@Friendly_rock
Malinconia
Mi percepisco scisso: è come se fossi costituito da due parti nettamente separate, ossia la componente interiore/inferiore e quella superficiale/superiore (ora mi spiego): è come se la componente interiore/inferiore fosse l'acqua sottostante ad una gigantesca lastra di ghiaccio, e quella superiore/superficiale fosse l'aria soprastante questa "lastra" ("superficiale" riferendomi alla poca densità dell'aria che rappresenta ben poco della mia personalità).
Immagino il tutto in questo modo ecco.
Comunque, questo perché mi ritrovo ad alternare le due parti in maniera proprio dicotomica. La componente superficiale mi occorre impiegarla a scuola, nelle situazioni sociali. Non riesco ad essere me stesso in quelle situazioni... la gente strabuzzerebbe talmente gli occhi che uscirebbero dalle orbite, in reazione ai miei "atteggiamenti".
Nel mio caso è purtroppo una condizione imprescindibile all'adattamento del contesto. In quel caso sono il classico compagno di classe che tutti vorrebbero: simpatico, empatico e che spiega cose eventualmente non capite.
Tuttavia la mia sostanza, come persona, è assente in quel contesto. E non posso farne altrimenti se non trascendere il contesto, ma è impossibile farlo. Ne consegue che vengano alimentate soprattutto rabbia repressa, malinconia, stanchezza. In aggiunta diminuisce drasticamente il piacere che traggo dai miei hobby, come se sostituissi la "componente dominante" appunto. Come se quegli hobby non appartenessero alla componente superficiale.
Bah, mi trovo in un punto di stallo... fra l'altro tutto ciò mi induce a vedere i miei compagni di classe neanche come persone, ma più come "individui". Individui da osservare da lontano, allo scopo di dedurne i funzionamenti per conformarsi di conseguenza. Questa in realtà è una mia reazione spontanea, indotta dall'"asincronia emotiva" che percepisco.
In sintesi mi comporto in funzione al ragionamento, non dell'intuizione, come sarebbe "normale" fare.