@ItzAstrea
Penso uscirà lungo, a molti di voi non interesserà ma io lo scrivo comunque
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Ieri ho litigato con i miei.
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Breve introduzione: vivo con mia madre. Recentemente da noi sta anche venendo a vivere il suo compagno, ma nulla di ufficiale insomma.
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Eravamo a tavola a pranzare, quando a una certa il compagno di mia madre, che per comodità chiameremo P, inizia a parlare degli adolescenti di oggi
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(Ovviamente un adulto medio di 53 anni non ha molto da fare nella sua vita se non giudicare i ragazzi di oggi)
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P comincia a dire che i miei coetanei sono tutti maleducati, scemi e troppo "liberi" (con "liberi" si intende ragazzi che escono con gli amici quando vogliono e dove vogliono).
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Io gli dico semplicemente che non tutti sono così e che certe cose potremmo pure permettercele.
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Lui risponde con un "Dobbiamo chiederlo ai professori?". Io gli dico "Guarda che nessun professore si è mai lamentato del mio comportamento, che molto spesso è distinto".
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Andando avanti veloce, cominciamo ad urlare. Io urlo dicendo che non mi conosce, lui urla dicendomi che il comportamento che stavo avendo in quel momento era la prova del fatto che fossi maleducata.
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Ha cominciato a minacciarmi dicendo che "mi avrebbe fatto un video e lo avrebbe fatto vedere ai professori, così mi avrebbero bocciata". Io gli rispondo che la mia vita scolastica non c'entra niente con la mia vita privata e che l'unica cosa che possono pensare è "Come mai sta ragazza a scuola è tanto calma mentre nella famiglia non si trova bene?".
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Da me parte il discorso del "se alcuni ragazzi si comportano male è anche colpa dei genitori di merda che li insultano nei peggio modi". P quindi mi guarda dritto negli occhi e mi chiede se mia madre è un genitore di merda.
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Lei era lì in quel momento con noi. Io con tutta la tranquillità del mondo rispondo con un secco "Sì".
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Alchè inizio a litigare anche con lei. Lei mi dice che mi insulta solo perché vuole che faccia tot cose che non faccio.
PS. Io quelle cose non le faccio proprio perché mi insulta, quindi si entra in un circolo vizioso.
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Si apre così il discorso del "Pulire casa perché sei donna", io dico che potrò tranquillamente spartire i ruoli con il mio ipotetico futuro ragazzo e loro rispondo con un sonoro "Seh, secondo te lui penserà ad aiutarti a pulire casa dopo che finirà di lavorare?"
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"Guardate che lavorerò anche io". "Sì ma tu devi anche pulire, lui non lo farà mai".
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Avanti veloce, si finisce con loro che dopo urla e insulti vari rivolti a me, pianificano ad alta voce cosa fare per dimostrare di avere ragione, ovvero raccontare al mio attuale ragazzo che voglio che mi aiuti a pulire casa.
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A quale scopo direte voi? Beh, nella loro testa appena saprà questa cosa, mi lascerà all'istante, così da farmi piangere un sacco.
Esatto, il loro obiettivo per avere ragione è farmi lasciare con lui, così da piangere molto.
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Nel mondo ci sono cose crudeli, non penso questa sia una delle peggiori, ma fa male comunque sapere che un genitore per farti "capire qualcosa" vuole toglierti qualcuno di importante.
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Perdonate errori grammaticali, se ci sono o meno.