@ilDuca
Mi vengono in mente i limiti che mi sono posto – da solo – nella mia vita
Il discorso è speculare al “complicarsi la vita”, solo in questo caso è davvero qualcosa di per niente proficuo. È ragionevole come da cosa nasce cosa, da un limite più grande che mi sono posto si siano sviluppati dieci, venti, cento limiti più piccoli che hanno condizionato la mia vita. È irragionevole, invece, come il me di dieci (?) anni fa abbia potuto distruggere il proprio equilibrio presente e futuro con scelte stupide. La cosa che mi fa incazzare è che una mente per pensare e ragionare l'ho sempre avuta, ho sempre guardato in profondità nelle cose. Forse sono i valori... durante un periodo dai peso ad alcune cose, dopo un anno ad altre, dopo dieci ad altre ancora. Ma torno alla metafora del bicchiere di qualche mese fa: se rompi un bicchiere sei costretto a raccogliere i cocci, ma passeranno anni e paradossalmente troverai, pulendo, altri cocci. Questo è il significato delle scelte sbagliate, come queste si ripercuotono nel futuro, anche dopo anni. Non si finisce mai di raccogliere cocci. Ammetto che anche gli errori sono “cultura”, ogni cosa può essere vista come una crescita personale e non è necessariamente inutile. Però è anche vero che fa male pensare al tempo sprecato, e fa paura vedere come scorre velocemente.