@Rasputin_

12/07/2021 alle 18:17

Credo che in fondo, lasciando a parte motivazioni derivate da traumi o cose simili, ognuno provi delle emozioni positive quando torna a casa dopo un lungo periodo in cui era altrove

Credo che in fondo, lasciando a parte motivazioni derivate da traumi o cose simili, ognuno provi delle emozioni positive quando torna a casa dopo un lungo periodo in cui era altrove

Anche se ci ai trasferisce a vivere nella più bella città al mondo, o nella zona più rilassante e perfetta secondo i propri standard, credo che ci sia "scritto" in noi una sorta di indirizzo, un luogo dove soltanto lì sappiamo di essere veramente a casa. Può essere dove siamo nati, o dove siamo cresciuti, o comunque un posto in cui (involontariamente) abbiamo messo radici da piccoli o da giovani. Magari è un posto che non offre nulla, dove non c'è nulla, eppure vi assicuro che, almeno io, quando mi appresto a tornare a casa, sento che mi iniziano a mancare anche le cose più piccole, le cazzate. Il letto, i libri sulla scrivania, le stanze, il giardino, le strade che si percorrevano in bici da piccoli e i luoghi in cui abbiamo dei ricordi. Per quanto si possa cambiare in meglio credo che una parte di noi rimanga sempre legata al passato, anche se era peggio, e ogni tanto si ha perciò il desiderio di rivivere quei momenti. Si rivedono le cose con occhi diversi, è incredibile, si iniziano a fare paragoni nella mente tra dove si era prima e dove si sta tornando ora. Bello, bello, bello.

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(Discorso forse un po' confusionario ma l'ho scritto di getto ora che sto in treno)

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2 commenti

@ragazzodolce2

3 anni fa

Beh sì, la terra in cui nasci è difficile da dimenticare

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