@eliminato

7 ore fa

L’ho fatto ancora…

L’ho fatto ancora…

È la quarta volta in due anni che completo una raccolta, la invio agli editori ricevendo anche delle proposte per quanto pessime, faccio passare del tempo e poi cancello la stragrande maggioranza di ciò che ho scritto. Solo che mi fa davvero schifo quasi tutto ciò che vi era contenuto, l’ho cancellata salvando una trentina di scritti ma significa rileggerle altre trecento volte e disprezzare altre cose tra 6 mesi magari. Sono veramente un pazzo che non scende mai a compromessi, se non vedo in quello che ho scritto l’estremo di tutto ciò che provo, che ho vissuto, di quello per cui vivo, del mio dolore… io lo odio. Passerò i prossimi trenta giorni davanti ai quaderni e al pc, trascrivendo e modificando tutto in un nuovo file, magari farò delle traduzioni e mi perderò, rileggerò Pound e Campana, finirò La terra desolata e inizierò Sade. Con questa mente malata il tempo, cosa che non esiste, si restringe per il corpo. Banditi gli ansiolitici dovrò iniziare con gli antidepressivi, e questi stati disturbanti d’umore nero e di delirio alcolico mi consumano, ma che altro dovrei fare? Ecco che muore la giornata: oggi! Ritirare i libri ordinati, e quel film. Una notte insonne. Domani! Uscire, perdermi in centro per delle ore, passare in libreria da Enrico per un saluto. Lì comprerò dei toscani, i soliti, berrò qualcosa da Ceraldi e dormirò sulla panchina di Dante. Poi recupererò il cioccolato per il mio amore, 25 giorni in anticipo, e un’altra notte insonne. Dopodomani! Che meraviglia, un saluto rapido a mio zio, poi passo da quell’amico che avrà ritirato per me il Brandy, e avrò almeno una bottiglia a farmi compagnia per la successiva notte insonne. Vita vita vita vita e follia contrastano amaramente.

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20 commenti

@atlantis_

7 ore fa

che bel modo di trascrivere i pensieri

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@imannoying

7 ore fa

se scrivi come in questo segreto non avrai tanta strada

0 punti