@Infarto

30/09/2023 alle 00:41

Parità uomo donna di fronte alla legge.

Parità uomo donna di fronte alla legge.

Di solito bollo chi se viene fuori con "Le donne sono privilegiate perché la selezione naturale... e le nazifemministe hanno ottenuto troppi diritti..." con un vabbè incel/frustrato e sto a posto così.

Ma c'è una questione nella legislatura italiana che mi perplime:

Il diritto al non riconoscimento.

Questo è un diritto riconosciuto solo lato materno.

Il padre non può non riconoscere il figlio, solo disconoscere uno, dimostrando ad esempio che non sia il suo, tramite un analisi del DNA.

Ora al di là del fatto che affrontare la paternità può essere complesso e la complessità non è solo nella maternità,

nel caso di una madre si concede il diritto al non riconoscimento in tutela dell' eventuale figlio, onde scoraggiare l' aborto come unica opzione in determinate situazioni .

Si tutela quindi il diritto del potenziale nascituro.

Io argomenterei che anche evitare un padre di merda, tale perché non vuole/ né ha mai voluto un figlio, è tutelare il diritto del nascituro.

Spesso è meglio non avere un padre, che un pessimo padre, e ritenere che un buon padre sia tale finché rispetta gli obblighi di legge è ovviamente quantomeno stolto.

Data questa premessa, come è dimostrabile che un padre non abbia mai desiderato un figlio che ha avuto?

In realtà questo in alcune situazioni è semplice .

Le persone godono di libertà sessuale e consumare un rapporto intimo non implica né la volontà, né la necessità di avere o desiderare figli, né per l' uomo , né per la donna.

Poniamo il caso seguente:

un uomo ha avuto uno o più rapporti con una donna, la quale gli ha giurato di star prendendo la pillola, e l' ha fatto anche davanti a lui. In realtà al posto della finta pillola prendeva caramelle.

"Eh, ma è l' uomo a dover prendere maggiore precauzioni !"

Questo sembra fin troppo victim blaming e anche così, dato un uomo super prudente ci può essere una donna folle che ha compromesso i preservativi, inibendone di nascosto il lubrificante ad esempio o fatto di peggio.

Ora ammettiamo che sia la donna stessa ad aver ammesso questo comportamento in sede giuridica, fugando ogni dubbio a riguardo.

Il padre è traumatizzato da un paternità non voluta, non si sente pronto né capace di essere un padre e magari ha pure ragione sul fatto che non sarebbe capace di essere un buon padre.

In questo caso non sarebbe ammissibile alcun disconoscimento perché il figlio è certamente suo, ma dovrebbe essergli concesso il diritto a non riconoscerlo e conseguentemente lasciarlo in adozione o alle cure materne senza obblighi economici o genitoriali di sorta, che ne pensate?

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18 commenti

@StellaPersiana

16 giorni fa

il tuo ragionamento lo condivido, la legge Italiana è così perché mette al primo posto l'interesse del figlio. Per lungo tempo ho saputo solo questo. Nella stragrande maggioranza delle situazioni lo condivido, evita che uomini irresponsabili facciano gli irresponsabili senza avere alcuna conseguenza. La donna è disincentivata perché la gravidanza

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@RnaVirus

un anno fa

Posso dirti che condivido. Parità davanti alla legge in ogni contesto, non solo questo. Pensa alla leva obbligatoria in caso di guerra, chi ha la vagina resta a casa. Ma la libertà di scelta dovrebbe essere dovuta ad entrambi. Se l'uomo non può scegliere se tenerlo, l'uomo deve poter scegliere di non tenerlo, almeno entro certi limiti

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@ReadyFreddie

un anno fa

In teoria si in pratica i padri hanno a malapena il congedo parentale lol sono visti come figure marginali nelle famiglie, pesa tutto sulla madre quindi x lui non è un grosso sforzo. Ne abbiamo parlato con una mia amica una volta e lei anche se d'accordo ha fatto notare che potrebbe essere dannoso proprio perché non è provabile che lui non volesse

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