@Sator_Arepo

03/02/2023 alle 17:47

Quando scopri per sbaglio che Giacome Leopardi era (molto probabilmente) gay... - Descrizione

Quando scopri per sbaglio che Giacome Leopardi era (molto probabilmente) gay... - Descrizione

Leopardi gobbo, Leopardi cieco, Leopardi strabico, Leopardi canappione, Leopardi sfigato e pessimista...insomma, il prototipo del cesso ambulante a pedali: non c'è da stupirsi del fatto che non si sia mai sposato!

Ma le cose stanno realmente così? Forse no. Insomma, pensateci...nell'Ottocento il matrimonio era ancora una questione economica, quindi - se Leoparsi avesse voluto - si sarebbe trovato una donna non bellissima ma squattrinata e disperatissima il cui unico desiderio era fare la mantenuta a vita. Un ragionamento, per quanto strano, abbastanza plausibile (se ti sei scolat* due bottiglie di vino prima di leggere, ma quelli sono dettagli irrilevanti).

Purtroppo nell'Ottocento non esistevano i paparazzi pronti a ficcare il naso nella vita degli altri o Instagram, dove basta una 🏳️‍🌈 nella bio per far capire a tutti che sei gay. In compenso, esistevano le lettere, qualcosa di molto più intimo.

Leopardi conobbe a Firenze nel 1827 il napoletano Antonio Ranieri, studente ventunenne, che un biografo descrive così: "giovanissimo, bellissimo, aitante della persona" e con "quell'ardor giovanile dell'animo che tanto piace al bel sesso".

Quando nel 1832-33 Ranieri tornò a Napoli dalla famiglia, che versava in dissesti finanziari sempre più gravi, Leopardi gli scrisse da Firenze frequenti lettere d'amore. In esse leggiamo dichiarazioni come questa:

"Ranieri mio, tu non mi abbandonerai però mai, né ti raffredderai nell'amarmi. Io non voglio che tu ti sacrifichi per me, anzi desidero ardentemente che tu provvegga prima d'ogni cosa al tuo ben essere: ma qualunque partito tu pigli, tu disporrai le cose in modo, che noi viviamo l'uno per l'altro, o almeno io per te; sola ed ultima mia speranza. Addio, anima mia. Ti stringo al mio cuore, che in ogni evento possibile e non possibile, sarà eternamente tuo" .

[Ok Giacomo, anche meno. Vuoi un consiglio? Fai meno il sottone e tiratela di più. Ma andiamo avanti.]

Un'"amicizia" così "accesa" non passò inosservata, come emerge da un'altra lettera che accenna alle "derisioni" che scatenava:

"Povero Ranieri mio! Se gli uomini ti deridono per mia cagione, mi consola almeno che certamente deridono per tua cagione anche me, che sempre a tuo riguardo mi sono mostrato e mostrerò più che bambino. Il mondo ride sempre di quelle cose che, se non ridesse, sarebbe costretto ad ammirare; e biasima sempre, come la volpe, quelle che invidia.

Oh Ranieri mio! Quando ti ricupererò? Finché non avrò ottenuto questo immenso bene, starò tremando che la cosa non possa esser vera. Addio, anima mia, con tutte le forze del mio spirito. Addio infinite volte. Non ti stancare di amarmi".

[Una roba troppo sdolcinata per chiunque. Ma andiamo avanti.]

E quando infine Ranieri parte alla volta di Firenze per andare a prendere l'amico, al quale ha proposto di vivere a Napoli insieme, Leopardi gli scrive:

"Ranieri mio. Ti troverà questa ancora a Napoli? Ti avviso ch'io non posso più vivere senza te, che mi ha preso un'impazienza morbosa di rivederti, e che mi par certo che se tu tardi anche un poco, io morrò di malinconia prima di averti avuto. Addio addio"

Ora, la mia domanda è:<br /> <br /> Perché nei libri di letteratura il rapporto tra Leopardi e Ranieri non è minimamente accennato? Perché i critici letterari disgegnano le tesi secondo cui Leopardi (come, del resto, moltissimi altri autori di spicco della nostra letteratura) era gay? Perché non ci sorprendiamo e non ci scandalizziamo se diciamo che William Shakespeare, Lord Byron, Oscar Wilde, Virginia Woolf - così come Arthur Rimbaud, Paul Verlaine, Thomas Mann o Federico García Lorca - erano omo/bisessuali? Perché i gay vanno bene solo se "a casa degli altri"?<br /> <br /> Evito di scrivere altro, rischierei di appesantire troppo questo shout. La mia non vuole essere una pedante lezione di letteratura, anzi. Lascio alcuni link per l'approfondimento<br /> <br /> <a href="http://www.giovannidallorto.com/biografie/leopardi/leopardi.html" target="_blank">http://www.giovannidallorto.com/biografie/leopardi/leopardi.html</a><br /> <br /> <a href="https://laricerca.loescher.it/e-se-leopardi-fosse-omosessuale/" target="_blank">https://laricerca.loescher.it/e-se-leopardi-fosse-omosessuale/</a><br /> <br /> <a href="https://yasminapani.it/letteratura/leopardi-gay/" target="_blank">https://yasminapani.it/letteratura/leopardi-gay/</a><br /> <br /> <a href="https://www.linkiesta.it/blog/2020/11/leopardi-gay-giustizia-biografica-reazione/" target="_blank">https://www.linkiesta.it/blog/2020/11/leopardi-gay-giustizia-biografica-reazione/</a>

+5 punti
18 commenti

@Miap

2 anni fa

Dalle lettere che mandava è ovvio che era gay

+1 punto

@Gioforchio

2 anni fa

Già, però bisogna anche dire che forse non si parla di Leopardi gay perché "a livello letterario" ha decisamente più peso la cotta potente per la Fanny (si scrive così? Boh non mi ricordo) che ha portato al ciclo d'aspasia. Poi dei soldi vabe Leopardi era nobile si ma povero come la merda (però il gelatino era da mangiare ogni giorno eh)

+1 punto

@Killing_Stalking

2 anni fa

WOW

+1 punto

@JohnnyGlamour

2 anni fa

Tutti i grandi geni hanno capito che era meglio non averci a che fare con le donne. Coincidenze? Io non credo

-1 punto