@Miss_K_Lorina

1 giorno fa

La vacanza in cui ho conosciuto di più me stesso

La vacanza in cui ho conosciuto di più me stesso

18 dicembre

Non sono quasi per niente nervoso, anzi più l'ansia di vederla ho proprio l'impressione che non mi divertirò. Lei mi ha detto più e più volte che in questo periodo ha un sali e scendi di emozioni, è prevalentemente triste e malinconica. Ma soprattutto non aveva palesemente voglia di vedermi. Ma ehi, i biglietti ormai li avevo presi, quindi eccomi qui. Prima impressione quando l'ho vista: "ah eccola qui... speriamo bene". Stranamente parliamo subito in maniera molto naturale, solitamente i primi 10 minuti proviamo (o provo solo io?) un po' di imbarazzo. Invece questa volta no, si vede che non ero per niente nervoso per quanto riguarda lei. Non abbiamo fatto niente di che durante la gionate, siamo stati un po' in giro ma nulla di più. Però avevo notato che effettivamente era vero: alternava momenti in cui era felicissima ad altri in cui, se avesse potuto, mi avrebbe lasciato lì e sarebbe tornata a casa sua. Per qualche motivo, i secondi erano molto più lunghi e frequenti dei primi. Ma me l'aspettavo, niente di sconvolgente. Il peggio della prima giornata è stato il b&b che avevo preso. È stato terribile. Avete presente le porte dei bagni degli hotel? Ecco, le porte d'ingresso erano così. Chiunque, se avesse voluto, sarebbe potuto entrare. Inoltre era in una zona non proprio bellissima (giusto per dire, la mattina dopo ho trovato del sangue su quella via e varie siringhe). Quindi ho messo una sedia per evitare che qualcuno dall'esterno potesse abbassare la maniglia della porta. So che non è proprio il massimo, ma sono sopravvissuto e mi basta.

19 dicembre

Dopo una notte passata praticamente insonne, mi sono svegliato presto, fatto una doccia (fredda ovviamente, l'acqua calda non usciva) e ho aspettato G. Lei, stranamente, era in ritardo. Poi siamo andati in giro, abbiamo visitato la città più sopravvalutata d'italia (Milano) e quel giorno ho proprio capito che non mi sopportava. Ovvio, non poteva dirmelo, ma era palese fosse così. Cosa ancora più strana, stava iniziando a stare pure a me antipatica (ma forse era solo un sentimento "riflesso" del tipo: io ti sto antipatico? Allora anche tu stai antipatico a me). Poi il tempo non ha aiutato eh, ha piovuto praticamente tutto il giorno. Comunque, la sera siamo tornati nel b&b e lei è stata un po' da me. Ci siamo sdraiati insieme nel mio letto singolo sotto una marea di coperte perché ovviamente i riscaldamenti non andavano. Abbiamo visto un po' di video insieme e lei è tornata a casa ben un'ora prima rispetto al primo giorno, chissà perché. Per lo meno, sapevo cosa fare per rassicurarmi nella camera e la notte è stata più tranquilla.

20 dicembre

Oggi si va a Bergamo. Devo dire, gran bella città, mi è piaciuta un sacco. La compagnia... stranamente buona. G., per qualche motivo, era super allegra quel giorno. Anche se di mattina mi aveva detto "Non abbracciarmi!" quando mi aveva detto una roba triste che le era successa (noi ci abbracciamo [o meglio, ci abbracciavamo] molto spesso). Però il resto della giornata l'abbiamo passato a ridere. Tra l'altro, sul pullman, mi ha preso anche per mano e generalmente è stata molto carina con me. Mi ha preso anche a braccetto e quando eravamo in camera mia mi faceva dei grattini mentre eravamo sdraiati insieme. Ciononostante mi pareva come quando esci con quel ragazzo con cui non hai questo gran rapporto, magari ti ci diverti insieme, ma non vi definite amici. La sera, di nuovo nel mio b&b e lei, di nuovo, è tornata ancora prima a casa sua. Io ormai ero tranquillissimo nel mio b&b nonostante tutto.

21 dicembre

Siamo tornati a Milano, siamo stati in un sushi e abbiamo girato un po'. Lei mi ha letteralmente detto "Comunque, le mie amiche non le insulto come faccio con te". Bello sentirselo dire, no? Vabe, ormai avevo capito l'andazzo e l'ho presa sul ridere. Poi, poco prima di prendere il treno, le ho detto "Chissà se ci rivedremo..." e lei "Beh dai d'estate!". E io "Mmh, non penso proprio" e le ho sorriso come per dirle "Tranquilla, non c'è bisogno di mentire, lo so che non mi vuoi rivedere". E lei "Forse...". Sembrava confusa, mi aspettavo un'altra reazione. E ancora più strano è stato il fatto che mi abbia "seguito" da fuori dal treno per vedermi finché il treno non è partito. È stato quasi romantico. Quasi.

"Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta

Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta"

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6 commenti

@LSP

un giorno fa

Almeno sembra essere più chiara di prima

0 punti

@KnowPain

un giorno fa

DAMN THIS SHIT IS SO PEAK

0 punti