@Namskot
L' Alchimista ( Paulo Coelho)
Il ragazzo si rivolse alla mano che aveva scritto Tutto. ma invece di rivolgerle la parole tacque, sentendo che anche l'universo si manteneva in silenzio. La forza del suo spirito scaturì dal suo cuore e il ragazzo cominciò a pregare. Era una preghiera che non aveva mai recitato prima, perché si trattava di una preghiera senza parole in cui non chiedeva nulla.
Nel silenzio che segui, il ragazzo capì che il deserto, il vento e anche il sole cercavano i segnali che quella mano aveva scritto, nel tentativo di ritrovare il proprio cammino e di capire quanto fosse scritto su un semplice smeraldo. Sapeva che quei segnali erano sparpagliati sulla terra e nello Spazio, che apparentemente non avevano alcun motivo o significato e che né i deserti, né i venti, né i soli, e neppure gli uomini sapevano perché mai fossero stati creati. Ma quella Mano aveva un motivo per tutto, solo lei poteva operare i miracoli, poteva trasformare gli oceani in deserti e gli uomini in vento, perché soltanto lei capiva che un disegno superiore spingeva l’universo a un punto in cui i sei giorni della creazione si sarebbero trasformati nella Grande Opera.
Il ragazzo s’immerse così nell’anima del mondo: si rese conto di come essa facesse parte dell’anima di Dio e di come l’anima di Dio fosse la sua stessa anima. E in quel momento fu consapevole che anch’egli avrebbe potuto compiere miracoli.