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Bugatti Tourbillon, come un orologio
Un V16 aspirato 8.3 litri (ingegnerizzato con l’aiuto della Cosworth) da 1.000 cavalli – tanti quanti la prima Veyron – 3 motori alimentati da una batteria per altri 800 cavalli di puro slancio elettrico: ecco il magico powertrain della nuova Bugatti Tourbillon, un nome ispirato alla migliore tradizione orologiaia che segna il terzo capitolo della Bugatti dell’era Volkswagen e la prima sotto il croato illuminato Mate Rimac che fin da subito ha ben compreso l’importanza di un motore termico “nobile” come cuore pulsante di una Bugatti. Una hypercar più che speciale che sotto forme note e care ai designer della Bugatti vede una vera e propria rivoluzione che non passa soltanto dalla meccanica, ma anche dalle tecnologie costruttive – i bracci delle sospensioni sono stampati in 3D – e degli interni, mai così ricchi ed elaborati su una Bugatti. Un’auto che nei desideri di chi l’ha concepita dovrà essere veloce – anzi velocissima, appena 10 secondi per lo 0-300 km/h – elegante e senza tempo, un sogno per la nostra epoca e pure quelle future.