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Quello dell’Italia del 1934 fu la seconda edizione della “Copa Rimet” (si ho sbagliato a scriverlo ieri). Dopo il successo della prima edizione le richieste di partecipazione furono così tante che si svolsero per la prima volta dei gironi di qualificazione, dai quali l’Italia non fu esente poiché non vi era la regola che permetteva ai padroni di casa di passare automaticamente alla competizione vera e propria. Alla fine passarono: Svezia, Svizzera, Germania, Spagna, Italia, Egitto, Francia, Cecoslovacchia, Ungheria, Austria, Romania, Olanda, Belgio, Stati Uniti e Argentina. L’Italia nella prima partita battè senza troppi problemi gli Stati Uniti per 7-1 ed andó ad affrontare la Spagna dovendo rigiocare peró la partita perché in caso di parità (1-1) al 90’ bisognava ripetere appunto l’incontro. La formazione del bel paese riuscì a vincere 1-0 ed a passare in semifinale contro l’Austria, che fu battuta anch’essa 1-0 grazie ad un contestato gol di Giuseppe Meazza. Sotto il caldo afoso dello stadio nazionale di Roma, l’Italia sconfisse infine la Cecoslovacchia, che dopo essere passata in vantaggio al 71’ si vide recuperare di due gol, all’81’ e nei tempi supplementari (che stavolta c’erano). E così, citando La Stampa, “L’Italia, alla presenza del Duce, si laurea Campione del Mondo”