@Anesthetized
Regà datemi anche il vostro parere
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Vi faccio un discorso, e poi voi mi direte se è giusto o sbagliato il mio ragionamento, in merito al segreto che parla del fatto che quel tipo sia stato condannato a 25 anni per spaccio e che secondo alcuni se lo meriti perché "vende morte".
Allora, partiamo dal presupposto che, io sono dell'idea che "chi è artefice del proprio mal, pianga se stesso".
Definire assassino un semplice spacciatore, è parecchio sgravato; poiché chi compra, è perfettamente consapevole di star acquistando un prodotto che porta alla dipendenza e alla morte.
Nel senso, a me pija a male perché cristoddio sembra che qui stiamo a trattare i tossicodipendenti come dei poveri cuccioli indifesi che per sbaglio si son ritrovati con una siringa sul braccio o con della polverina bianca sotto al naso.
I poveri cucciolotti che purtroppo son cascati in questa dipendenza del cazzo, prima ancora di essersi bruciati i neuroni, sapevano a cosa andavano incontro; come chiunque abusi di una qualsiasi sostanza che è risaputo sia tossica.
Che sia alcool, psicofarmaci o sigarette.
Allora dovremmo ritenere assassini anche i farmacisti, i tabaccai o i commercianti per il fatto che vendano prodotti che causano dipendenza? Chi utilizza in modo in proprio determinate sostanze, è unicamente colpa sua e basta.
Sono veramente poche le situazioni in cui difatti TI COSTRINGONO a drogarti o a cascare nella dipendenza, non prendiamoci in giro.
Sono comunque d'accordo sul fatto che, chi spacciatore vada punito, ma cazzo bro, 25 anni è sgravato in culo; e definire "assassino" un "commerciante" particolare, è un po' tanto sgravato.
Fatemi sapere che ne pensate, dato che ci tengo a sapere l'opinione di più persone, oltre a quelli che mi hanno già risposto.