@FromSovietRussiaWithLove
stasera ho scritto un po' di pensieri, mi farebbe piacere se li leggeste <3
dovrei essere a dormire perché domani vado a roma al concerto dei coldplay e ho la sveglia alle 5.45, ma so che non dormirei per l'ansia e per questo sono sul terrazzo a guardare le stelle e il passaggio della stazione spaziale internazionale.
oggi dopo pranzo ho avuto un attacco di panico, mi sono messo sul letto e ho iniziato ad avere paura, tremavo, mi sentivo indifeso. paura della solitudine. mi sono steso e ho abbracciato il mio cuscino, e mi sono calmato, e li ho capito che mi manca una persona speciale, ed è una cosa di cui non posso fare a meno.
già sono giorni abbastanza particolari, in cui mentalmente sono a terra e quotidianamente alterno studio, servizi, lingue, allenamento, mare, uscita a ripetizione, e mi sento davvero solo.
e la solitudine credo sia il mio problema principale. se dovessi esprimere un desiderio, sarebbe quello di avere una moglie. una persona su cui sai di poter contare, che ami e che ti ama, che ti conosce, che sappia come sei e di cosa hai bisogno. ed è letteralmente l'unica cosa che desidero per la mia, oltre alla salute. neanche i soldi.
la mia solitudine è principalmente causata da me stesso e dal mio schifare le persone, volendo avrei un sacco di persone con cui uscire, ma non ce n'è una con cui mi sento bene, con cui mi sento compresa. mi sento sempre un estraneo, non sento mai di poter parlare di cose profonde come piace a me, solo stronzate. e piuttosto che perdere tempo dietro a stronzate, preferisco stare da solo.
e un po' mi trovo davanti a questo paradosso: voglio conoscere persone con cui sto bene, ma nel frattempo non conosco nessuno perché ogni input di conoscenza che ho si rivela inutile e non voglio perdere tempo.
per ora aspetto l'inizio del secondo anno di università, dove verremo rimischiati come corsi e avrò la possibilità di conoscere persone nuove, ma in fondo so che non cambierà nulla.
molti dicono che la persona giusta arriva quando smetti di cercarla, e in realtà è anche vero per la mia esperienza, né io la sto cercando attivamente (più passivamente, diciamo), ma più mi guardo in giro e più vedo persone stronze e vuote.
oggi pomeriggio mi è capitato di rileggere una conversazione con una mia amica, quando mi fece un torto e ci rimasi davvero male. era una delle poche persone con cui stavo legando, con cui ho poi fatto un viaggio importantissimo e che ora, visto che vive lontano, non mi avvisa neanche più quando torna qui, nonostante mi farebbe un piacere immenso rivederla. nel leggere la conversazione mi sono reso conto di essere stato, in passato, una persona particolare quando si trattava di come stessi. e questo l'ho notato anche con la mia ex. quando stavo male mi chiudevo in me stesso, moltissimo, e speravo che gli altri si dannassero per farmi riuscire ad aprire. volevo sentirmi considerato, coccolato, importante. parlo al passato perché adesso, non avendo più nessuno, mi ritrovo a non trovarmi più nel caso di aprirmi con terzi. non so se questa cosa sia cambiata, forse la base no, voglio sempre sentirmi importante, ma forse adesso ho la consapevolezza di quanto dolore ho provocato a chi provava a farmi aprire, e capisco anche il perché se ne sia andata da me.
ed ora, anni dopo, mi rendo conto del valore dei gesti che gli altri hanno fatto per me e che io, allora, non ho capito. e mi chiedo quante cose sarebbero andate diversamente.
ma tornando al presente, l'unica certezza, mi sento sfinito. l'altra sera sono uscito da solo a bari, mi sono comprato una pizza e mi sono andato a sedere sul lungomare. totalmente da solo, guardandomi intorno. mi hanno fatto molta invidia le coppiette sedute sulle panchine, ma d'altra parte mi sono chiesto: quanti di loro sono veramente innamorati e quanti si stanno solo prendendo in giro o semplicemente si stanno lasciando ingannare dall'affetto mentre, magari, scopriranno non essere fatti per stare insieme?
forse uscendo da solo vedi tutto da una nuova prospettiva, dai passanti a tutto il sistema, e realizzi molte cose.
però non è una bella condizione. io desidero moltissimo avere una persona, anche un amico, con cui condividere il tempo, con cui divertirmi, eppure non è possibile, solo perché sono più esigente o diverso dagli altri, solo perché ho bisogno di qualcosa che in pochi possono darmi.
