Story time #5: la parata di comunisti

Story time #5: la parata di comunisti

Questo è successo l'ultimo anno delle superiori, fate nel periodo aprile/maggio.

Ricordo che eravamo usciti durante le ore centrali per andare da qualche parte in città, forse a visitare qualcosa. Al nostro ritorno scopriamo che la via di fianco alla nostra scuola (Che dovevamo attraversare) era ostruita da una mandria di persone.

A me giravano già le pallottole perché c'era gente col megafono che urlava e faceva casino e io non sopporto i rumori forti. Tra l'altro è anche una via piuttosto importante e larga, che si traduce con traffico bloccato.

Vabbé, i miei compagni si mettono a ridere, ironizzano... Entrati in classe avevamo ancora lezione, ma praticamente tutti eravamo troppo concentrati sui comunisti indignati appena al di là del muro. Forse abbiamo fatto pure gara a chi contasse più "Stalin" (Io ho contato tre). E forse un mio compagno ha urlato qualcosa di poco family friendly dalla finestra.

Timeskip, finisce la scuola e l'adunata rossa è ancora nella via a protestare. Esco e mi ricordo improvvisamente che quel giorno, per qualche motivo, mia mamma sarebbe venuta a prendermi in macchina. Potevo già sentirla telepaticamente, a castare le maledizioni voodoo più nefaste mai concepite dall'encefalo umano.

E infatti abbiamo perso almeno 15 minuti a girare in tondo e a cercare di trovarci, perché l'intera via era bloccata. Credo di non aver mai imparato così tante parolacce in 20 minuti.

Però cacchio è stato divertente.

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6 commenti

@Vitupero

5 giorni fa

Scrivi un libro!

+1 punto

@vulpis

5 giorni fa

Studenti delle superiori scoprono il mondo esteriore e cosa vuol dire davvero protesta

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