@ZXC
Che giorno strano l'8 marzo [Immagine casuale dell'ultimo screen]
L'8 marzo è un giorno strano. Lo sento tanto, ma mi pesa tanto. Da persona transgender è un giorno che per ovvi motivi mi fa sentire male, provoca disforia, ma che in passato è stato anche peggio.
Anni di prese in giro nel giorno di oggi che mi facevano sentire la rabbia dentro perché non solo volevano sminuirmi, ma anche sminuire.
Ma anche anni di falsi femministi, di mia madre e mia sorella che si lamentano del "perché non porto mai nulla a loro", e un po' di gelosia perché alla fine ho forse un po' rinunciato ad essere ciò che volevo essere non sentendomi voluta, riconosciuta o semplicemente capita.
Celebrare questo giorno è sempre strano, per me, ma anche per molti altri. La Giornata Internazionale della Donna dovrebbe essere simbolo dei passi avanti, il giorno per ricordare cosa si è fatto in più, ma spesso ci si limita a trattarlo nel giorno in cui si da rispetto e si tratta la donna come "regina intoccabile da trattare bene".
Quando ci si lamenta del "festeggiare la donna sempre e non solo l'8 marzo" si parla proprio del fraintendimento che il nome della "festa" e i motivi della sua nascita ha portato con sè.
Quindi sì, è proprio strano l'8 marzo perché ognuno lo vive a modo suo.