ma la ragione in questi casi fa poco, l'unica cosa che conta è come si sta nei momenti bui, e credetemi che è terribile abbracciare quel cuscino sperando diventi una persona in carne ed ossa che ti ami.
e pensando su come trovare una persona veramente compatibile per me, una persona che mi faccia davvero innamorare, una persona che mi faccia dire "ti amo ancora e non ho mai smesso di farlo" (frase che mi è capitata oggi su IG), mi rendo conto di quanto sia statisticamente impossibile. eppure è già successo una volta, e mi maledico ogni giorno per non essermi reso conto di ciò di cui lei aveva bisogno e del male che le stavo causando, portandola ad allontanarsi.
inutile dire che sono ancora innamorato di lei, coglione il me del passato che non si rendeva conto della felicità di una sua sola notifica.
adesso non ci sentiamo più da un mese e mezzo, mi ha chiesto spazio e, dopo non averglielo dato per anni, credo sia giusto che lo abbia. le ho detto di riscrivermi quando volesse, e lo farà al mio compleanno, ma spero lo faccia prima. anche se non so ancora cosa le risponderò. non so se ignorarla perché non voglio avere una conversazione di cortesia oppure se rispondere normalmente per consolidare almeno il rispetto reciproco. non so se io le manco, se soffre per l'avermi smesso di parlare.
non lo so, non lo so e non lo so. in realtà non la penso neanche più nella mia quotidianità, ho un sacco di cose da fare, e sono andato avanti, come ho detto sto anche cercando altro, e ho avuto altre frequentazioni. ma quella piccola speranza che torni non credo si spegnerà presto.
so però che l'unico modo per, eventualmente, ricreare un rapporto sano è quello di stare vicini, fisicamente, non a distanza, quindi per ora non posso che tenermela come opzione dormiente, per quanto io la ami e per quanto io vorrei che vedesse che ho imparato dagli errori che ho fatto negli anni e che sono cambiato.
o forse sto solo sparando un sacco di stronzate basate sui ricordi che ho. spero solo non legga perché se lo facesse fraintenderebbe tutto quanto e penserebbe che sono ancora ossessionato da lei e che io voglia ancora un rapporto tossico, quando io sono il primo a preferire di non scriversi al posto di avere un rapporto tossico e le mie intenzioni sono quelle di avere un rapporto sanissimo.
razionalmente vado avanti ogni giorno, cerco di conoscere persone, sapendo che prima o poi qualcuno arriverà, ma questo non mi esime dal sentirmi vuoto. ricordo che durante le lezioni, abbracciavo il cuscino solo il giovedì, venerdì e sabato notte, ovvero i giorni precedenti a giorni in cui non avevo lezioni, perché altrimenti non mi alzavo neanche dal letto e passavo ore a consolarmi con un abbraccio.
stavo anche prendendo in considerazione l'idea di frequentarmi alla leggera con una ragazza più piccola a cui so di piacere però non so, sono sempre stato il primo ad odiare i rapporti ragazzo grande-ragazza piccola perché sono basati sulla volontà del maschio di scopare/avere una fidanzatina e sull'abbagliamento della femmina verso i più grandi, però sarebbe il modo più veloce e razionale per avere un po' di vicinanza fisica, che non è una cosa da poco.
io spero solo che quella persona arrivi il prima possibile, per quanto io sappia che potrebbe non arrivare mai, e questa è la cosa più dolorosa. voglio solo essere amato e amare, sentirmi importante, e soprattutto poter condividere la vita con qualcuno, amico o fidanzata che sia, in modo sano e reciproco, perché ad oggi vivo totalmente da solo, non c'è un pensiero che io faccio che viene condiviso con qualcuno, e questo mi fa male.
spero che sia passato il messaggio corretto, ovvero che cerco una persona con cui condividere un percorso di vita sano crescendo insieme, e non il "sono solo e voglio qualcuno che mi faccia sentire al centro del mondo distruggendo sé stesso". è dal 29 agosto scorso che rifletto sui miei errori passati, sullo stronzo che sono stato, sullo schifo che ho fatto, su come ho trattato la persona che mi amava, su come l'ho trascurata e ho accentrato tutto su di me quando stavo male, e non rifarò mai più gli stessi errori, sia per me stesso che per l'altra persona.
sono una persona nuova, e vorrei solo poter avere una nuova opportunità.