@DragonCat10

05/05/2024 alle 09:01

Recensione di Baby Reindeer

Recensione di Baby Reindeer

ATTENZIONE! SPOILER!

Se non hai visto ancora la serie, non leggere questa recensione dato che contiene spoiler abbastanza consistenti della serie.

Una serie uscita da poco su Netflix (di un genere che personalmente ADORO), racconta di come Donnie, un aspirante comico, firmi la sua condanna offrendo un thè ad una donna entrata nel suo bar, abbastanza disperata e sola. Da quell'istante Marta continua a mandare E-mail, messaggi su Facebook, vocali a Donnie. Lui cerca di respingerla, e lei prova in tutti i modi di restare con lui. Per chi dice "Marta è pazza!" io dico "no.". Perché? Perché è sola, incompresa, depressa ma, cosa più importante, è malata. Il che la spinge a restare con la sua Piccola renna per sempre. Lo ama alla follia (letteralmente) tanto che lo accusa di aver rovinato la loro storia. A mio parere, Donnie ha fatto ciò che avrei tranquillamente fatto io: offrire un thè ad una donna triste. Che poi lui abbia fatto vari errori (come accettare, nell'episodio finale credo, la richiesta del suo stupratore di lavorare insieme) non significa che offrirle qualcosa fosse stato un errore dal principio, se ci badiamo sul fatto che è una persona di buon cuore e voleva solo rassicurare una donna. Infatti, nel finale, un barista fa la stessa cosa con lui, offrendogli un drink. Ciò dimostra che sono segni di gentilezza, e a mio parere dovrebbero esistere più persone così (possibilmente senza che poi diventino tutti stalker seriali). Personalmente, i suoi amici sono dei grandissimi coglioni, non hanno nemmeno capito l'importanza dello stalking, infatti hanno mandato una mail a Marta dove "Donnie" chiedeva di fare... INSOMMA, ce lo ricordiamo tutti quel momento. La cosa che mi stupisce è che Tera (personaggio preferito in assoluto, suppongo) volesse cercare di aiutarla, nonostante la abbia incredibilmente aggredita strappandole i capelli, insultandola dicendo la cosa peggiore che una donna trans possa sentirsi dire. "sembri un uomo!". Tera ha sempre capito, dall'inizio della storia, che Marta aveva bisogno d'aiuto, un po' come lo aveva capito Donnie, motivo per cui non voleva denunciare Marta. Verso il finale mi ero leggermente stupita del fatto che a Donnie Marta mancasse, nonostante sia totalmente comprensibile, e che aveva iniziato ad ascoltare tutti i messaggi che essa gli aveva lasciato in segreteria. Nel finale invece, mi sono messa a piangere, perché Marta spiega perché lo chiama Piccola Renna. Marta vede in lui un suo peluche di quando era piccola, regalatole nel periodo natalizio. Una piccola renna con lo stesso naso, gli stessi occhi, lo stesso bel sederino di Donnie. Forse questo ricordo è l'unica cosa che aggrappa Marta alla vita, cercando di aggrapparsi anche a Donnie sentendo un bisogno disperato di affetto.

Spero che questa recensione ti sia piaciuta, Piccola renna.

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+1 punto
20 commenti
OP

@DragonCat10

8 mesi fa

@Tipa_mora

+1 punto

@Siamo_residui_di_stelle

8 mesi fa

È una storia fatta non per tirar fuori sentenze (cosa è giusto? Cosa è sbagliato?) ma per scavare dentro ciascun personaggio e far vedere le dinamiche che li agitano, sia che conducano verso il male o verso il bene. Quanto una ferita non curata ci conduca verso rapporti disfunzionali preferendoli alla normalità. In tal senso si guarda molto più a

0 punti

@Sun_

8 mesi fa

Concordo in più il finale (essendo un finale aperto) può anche far capire che quello che è successo a Donny poteva capitare a chiunque altro

0 punti

@eliminato

8 mesi fa

Tipica serie Netflix, con monologhi interiori e situazioni assurde, nulla di speciale secondo la mia opinione.

-2 punti