. Se chiudo gli occhi lo vedo ancora oggi correre la sua gara, nonostante le insidie, spero che la gente sugli spalti faccia il tifo assieme a me per lui, infondendogli forza e coraggio, ne ha un gran bisogno. Riesco a vedere le sue cicatrici anche al buio, sento la sua fatica e il suo affanno, le sue energie esaurirsi...Spero un giorno di vederlo finalmente sul suo sospirato rettilineo, esultare assieme a lui al taglio del traguardo, assistere alla folla esultante festeggiarlo come degno campione. È questo l'augurio che ti faccio da tuo personalissimo tifoso, io ci spero.

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