@FromSovietRussiaWithLove
stasera c'è un cielo stellato favoloso, e vorrei che qualcuno leggesse i pensieri che ho avuto oggi per la testa
sono andato in città per incontrare una amica che abita lontano e che passava, ed è stato bellissimo, mi è sembrato di tornare a un anno fa quando eravamo insieme a new york, con quel legame speciale che c'era tra noi e che si era creato tutto d'un fiato.
poi sono rimasto in giro da solo e mi sono fatto una bella passeggiata, ho interagito con gli allievi che erano in libera uscita e ho mangiato.
poi ho incontrato due ragazze, e una di queste era per me stupenda. ignorando il fatto, continuo il giro finché non le reincontro sedute a un muretto, l'ho sentita parlare e mi sono venute le farfalle nello stomaco. mi sono seduto più avanti mentre rifletto su che fare, se andare o no, quali parole dire. poi si sono alzate e sono venute nella mia direzione, mi sono alzato e abbiamo camminato nella stessa direzione finché non si sono fermate in un punto. mi sono fermato per riflettere, volevo andarci, ma quando mi sono convinto se ne erano già andate. ho passato l'ora successiva a cercarla ma niente. e non so che pensare, se sarei dovuto andare subito, o se sia meglio così perché tanto va a finire sempre alla stessa maniera, tanto vale risparmiarsi ore di messaggi e di mera conoscenza. non lo so.
però d'ora in poi uscirò solo in città, la quantità di cose che accadono è imparagonabile con quella del paese dove è tutto morto.
e a parte il mio problema con quelle vestite molto succinte, per dirla gentile, devo anche capire cosa voglio, perché ho realizzato che guardo ogni culo e ogni paio di tette che passano, ma non vorrei mai farci nulla, anzi mi disgustano. mentre poi vedo una ragazza un po' più in carne, con un volto che un po' insicuro, un po' angelico e un po' triste e me la voglio sposare.
e infine mentre tornavo ho pianto in treno, per una canzone che ascoltavo. ho pianto. io. 1.80, sguardo perennemente incazzato, che non lascio trasparire nessuna emozione in pubblico, ho pianto. per una canzone. e se non fosse per i concorsi me la tatuerei pure.
non so come farò